«Al centro di tutto il sistema scolastico viene lo studente», così il vicepresidente vicario in Consiglio regionale Roberto Santangelo in merito alle critiche sul nuovo piano di dimensionamento scolastico a L'Aquila.
«Questo assioma - afferma Santangelo - è imprescindibile ed nuovo piano di dimensionamento scolastico è in linea con questo principio. La cosa che appare ai miei occhi incomprensibile è questa levata di scudi dopo l'approvazione della delibera da parte della Giunta comunale dell'Aquila, mentre durante tutte le fasi di elaborazione e durante tutti gli incontri di concertazione nessuna obiezione con tale modalità è stata avanzata.»
Il piano, che entrerà in vigore il prossimo anno, prevede l’abolizione delle attuali direzioni didattiche e l’istituzione di sei istituti comprensivi, che prenderanno il nome della scuola media di riferimento (ce ne sarà una per ogni istituto): Patini, Mazzini, Sassa, Carducci, Dante Alighieri e Paganica.
Una riorganizzazione voluta dalla giunta Biondi ma contestata nel profondo dai sindacati e praticamente da tutto il mondo della scuola cittadino, dai dirigenti agli insegnanti e finanche dalle famiglie degli studenti.
«Sono convinto – ha aggiunto Santangelo – che questo modello di didattica verticale sia il miglior modo di seguire e affiancare gli studenti durante tutto il ciclo della scuola dell'obbligo permettendogli di continuare a frequentare lo stesso organismo scolastico per più cicli e rendendo l'ambiente più familiare. Ritengo, inoltre, che anziché sopprimere le scuole, dovendole adeguare in base alla popolazione scolastica, è stato più opportuno razionalizzare la rete scolastica evitando frammentazioni per assicurare agli studenti una molteplicità di servizi che solo le unità di una certa dimensione sono in grado di offrire.»
«Non vorrei pensare che la contrarietà manifestata solo oggi, ad un provvedimento che entrerà in vigore il prossimo anno scolastico, sia una polemica montata ad arte da chi, ad esempio, si preoccupa di altri meccanismi molto distanti dalle scelte politiche intraprese in questo settore».
«A quanti osservano che man mano che la ricostruzione va avanti e le famiglie rientrano nelle loro case e che anche la distribuzione degli studenti su scala comunale potrebbe variare rispondo che da parte mia, come per l'assessore Bignotti, non ci sono preclusioni, nessuna chiusura, ma anzi siamo disponibili, di concerto con l'amministrazione comunale, ad adeguare la delibera qualora si presentasse la necessità concreta in futuro ma sempre e solo nell'interesse degli studenti», ha concluso Santangelo.