Martedì, 26 Novembre 2019 12:53

Regione, approvata la proposta per istituire la "Giornata della memoria del sisma del 6 aprile 2009"

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E’ stato approvato all'unanimità il progetto di legge regionale per l’istituzione della “Giornata della memoria del sisma del 6 aprile 2009”, presentato da Americo Di Benedetto e che passato in Commissione con il sostegno di tutti i consiglieri regionali, di maggioranza e opposizione; stante il consenso unanime, il provvedimento è stato inserito fuori sacco all'ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale riunito ieri.

“Il progetto di legge scaturisce in occasione del decennale del sisma che ha colpito la città dell’Aquila e altri comuni limitrofi il 6 aprile 2009, dall’esigenza di istituzionalizzare un ricordo permanente dello stesso e soprattutto delle 309 vittime”, ha sottolineato in conferenza stampa Di Benedetto, affiancato dai vice presidenti del Consiglio Roberto Santangelo e Domenico Pettinari.

“L’intervento – ha chiarito il consigliere regionale – è volto, in primo luogo, ad istituire la ‘Giornata della memoria del sisma del 6 aprile 2009’ la cui celebrazione è fissata il 6 aprile di ogni anno. In tale occasione, l’Ufficio di presidenza del Consiglio stabilirà annualmente il programma degli interventi celebrativi della giornata e, in particolare, promuoverà iniziative per mantenere viva la memoria del sisma e delle vittime, in collaborazione con le autonomie locali e con altri enti pubblici, con gli istituti del sistema educativo di istruzione e formazione, le università, gli enti culturali e le associazioni dei familiari delle vittime”.

Ma non finisce qui.

Il progetto di legge prevede anche che l’Ufficio di presidenza del Consiglio, in occasione del decennale, e dunque entro la fine dell’anno, indica un concorso internazionale d’arte scultorea “per la realizzazione di statue in bronzo in memoria apparente e perenne delle vittime del sisma da posizionare, in maniera diffusa e ricorrente, nel centro storico di tutti i comuni che hanno riportato vittime e, in particolare, oltre all’Aquila e alle sue frazioni (Arischia, Bazzano, Paganica, Pianola, Roio, Bagno, Tempera, San Gregorio e Onna), San Pio delle Camere, Fossa, Poggio Picenze, San Demetrio, Tornimparte, Lucoli e Villa Sant’Angelo”.

Ha aggiunto Di Benedetto: “l’intento è quello di dar vita non ad un semplice parco della memoria, bensì ad un ricordo dinamico, di convivenza continua, una sorta di simbolo di fratellanza aquilana che permetta ai nostri 309 martiri, in maniera mediata, di continuare in un certo senso a vivere nella città”.

L’idea è quella di riproporre, a grandi linee, l’impianto delle statue di bronzo presenti nella città di Budapest, da posizione in maniera diffusa negli spazi dei centri storici ritenuti più idonei al caso, ipotizzando di realizzare, almeno, una statua per ogni comune e un certo numero in alcuni luoghi simbolo della città dell’Aquila e delle sue frazioni. “Abbiamo l’ambizione di rappresentare, col rispetto dovuto, scene di vita, cosa accadeva prima del terremoto; in questo modo, anche chi verrà in città quando non ci sarà più chi avrà memoria diretta degli eventi del 2009, incontrerà uno spazio di memoria che renderà indispensabile una riflessione”.

“Il progetto di legge – ha chiarito Di Benedetto – prevede che l’Ufficio di presidenza si avvalga, per l’espletamento delle attività, della consulenza di un Comitato costituito, tra gli altri, da un rappresentante dell’Ordine degli Architetti, dal Sindaco dell’Aquila, da un rappresentante dei familiari delle vittime e da tre consiglieri regionali”.

La valutazione dei progetti scultorei partecipanti al Concorso sarà demandata a tale Comitato integrato nella sua composizione da un esperto in arte scultorea.

Per realizzare gli interventi si attingerà dai risparmi prodotti da una gestione più parsimoniosa del Consiglio regionale messa in campo dal presidente Lorenzo Sospiri: per l’annualità 2019, in particolare, è previsto uno stanziamento di 50mila euro; per le annualità successive, si provvederà con i corrispondenti stanziamenti dei relativi bilanci del Consiglio regionale.

Con questo provvedimento, ha tenuto a ribadire Roberto Santangelo, “finanziato coi risparmi del Consiglio regionale mettiamo in luce, tutti insieme, la centralità degli eventi accaduti a L’Aquila dieci anni fa e che hanno sconvolto il sistema Regione. Nessuno si è sottratto e l’Ufficio di presidenza, rappresentante di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, coordinerà le attività in modo collegiale”.

“Quando una norma viene approvata all’unanimità, si tratta della massima espressione democratica della politica”, ha aggiunto Domenico Pettinari; “significa che è la migliore legge che si potesse fare. Promuovere e mantenere viva la memoria, non voltarsi mai dall’altra parte, ricordare affinché non accada più: oggi mettiamo in campo un intervento di grande incisività e profondità”.

 

Ultima modifica il Domenica, 02 Febbraio 2020 16:57

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