Come avevamo anticipato, il capogruppo di Articolo 1 Giustino Masciocco è il nuovo presidente della V Commissione 'Garanzia e controllo'. Subentra ad Elisabetta Vicini che, per motivi di lavoro, ha preferito rassegnare le sue dimissioni.

Masciocco è stato eletto stamane all'unanimità dai consiglieri comunali di opposizione (assente giustificata Carla Cimoroni), cui spetta di esprimere il presidente della Commissione.

"E' un onore che i colleghi mi abbiano scelto per presiedere la Commissione di Garanzia", le parole affidate da Masciocco a newstown; "lo farò tenendo ben presente l'interesse generale. La Commissione non è di maggioranza o di opposizione, di destra o di sinistra: valuta i provvedimenti, se sono legittimi o meno. Elisabetta Vicini è stata un ottimo presidente e ha messo a disposizione le sue competenze legali: mi auguro di avere le stesse capacità".

Masciocco ha sottolineato come la V Commissione 'Garanzia e controllo' non vada usata come "un maglio contro l'amministrazione: piuttosto, spero possa fare da pungolo e, magari, correggere qualche errore, come abbiamo già dimostrato di poter fare sulle vicende Ama, Ctgs, Cogesa e così via- E' una forma di tutela dei cittadini: dunque, anche la maggioranza - se vorrà - potrà proporre delle istanze; d'altra parte, le relazioni non vengono votate, possono essere di maggioranza o di minoranza, addirittura di diversi gruppi consiliari. C'è una libertà totale nel cercare di individuare quali possano essere le migliorie da apportare ai diversi provvedimenti che analizzeremo".

Di certo, la Commissione ha un compito fondamentale: verificare l'applicazione del programma di mandato del sindaco. "Non è questione di destra o di sinistra, lo ripeto: si tratta di una analisi che dovrà essere oggettiva. Prenderemo il programma e verificheremo se gli obiettivi sono stati raggiunti; così non fosse, presenteremo una relazione chiedendo al sindaco di modificarlo".

Masciocco sarà il terzo presidente della Commissione 'Garanzia e controllo' in meno di due anni e mezzo: ad inizio legislatura era stato indicato Americo Di Benedetto che, tuttavia, rotto con il Pd aveva lasciato l'incarico ad Elisabetta Vicini.