Non poteva che creare forti polemiche l'attuazione del 'Piano d'Esercizio dell'Azienda della mobilità aquilana (Ama)', che prevede duri tagli a corse e personale e l'aumento del biglietto ad un euro e venti centesimi, per rientrare dalla perdita di esercizio di circa un milione di euro.
L'azienda aveva previsto anche un Piano d'esercizio alternativo, attraverso il quale sarebbe toccato sostanzialmente al Comune coprire le perdite, ma non è stato messo in pratica e allora via a tagli e aumento delle tariffe.
"Così a pagare saranno solo i cittadini e il personale, invece si può agire diversamente. Quando il Piano arriverà in consiglio faremo una opposizione durissima". Queste le parole di Alessandro Piccinini (Gruppo misto) che ha tenuto una conferenza stampa sull'argomento insieme a Guido Liris (Forza Italia) e Raffaele Imprudente (L'Aquila Città aperta): "L'Ama ha fatto una precisa scelta politico aziendale - ha affermato quest'ultimo - invece di reperire nuove risorse e fare recupero crediti ha attuato una politca di tagli, riduzione del servizio e aumento delle tariffe". "Il tutto - ha aggiunto Liris - in una città lunga ormai 20chilometri da Est ad Ovest".
Secondo i Consiglieri l'Ama, invece, dovrebbe pensare prima a riscuotere - ad esempio - i crediti che vanta verso le altre municipalizzate per l'affitto di stabili (i capannoni a Pile) e L'erogazione di servizi: 1milione circa verso l'Asm, 86mila verso il Ctgs e 161mila verso il Sed.
Non solo: "L'azienda che fa pubblicità sui bus aquilani - ha affermato Piccini - ha un debito con l'Ama che ammonta a 93mila euro ma ciò nonostante gli è stata affidata anche la manutenzione delle pensiline".
Va inoltre considerato, sottolinea il centrodestra, che l'azienda per i trasporti negli ultimi anni ha accolto 14 dipendenti transitati da altre municipalizzate, più o meno il numero che ora intende tagliare (12 per l'esattezza).
Liris, Imprudente e Piccinini sostengono sia doveroso farsi riconoscere dalla Regione i contributi rispetto a un chilometraggio reale e non in base alla soglia stabilita negli anni '80: "Un problema politico" lo aveva definito il presidente Agostino Del Re durante l'audizione nella V commissione consiliare dello scorso 19 febbraio.
Nello specifico, il programma d'esercizio prevede la soppressione di corse feriali delle linee 1,3 e 4 relative ai quartieri di Pettino, Monteluco e Coppito con relativi poli universitari. La frequenza della corse passerà così da 40 a 80minuti.
La riduzione chilometrica che l'Ama si appresta a realizzare è pari a 367mila km l'anno "mediamente prodotti da circa dodici autisti".
Una riduzione che secondo l'azienda porterà al risparmio di 1euro per km soppresso per un risparmio totale in tale ambito di 370mila euro.
Il risparmio a cui l'Ama punta con la riduzione di 12 unità del personale è di 420mila euro, dato che il costo medio unitario annuo è di 35mila euro. Ma anche a chi resterà la municipalizzata tenterà di abbassare lo stipendio tramite "l'azzeramento di contrattazioni sindacali di secondo livello".
In ultimo il biglietto dell'autobus passerà da un euro, ad un euro e 20centesimi. Un'entrata maggiore per l'Ama quantificata in 360mila euro circa.