Più di tremila le "sardine" abruzzesi che si sono ritrovate nella centralissima Piazza della Rinascita, a Pescara.
Canti, balli, decine di sardine di cartine inalberate, l'immancabile Bella Ciao cantata da tutta la piazza e un forte applauso e dedica all'Aquila "che deve rinascere".
Tra i cartelli esposti ecco quello delle "sardine peligne", proveniente dal sulmontino con la scritta 'beato colui che ha l'ardire di difendere ciò che ama' in onore del poeta Ovidio nato proprio a Sulmona, poi "L'antifascismo non è uno slogan qualunquista", "In piazza c'è la voce dell'Abruzzo", e l'immancabile marchio di fabbrica delle sardine "L'Abruzzo non si Lega".
"C’è una voglia enorme di partecipare, di testimoniare, di organizzare una nuova resistenza per sconfiggere chi semina odio, chi strizza l’occhio ai nuovi fascismi, chi usa le menzogne e la propaganda per consolidare il proprio consenso", hanno ribadito i manifestanti. “Rivendichiamo il carattere apartitico dell’iniziativa. Ma non è una proposta apolitica, anzi è qualcosa che vuole valorizzare la 'politica' intesa come difesa dei valori da parte dei cittadini".
Antifascismo, antirazzismo, democrazia solidale, sviluppo sostenibile, partecipazione, cooperazione internazionale, difesa della legalità e della costituzione "sono alcuni dei valori che ci accomunano. Su questo terreno si può costruire, ci si può confrontare, si può anche litigare, ma a questo terreno non si può rinunciare. Non solo per contrastare Salvini e il leghismo, ma per affermare che la nostra visione è prevalente. Siamo di più, siamo tanti, siamo dalla parte giusta”.