La denuncia è del consigliere comunale di Benvenuto presente, Daniele D'Angelo: "Alcuni allevatori delle frazioni montane non rispettano le date di demonticazione e monticazione, ossia dello spostamento di greggi e mandrie nei pascoli in altura o in quelli più bassi a seconda delle varie stagioni dell'anno".
Il problema può sembrare di poca importanza, ma non è così. "Gli animali, scendendo in strada per mangiare il sale messo per sciogliere il ghiaccio, causano intralcio e incidenti, nonché disagi e veicoli alla viabilità di varia natura".
Dunque, l'affondo: "Chiederemo alle amministrazioni dei beni separati di uso civico, se necessario anche per vie legali, di non assegnare più i pascoli agli allevatori che, dai riscontri delle forze dell'ordine, non rispettano le regole basilari, soprattutto sotto la questione dell'abbandono del bestiame nel periodo invernale".
La nota completa
"Premesso che l'attività di allevamento è fondamentale nelle zone montane e quindi agli allevatori onesti va il pieno sostegno, tengo a precisare una questione importante, che ieri ho anche pubblicamente esposto nel corso della seduta del Consiglio Comunale".
"Purtroppo siamo alle prese con un fenomeno che produce disagio e che è riconducibile agli allevatori delle frazioni montane che non rispettano le date di demonticazione e monticazione, ossia dello spostamento di greggi e mandrie nei pascoli in altura o in quelli più bassi a seconda delle varie stagioni dell'anno. Secondo le norme vigenti, dal 30 ottobre gli animali dovrebbero essere in stalla o recinti idonei e al pascolo solo nelle ore diurne, accompagnati da pastori a seconda del numero di capi".
"Il problema può sembrare di poca importanza, ma non è così. Gli animali, scendendo in strada per mangiare il sale messo per sciogliere il ghiaccio, causano intralcio e incidenti, nonché disagi e veicoli alla viabilità di varia natura".
"Faccio notare che gli allevatori di montagna, per portare i loro animali al pascolo, percepiscono compensi notevoli dall'Unione Europea, con l'obiettivo di tenere la montagna in ordine e di effettuare interventi di miglioria sui fontanili: interventi di cui spesso non si vede traccia. Pertanto come amministrazione comunale, come consulta comunale per l'agricoltura, e unitamente alle associazioni di categoria, ci stiamo impegnando presso Bruxelles per bloccare i finanziamenti agli allevatori che non rispettano le regole, chiedendo indietro anche i soldi del quinquennio nel quale gli allevatori stessi hanno firmato il contratto con i relativi obblighi spesso non rispettati".
"Chiederemo alle amministrazioni dei beni separati di uso civico, se necessario anche per vie legali, di non assegnare più i pascoli agli allevatori che, dai riscontri delle forze dell'ordine, non rispettano le regole basilari, soprattutto sotto la questione dell'abbandono del bestiame nel periodo invernale".