Giovedì, 09 Gennaio 2020 23:57

L'Aquila, crisi di maggioranza non ancora risolta: azione politico amministrativa congelata. Si va verso un difficile 'rimpasto' di Giunta: in bilico Fabrizia Aquilio e Vittorio Fabrizi

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Diciassette giorni dopo, la crisi di maggioranza non è ancora rientrata; l’azione politico amministrativa è, di fatto, congelata e non è ancora stato chiarito, tra l’altro, il motivo della spaccatura che si è consumata sul bilancio di previsione, con la Lega che, dopo aver boicottato i lavori in Commissione, non ha partecipato al voto in aula.

Si è tenuto un vertice interlocutorio il 5 gennaio scorso che, tuttavia, stante l’assenza del sindaco Pierluigi Biondi, non è servito a sciogliere i nodi; si attendeva un incontro in giornata: nel momento in cui scriviamo, però, non è stato ancora calendarizzato. E la città resta in attesa di capire se vi sarà un rimpasto di Giunta e, più in generale, se c’è ancora un governo cittadino in grado di portare avanti il programma di mandato.

Da un lato, la Lega si è ficcata in un vicolo cieco: ha tentato la prova di forza che, però, non è riuscita per la decisione del Passo Possibile di garantire il numero legale consentendo così alla maggioranza di portare a casa il bilancio di previsione. Intanto, ha perso la consigliera Tiziana Del Beato che, in dissenso coi vertici del partito, ha deciso di aderire al gruppo misto. A quel punto, ci si poteva attendere che la Lega ritirasse i suoi assessori dalla Giunta, se davvero vi erano problemi tali da giustificare l’assenza in aula al momento del voto sul bilancio. Ed invece, gli assessori del Carroccio sono rimasti al loro posto.

Di fatto, la Lega ha lasciato filtrare malessere per la stasi dell’azione amministrativa, per la timidezza del governo cittadino su alcune questioni strategiche – tra gli altri, il declino del Gran Sasso; e poi, la mancata approvazione di un piano del commercio che si vorrebbe invece ‘calare’ nel nuovo Prg che, oramai è chiaro, non arriverà ad approvazione in questa legislatura; per non parlare della ‘parentopoli’ denunciata, con alcune nomine inopportune che hanno fatto infuriare il Carroccio – ribadendo l’insofferenza per l’eccessivo personalismo del sindaco Biondi accompagnata dalla sensazione diffusa che vi sia un asse che tende a ‘mettere all’angolo’ il Carroccio. Fallita la prova di forza, però, i salviniani non hanno dato seguito alla clamorosa decisione assunta il 23 dicembre scorso; piuttosto, starebbero lavorando ad una piattaforma programmatica, con alcuni punti imprescindibili da sottoporre alle forze di coalizione che, un poco a sorpresa, sono stati condivisi con il consigliere malpancista Roberto Jr Silveri, eletto in Forza Italia, transitato in Insieme per L’Aquila e finito al gruppo misto, che non entrerebbe nel gruppo della Lega ma sarebbe intenzionato a ‘federarsi’ con i salviniani.

C’è chi sottolinea, però, come sia piuttosto irrituale che una forza di governo, che esprime tre assessori, il presidente della più importante commissione consiliare - quella bilancio, guidata da Luigi Di Luzio - e due presidenti di società partecipate, contesti l’azione dell’amministrazione, considerato pure che all’assessore Daniele Ferella è stato demandato il coordinamento della così detta ‘cabina di regia’ che avrebbe dovuto intervenire, in particolare, su piano regolatore e sul rilancio del centro storico con un adeguato piano parcheggi.

D’altro lato, il sindaco Pierluigi Biondi avrebbe voluto ritirare le deleghe ai membri della Giunta espressione della Lega ma, sul punto di farlo, è stato ‘fermato’ dal suo partito, Fratelli d’Italia, per il timore che il Carroccio, a quel punto, facesse venire meno la fiducia al governatore di Regione Abruzzo Marco Marsilio. Non è un mistero che sulle vicende abruzzesi si stia consumando un braccio di ferro di valenza nazionale tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, con la leader di FdI che cresce nei consensi e, proprio da qui, ha iniziato a rimettere in discussione gli equilibri in seno alla destra sovranista italiana. Ma non conviene a nessuno, in questo momento, far saltare il banco; il governatore Marco Marsilio e l’assessore regionale Guido Quintino Liris l’hanno lasciato intendere chiaramente.

Dunque, si è parlato di un rimpasto di Giunta - un altro - che potrebbe aiutare a sbrogliare la matassa; per il sindaco, però, non sarà affatto facile trovare la quadra. Il fronte, infatti, non è aperto soltanto con la Lega ma anche col gruppo di Forza Italia e ‘dentro’ Fratelli d’Italia.

La Lega non intende fare passi indietro e ha lasciato intendere che non accetterà vengano messi in discussione i suoi assessori; federandosi con Silveri, d’altra parte, il Carroccio potrà sedere al tavolo di maggioranza forte di 5 consiglieri comunali, metabolizzando così l’uscita di Del Beato e ‘sottraendosi’ al gioco di chi, stante il ridimensionamento del gruppo, auspica che la Lega rinunci ad uno dei tre assessorati.

Non bastasse, il gruppo di Forza Italia vorrebbe per sé un altro posto in Giunta, considerato che gli azzurri, nell’assise civica, contano su 5 consiglieri comunali, come la Lega, ed esprimono soltanto Maria Luisa Ianni nell’esecutivo, oltre al presidente del Consiglio Roberto Tinari.

Anche Fratelli d’Italia vorrebbe un altro assessorato. Qui, la questione è, se possibile, ancor più intricata: come noto, l’adesione al gruppo dei consiglieri di Insieme per L’Aquila, che fanno riferimento a Guido Quintino Liris, ha creato non pochi malumori in seno al partito; sta di fatto che la costituzione del nuovo gruppo verrà formalizzata a breve e, dunque, i meloniani avrebbero i numeri per esprimere un altro assessore oltre a Carla Mannetti. Si fanno i nomi di Ersilia Lancia, esponente ‘storica’ del partito e vicina alla segreteria regionale, e di Leonardo Scimia, espressione, invece, del gruppo che fa riferimento a Liris. Chi la spunterà?

E se pure FdI e Forza Italia dovessero ottenere un’altra poltrona in Giunta, come richiesto, chi sarebbe chiamato ad un passo indietro? Stante i posti blindati del vicesindaco Raffaele Daniele, di Francesco Bignotti – o chi per lui, il movimento civico non ha ancora sciolto il nodo sulla sua permanenza in Giunta – in quota L’Aquila Futura, Maria Luisa Ianni di Forza Italia, Carla Mannetti di Fratelli d’Italia, sulla carta restano i tre assessori leghisti Daniele Ferella, Fabrizio Taranta e Fabrizia Aquilio ed i due assessori ‘tecnici’ voluti dal sindaco non più tardi di 9 mesi fa, e cioè Fausta Bergamotto e Vittorio Fabrizi.

Ora, Bergamotto ha rapporti più che distesi con le forze politiche di maggioranza e, dunque, la sua permanenza in Giunta non sarebbe in discussione; tra l’altro, Forza Italia giudica più che positivamente l’operato dell’assessore e, per questo, potrebbe anche rinunciare alla pretesa di un posto facendo riferimento sul funzionario della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In bilico restano un assessorato in quota Lega, e si fa con insistenza il nome di Fabrizia Aquilio, e Vittorio Fabrizi che potrebbe ‘pagare’ la mancata appartenenza partitica. Tra l’altro, il consigliere Roberto Jr Silveri – ancora vicino a Liris – ha chiesto da tempo la ‘testa’ dell’assessore alla ricostruzione e, dovesse ottenerla, potrebbe anche assumere posizioni più concilianti abbandonando l’idea di una federazione col gruppo della Lega. Così, Biondi avrebbe gioco più facile ad imporre al Carroccio di rinunciare ad un assessorato, magari cedendo alla Lega la postazione di vicesindaco, oggi delegata a Raffaele Daniele che resterebbe in Giunta con le deleghe, pesanti, al bilancio, al commercio e alla ricostruzione pubblica.

Ci domandiamo, però: come potrebbe il sindaco spiegare alla città l’allontanamento, per motivi di pura spartizione politica, di un assessore come Fabrizi che ha fortemente voluto non più tardi di 9 mesi fa, di un tecnico preparato e competente cui sono state delegate responsabilità pesanti - ed in particolare la ricostruzione privata e le opere pubbliche - e che era stato presentato come il garante di un ‘rilancio’ dell’azione amministrativa? E poi: la Lega accetterà di rinunciare ad un suo assessore in cambio, magari, della delega di vicesindaco a Daniele Ferella o Fabrizio Taranta?

Ecco spiegati i motivi per cui il rimpasto di Giunta appare una via davvero impervia; ecco il motivo per cui, di fatto, la crisi è congelata. Risposte dovranno arrivare nelle prossime ore: lunedì, infatti, è fissata una riunione di Giunta.

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