Venerdì, 10 Gennaio 2020 14:59

Bordata dell'Anac al Comune dell'Aquila su mancata ricostruzione delle scuole. Settore ricostruzione pubblica scarica le responsabilità sul Provveditorato

di 

"Sulla ricostruzione dell'edilizia scolastica l'amministrazione Biondi ci aveva promesso velocità, regole e tempi certi, gestione efficiente delle risorse, task force. Sono passati due anni e mezzo dall'inizio della consiliatura e invece non è succeso nulla: oggi siamo al palo su tutta la ricostruzione pubblica, non solo quella delle scuole. Le ricette messe in campo da parte dell'amministrazione si sono rivelate del tutto inefficaci".

Paolo Romano, capogruppo in Consiglio comunale del Passo Possibile, torna a bacchettare la maggioranza sulla mancata ricostruzione delle scuole. E lo fa svelando una missiva firmata dall'Anac e indirizzata al Comune dell'Aquila.

Si tratta, ha affermato il consigliere in conferenza stampa, di una corrispondenza - quindi non di un atto pubblico - in cui l'Autorità nazionale anticorruzione mette sotto accusa l'Ente comunale per la tardiva attivazione delle procedure negoziate previste per la ricostruzione di tutte le scuole con progetti dall'importo inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria fissata a 5,2 milioni di euro.

Il protocollo d'intesa fu sottoscritto nel 2018 tra Comune dell'Aquila, l'Anac e il Provveditorato alle Opere Pubbliche per semplificare e snellire i processi di ricostruzione delle scuole. L'accordo, in sostanza, riconosceva un regime di deroga al codice degli appalti per l'affidamento dei lavori il cui importo risultava sotto soglia, individuando, esclusivamente per queste scuole, il Provveditorato quale stazione appaltante e concedendo una gara ristretta a cinque operatori per l'affidamento dei lavori. L'intesa, che avrebbe quindi consentito di ricostruire con procedure più snelle alcune scuole dell'Aquila (otto in totale), fissava nella data del 31 dicembre 2019 il limite di tempo massimo per avvalersi delle procedure negoziate.

L'accordo è però rimasto inattuato. Il Comune ha infatti provveduto a trasmettere all'Anac la documentazione relativa agli interventi di ricostruzione della scuola Pettino - Vetoio e Celestino V soltanto il 12 dicembre 2019, a ridosso della conclusione dell'accordo.

Scrive l'Autorità nella missiva indirizzata al Comune dell'Aquila e al Provveditorato alle Opere Pubbliche: "L'Unità Operativa Speciale ha riferito sulla tardiva facoltà di cui codesto Soggetto attuatore intende avvalersi per affidare l'incarico in oggetto (scuola Pettino Vetoio n.d.r.) e quello relativo alla scuola Celestino V. La norma consente fino al 31 dicembre p.v., difatti, di aggiudicare lavori, servizi e forniture, al di sotto della soglia di rilevanza comunitaria, con le procedure di cui all'art. 63, commi 1 e 6, D.Lgs. 50/2016 assoggettando tali interventi alle verifiche ex art. 30 del DL 90/ 2014 come da Accordo stipulato il 7 giugno 2018. Escluso che l'attività di vigilanza statuita al comma 9-quater dell'art.11 anzidetto possa delimitarsi agli atti dell'iniziale fase di gara, qui trasmessi, e non anche a quelli che conseguirano il prossimo anno, cessato per l'appunto questo presidio, si è provveduto ad esaminare la legge di gara per mero spirito di servizio".

"In mancanza dell’approvazione in Consiglio Comunale del Piano di edilizia scolastica che dovrebbe dirci quali scuole andremo a ricostruire e dove si ricostruiranno - l'affondo di Romano - si può oggi puntare il dito contro il Governo che non fornisce semplificazioni alla ricostruzione pubblica quando il Comune ha avuto un anno e mezzo di tempo per fornire i progetti delle scuole che comunque sarebbero andati in deroga al codice degli appalti e non lo ha fatto? Nell'accordo rientravano infatti alcune scuole che non solo non sono state ricostruite ma su cui ancora si sta riflettendo . Parliamo della Carducci, che ancora non si ha certezza se andrà alla Caserma Rossi, della scuola di Coppito, su cui sono sorte problematiche riguardanti alcuni vincoli sovracomunali con il piano regolatore, e della scuola di Sassa, quel polo che doveva essere realizzato ma che necessita ancora di una ulteriore riflessione per via di una faglia che passerebbe sotto l'edificio da costruire".

Non solo. A presentare istanza di proroga dell'accordo, il cui rinnovo richiede l'intervento del legislatore nazionale, dovrebbe essere lo stesso Ente comunale. "Biondi non solo ha lasciato che l'intesa finisse lettera morta senza chiedere una prorga - l'affondo di Romano - ma camuffa la realtà, presentando a tal riguardo due emendamenti al Decreto sisma con i quali ha cercato di estendere i vincoli che imponevano il ricorso alle procedure negoziate per la sola edilizia scolastica, a tutta l'edilizia pubblica. C'è di più. Tali emendamenti escludono dalle procedure negoziate il Provveditorato (dall'accordo scompare "si avvale del Provveditorato" e si usa la dicitura "eventualmente si può utilizzare il provveditorato"). Queste previsioni hanno un unico obiettivo: gestire direttamente tutta la ricostruzione pubblica attraverso norme semplificate escludendo il controllo del Provveditorato e, quindi, dello Stato", ha concluso il consigliere.

I chiarimenti del settore Ricostruzione Beni pubblici del Comune dell'Aquila

Poco dopo la conferenza stampa di Paolo Romano, il settore Ricostruzione Beni pubblici del Comune dell'Aquila ha inteso fornire alcuni chiarimenti in relazione alla convenzione tra Comune e Provveditorato per le Opere pubbliche per l'attuazione del programma degli interventi di ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati. 

Scaricando, di fatto, le responsabilità proprio sul Provveditorato.

"Le odierne dichiarazioni rese in conferenza stampa dal consigliere comunale Paolo Romano in relazione alla Convenzione n. 1291/2018 per l’attuazione del programma di interventi di ricostruzione degli edifici scolatici comunali danneggiati dal Sisma 2009 - viene spiegato - ci consentono di precisare che:

  • In data 6/11/2019 è pervenuta a questo Settore nota a firma del Provveditore con cui si sollecitava “…l’attivazione delle procedure di cui alla Convenzione…” e sottolineava come qualsiasi ritardo non potesse essere a loro ascritto;
  • Con nota dell’11/11/2019 il Dirigente del Settore riscontrava immediatamente la nota, palesando la sorpresa a tale sollecitazione in quanto già da settembre 2019 erano stati presi contatti informali con la Dirigenza del Provveditorato in tal senso che aveva chiesto di non trasmettere gli atti, non avendo la possibilità di adempiere alla convenzione nell’ottica di sussidiarietà fra Enti pubblici;
  • Nella stessa nota, il Dirigente trasmetteva immediatamente gli atti già predisposti dal settembre 2019 e approvati dalla Giunta Comunale nei primi giorni di ottobre 2019, a riprova della buona fede circa l’inadempimento formale della trasmissione degli atti al Provveditorato e richiedeva informazioni sulla procedura, trasmessa in data 07/06/2019, relativa alla ricostruzione della scuola primaria “Giovanni XXIII” di cui non era arrivata nessuna notizia;
  • Dopo oltre un mese, esattamente in data 12/12/2019, il Provveditorato trasmetteva all’ANAC, come previsto dalla convenzione, gli atti che questo Settore aveva trasmesso relativamente alle scuole “Celestino V” e “Vetoio-Pettino”;
  • Con nota del 19/12/2019 l’ANAC rispondeva che comunque l’attività di vigilanza era limitata al 31/12/2019 e non anche alle attività successive che sarebbero state attivate nel 2020. Tale riscontro non appare consono ad un organo di garanzia come l’ANAC, terzo rispetto a questioni politiche che non dovrebbero interessare né questo Settore né tanto meno l’ANAC. Ci si riferisce alla rassegna stampa allegata alla risposta che evidenziava il mancato incontro tra Sindaco e l’allora Ministro dell’Istruzione (dimessosi pochi giorni dopo) quasi a giustificare la risposta non prettamente tecnico-giuridica fornita al Settore e che esula dalle competenze dell’ANAC;
  • Va rilevato come il Provveditorato abbia trasmesso all’ANAC gli atti a ridosso della scadenza del-la convenzione rendendo vano ed inutile l’immediato riscontro che questo Settore aveva effettuato".

Purtroppo, tale condotta non celere da parte del Provveditorato - ha aggiunto il settore - è stata ravvisata anche in numerose altre situazioni quali: 

  • Riqualificazione del Gran Sasso (Atto di intesa n. 995/2016). Inadempimento degli obblighi relativi agli interventi di Ristrutturazione dei rifugi Fontari e Montecristo, Albergo Campo Imperatore, Hotel Cristallo, parcheggio e sotto servizi Campo Imperatore;
  • Ricostruzione “Scuola Giovanni XXIII”. Attivazione richiesta il 7/6/2019 da parte del Comune al Provveditorato che dopo oltre 5 mesi trasmetteva il “Documento Preliminare alla progettazione” nonostante la ratio della convenzione fosse quella di accelerare le procedure;
  • Demolizione Autoparco comunale. Dal 2016, data di approvazione della delibera CIPE, non sono ancora bandite le gare dei lavori;
  • Ricostruzione “Scuola Media Mazzini” e Convitto inspiegabilmente ferme.
Ultima modifica il Sabato, 11 Gennaio 2020 00:45

Articoli correlati (da tag)

Chiudi