"Piuttosto che incontrare strumentalmente i pendolari dell'Aquila-Roma, giustamente infuriati e preoccupati per i tagli alle corse da e verso la capitale, bisognerebbe convocare quanto prima un consiglio comunale straordinario per permettere un confronto e una discussione tra tutti gli attori coinvolti".
A chiederlo è il coordinatore provinciale di Italia Viva, Paolo Romano, che sottolinea come lo sconcerto di Carla Mannetti sulla questione TUA sia paradossale. "Carla Mannetti, attuale assessore alla mobilità e trasporti del Comune dell'Aquila, ha ricoperto sia l'incarico di Direttore Regionale presso la Direzione Trasporti Infrastrutture Mobilità e Logistica che quello di Dirigente regionale del Servizio Infrastrutture strategiche, pianificazione e programmazione del sistema dei trasporti presso il Dipartimento Trasporti e Mobilità; non può dirsi esattamente una novellina sconcertata. Addirittura l'assessore arriva ad immaginare colpe che riguardino Tua e non la Regione; ricordo a Carla Mannetti che Tua è una società in house della Regione Abruzzo e come tale sottoposta a controllo analogo da parte della stessa che deve dare il placet per qualunque decisione prenda la società dei trasporti, così come ricordo che la Regione è attualmente governata da Fratelli d'Italia, partito del quale Carla Mannetti fa parte".
Difendere l'operato del presidente Marsilio e attaccare il presidente della Tua, Gianfranco Giuliante, è da leggere solo nell'ottica dello scontro quotidiano tra Fratelli d'Italia e Lega - l'affondo di Romano - "non certo nello schierarsi a favore dei pendolari. L'obiettivo di questa Giunta Regionale doveva essere quello di garantire con il Tpl le corse 'a domanda debole' che subivano e subiscono il fallimento del mercato, cioè quelle tagliate oggi e il resto affidarlo, seppur a mercato, sotto l'egida del pubblico che avrebbe continuato a garantire il servizio tra L'Aquila e Roma, così come era previsto prima che il centrodestra cominciasse a governare. Non era un vezzo riformatore, ma veniva previsto dalla norma nell'ottica di far prevalere il pubblico nonostante la necessità di togliere dal TPL tutte quelle corse che hanno mercato. Dopo gli impegni presi dal centrodestra nel consiglio comunale straordinario sui trasporti di quasi due anni fa, nel quale venne votata la rivisitazione della commercializzazione della tratta L'Aquila Roma con il ripristino integrale del TPL, rivisitazione peraltro mai avvenuta, adesso la Mannetti incontra i pendolari; ma per dire loro cosa?".
"La verità - conclude Romano - è che oggi la città dell'Aquila ha cinque consiglieri eletti in Regione che dovrebbero far pesare forza e voce unanime in difesa del territorio, che l'assessore ai trasporti del Comune riesce solo a provare lo sconcerto di chi fa finta di non capire la situazione, che neanche il biglietto unico nella zona dell'aquilano è mai partito nonostante le promesse fatte da questo centrodestra e che la soppressione di alcune corse tra L'Aquila e la capitale si abbatte anche sul mantenimento dei posti di lavoro in Tua: dipendenti che spesso superano le 14 ore di nastro lavorativo. Direi che possiamo candidarci a capitale della Cultura 2021 più vicina ma peggio collegata con Roma".