Il Consiglio comunale ha approvato la delibera con il bando per l’affidamento della nuova gestione del complesso di Verdeaqua.
Il provvedimento, illustrato in aula dall'assessore alle Opere pubbliche Vittorio Fabrizi, è passato con i voti del centrodestra: 16 i sì, 7 gli astenuti e 1 voto contrario (alcuni consiglieri di centrosinistra sono usciti al momento del voto); contrario al provvedimento il capogruppo del gruppo misto Roberto Jr Silveri che ha avanzato la proposta di ritiro della delibera, bocciata dalla maggioranza.
Ora la delibera sarà trasmessa alla Cuc, la centrale unica di committenza comunale, per la pubblicazione della gara (europea); una volta pubblicato il bando, per l’espletamento della gara ci vorranno tra i 60 e i 90 giorni, che sono i tempi previsti dalla legge per le gare di tipo europeo. Ammesso che tutto fili liscio (se non ci saranno, cioè, ricorsi e altri intoppi), i lavori difficilmente potranno partire prima della fine dell’estate. Il rischio, insomma, che Verdeaqua possa rimanere chiusa anche per tutto il 2020 è molto concreto.
Il nuovo bando prevede una gestione ventennale dell’intero centro sportivo – non solo, dunque, della piscina ma anche dei campi da calcetto, del bar e della pista di pattinaggio - a un canone concessorio di 18 mila euro annui.
Il soggetto subentrante, però, dovrà pagare di tasca propria i lavori di riqualificazione del complesso, quantificati in 598 mila euro (ma con Iva e oneri di sicurezza si arriva a 658 mila). In più dovrà corrispondere al Comune altri 100 mila euro annui “per oneri sostenuti dall’amministrazione”. Si tratta della famosa fideiussione che il Comune firmò a beneficio della Verdeaqua Smile (il vecchio gestore) a garanzia del mutuo stipulato da quest’ultima con il Credito sportivo. Quando la piscina, due anni fa, venne chiusa, di quel mutuo rimanevano ancora da pagare circa 1,7 milioni. A seguito di una diffida inviata dall’istituto creditizio, il Comune ha dovuto estinguere il debito ma ora vuole rientrare dell’esborso. Di qui l'inserimento della quota annua aggiuntiva di 100 mila euro.
Il bando contiene anche la clausola sociale che i sindacati avevano chiesto a tutela dei livelli occupazionali per la riassunzione di tutti e 18 gli ex dipendenti della Verdeaqua Smile, sotto Naspi da marzo 2019.
Lavoratori e Cgil, però, da tempo paventano il rischio che la gara possa andare deserta, a causa delle condizioni di gestione troppo onerose. Perplessità condivise anche da molti consiglieri di opposizione che, stamane, hanno ribadito la loro preoccupazione; anche alcuni tra i consiglieri di maggioranza non hanno mancato di far capire che si poteva procedere diversamente, tuttavia la pace armata siglata tra i gruppi di centrodestra - l'ala fittiana di Fratelli d'Italia, che aveva sfiduciato l'assessore Vittorio Fabrizi nell'ultimo Consiglio comunale non condividendo il provvedimento - è prevalsa.
Prezzi e piano finanziario
Il bando fissa un prezzario di riferimento di cui il nuovo concessionario dovrà tenere conto per le tariffe d’uso di piscina e campi.
Per la piscina, per quanto riguarda l'utenza normale, i prezzi sono i seguenti: 7,50 euro biglietto intero, 5 quello ridotto, 75 l’abbonamento per 15 ingressi. Per quanto riguarda le associazioni sportive, invece, la quota oraria delle corsie oscillerà dai 9 euro per l’attività agonistica regionale agli 11 per l’attività agonistica nazionale ai 21 per l’attività didattico sportiva.
Per i campi polivalenti, invece, i prezzi saranno di 50 euro l’ora per gli utenti normali, 18 euro per le attività agonistiche, 28 per le attività didattico-sportive e 15 per le scuole.
Il piano economico finanziario di massima stilato dal Comune prevede, per il primo quinquennio, ricavi che oscillano tra i 950 e i 990 mila euro e costi che invece vanno dai 899 mila ai 930 mila euro. Per il secondo quinquennio i ricavi sono stimati tra i 990 mila e il milione e i costi tra i 920 mila e i 935 mila euro. Nel terzo quinquennio sono previsti 1 milione e 47 mila euro di ricavi e costi tra i 920 mila e i 944 mila euro. Per il quarto quinquennio, infine, i ricavi stimati ammontano a 1 milione e 100 mila euro mentre i costi tra i 950 e i 970 mila euro.