Il Comune dell'Aquila ha un nuovo dirigente.
Con decreto numero 40 firmato stamane dal sindaco Pierluigi Biondi, infatti, è stato nominato un dirigente extra dotazione organica, ai sensi dell'art. 110 comma 2 del Tuel e dell'articolo 22 del Regolamento sugli Uffici e servizi, che guiderà l'articolazione organizzativa "AQ Progetti speciali per la rinascita", inquadrata nell'ambito delle strutture di staff del primo cittadino ed istituita con delibera di giunta comunale del gennaio 2019; si tratta di Fabio De Paulis, 50 anni a maggio, già assessore alla Cultura per pochi mesi durante il secondo mandato di Biagio Tempesta.
De Paulis ha avuto la meglio su altri 14 candidati: Barbara Togna, Ilaria Casali, Antonio Orsini, Piero Carducci, Fabio De Paulis, Massimo Di Santo, Silvia Siciliano, Patrizio Tomassetti, Antonio Del Boccio, Antonio Schiripo, Claudia Fiore, Tommaso Cantalini, Enrico Sevi, Raffaella Durante, Cinzia Savini.
L'incarico è a tempo determinato per 12 mesi, eventualmente prorogabili, con un impegno di spesa a valere sul bilancio comunale di 128mila euro.
L'avviso per la copertura dell'incarico era stato pubblicato ad inizio ottobre: il ricorso ad un dirigente extra dotazione organica è stato motivato con esigenze di carattere straordinario rispetto alle ordinarie competenze dell'Ente che richiedono, evidentemente, specifiche capacità professionali e gestionali che "non è stato possibile rinvenire nell’ambito delle risorse interne".
Di cosa dovrà occuparsi la figura richiesta? "Della progettazione e realizzazione degli interventi straordinari e urgenti per le manifestazioni di rilevanza nazionale - si legge in delibera - del coordinamento dei progetti di rilevanza strategica per la ricostruzione e lo sviluppo socioeconomico post-sisma, della promozione della città dell’Aquila come modello di gestione delle emergenze e modello per la rinascita, assicurando il coordinamento di tutte le strutture coinvolte, dei Comitati a tal fine istituiti ed istituendi".
In sostanza, la struttura gestirà i progetti finanziati con il 4% dei fondi della ricostruzione destinati allo sviluppo economico: stante l'evidenza che la copertura finanziaria è assicurata fino al 31 dicembre 2020, se il progetto Restart verrà rifinanziato è più che probabile che il dirigente possa essere prorogato.
E' lecito chiedersi come mai la selezione del dirigente sia avvenuta ora, a decennale finito: sarebbe stato di certo più logico inviduare una figura di questo tipo all'inizio dell'anno passato, per gestire i fondi stanziati per la ricorrenza di concerto con le articolazioni dello Stato che hanno contribuito alla realizzazione degli eventi del decennale.
Non solo. La nomina pare 'tardiva' anche rispetto alla stesura del dossier di candidatura dell'Aquila a Capitale italiana della cultura 2021, redatto dal professor Pier Luigi Sacco, che verrà presentato al Ministero nelle prossime ore. Di fatto, il dirigente si ritroverà a programmare le risorse ancora disponibili per annualità 2020, con poche possibilità di poter incidere cogliendo gli obiettivi, ambiziosi, dettati nell'avviso e che, a dire il vero, avrebbero dovuto guidare l'azione dell'amministrazione sin dal primo momento in cui si decise di destinare una quota parte dei fondi per la ricostruzione allo sviluppo del territorio, affinché le risorse garantite potessero davvero disegnare traiettorie virtuose capaci di segnare una inversione di marcia a livello economico, sociale e culturale.
D'altra parte, la pubblicazione del bando aveva sollevato parecchie polemiche. Il capogruppo di Italia Viva, Paolo Romano, aveva fatto notare, in particolare, come l'avviso esponesse l'Ente comunale "a potenziali condanne della Corte dei Conti oltre che all'ennesima figura barbina della città; una recente sentenza risalente al marzo scorso della Corte dei Conti sez. appello - aveva spiegato Romano - dimostra infatti come questa tipologia dirigenziale, art. 110 comma 2, abbia un campo di applicazione ristretto, legato a progetti specifici, straordinari, circoscritti nel tempo, con conclusione che non vada oltre la rendicontazione. Vale a dire azioni non legate all'attività ordinaria del Comune dell'Aquila. L'esatto opposto che si pone con l'avviso pubblicato".
In effetti, "i compiti della figura ricercata non possono più essere ascritti al decennale e neppure alle altre due motivazioni richiamate già nella delibera del gennaio 2019 come la Perdonanza, evento non certo straordinario la cui edizione 2019 si è svolta da tempo con un suo comitato, o la candidatura Unesco che niente altro è che una pratica amministrativa già avanzata nella opportuna sede". Invero, il raggio di azione della figura dirigenziale sarà ascrivibile ad un generale coordinamento della vita ordinaria dell'ente comunale "e questo nuovo dirigente diventerebbe una sorta di direttore generale - aveva ribadito il capogruppo di Italia Viva - in grado di coordinare e quindi risolvere le problematiche dirigenziali nonché amministrative del sindaco".
De Santis: “Il Comune assume un nuovo dirigente ma serve?”
“Il Comune dell’Aquila sta per approvare la nuova Macrostruttura che dovrà definire l’organizzazione dell’Ente, con l’intento di rispondere meglio alle esigenze di funzionalità e di efficienza amministrativa. Sarebbe stato opportuno, pertanto, attendere la nuova organizzazione dell’Ente per capire che era necessario ricorrere all’assunzione di un nuovo Dirigente, oltre agli attuali 9 Dirigenti in organico, oppure che forse era inutile impegnare e sostenere il costo di 128.000 euro, utilizzabili magari per altre finalità più urgenti”.
Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere comunale di Cambiamo insieme/Italia dei Valori Lelio De Santis.
“Ma la Giunta comunale ha deciso che vale la pena spendere questa somma importante per finalità straordinarie, consistenti nella cura di progetti speciali sul piano culturale, di progetti strategici, di promozione della città a livello nazionale: bene, ma allora poteva farlo prima e per tempo per seguire con più impegno il programma del decennale del sisma e per curare il dossier di L’Aquila Capitale italiana della cultura”.
“D’altra parte, nell’ organico ci sono Dirigenti con competenze specifiche riconosciute e c’è anche una graduatoria per Dirigenti ancora vigente, a cui eventualmente attingere, ma questo conta poco e la necessità di questa nomina rimane poco comprensibile”.
“Sul piano della funzionalità amministrativa, invece, è molto grave l’assenza di un segretario generale, dopo la partenza della dottoressa Macrì, che priva il Comune di una figura centrale ed indispensabile sul piano del coordinamento dei Settori e sul piano della legittimità degli atti”.
“Ecco, questa è una vera emergenza a cui dare subito una risposta per assicurare efficienza amministrativa e regolarità dell’attività consiliare, allo stato assicurata da Dirigenti incaricati allo scopo, in assenza del segretario generale. Una buona politica passa sempre e prima per una buona amministrazione, trasparente ed efficiente”.