"Oggi l'ho dichiarato ufficialmente nella conferenza dei capigruppo: serve subito un commissario, non uno per ogni Asl, ma uno che coadiuvi in questa emergenza la direzione sanitaria regionale".
Così, in una nota, Paolo Romano, capogruppo di Italia Viva in Consiglio comunale.
"La guida sanitaria regionale purtroppo - spiega il consigliere - ha mostrato di essere in palese difficoltà anche perché il direttore del dipartimento Sanità della Regione, D'Amario, è anche direttore del dipartimento prevenzione del Ministero della Salute. Il risultato sul territorio è che ogni Asl agisce con protocolli diversi, nei presidi sanitari di tutte le province, già carenti di dispositivi di protezione individuale, non si capisce l'importanza di attivare speciali "corridoi" per i malati respiratori in entrata esponendo tutto il presidio al contagio, si lasciano soli, senza una cura, i pazienti in quarantena attiva domiciliare e si è atteso che il numero di positivi tra gli operatori sanitari salisse in maniera preoccupante in alcuni nosocomi prima di cominciare a prendere in seria considerazione i tamponi a tutti coloro che oggi fronteggiano in prima persona il Covid-19".
"Il fattore tempo è tutto - sottolinea Romano - e c'è bisogno di chiarezza e compattezza nei percorsi e nei protocolli sanitari di tutta la regione. Fare tamponi a tappeto potrebbe essere inutile se poi gli stessi non vengono analizzati nel minor tempo possibile".
"In questo momento, Pescara ha ordinato nuovi macchinari per velocizzare gli esami, Teramo si è dotata dell'Istituto Zooprofrilattico, il manager di Chieti ha imposto che anche la provincia teatina potesse essere autonoma nel fare tamponi (gravissimo tra l'altro che l'assessore Verì e il manager Schael siano sulla questione su due posizioni differenti) mentre L'Aquila resta fanalino di coda: sappiamo bene che il numero contenuto di positivi potrebbe crescere nelle prossime settimane anche nella nostra provincia, ma siamo preparati ad affrontarlo? L'episodio odierno occorso all'Hotel Cristallo farebbe presupporre di no".
"Ci vuole senso di responsabilità per far fronte a questa incredibile guerra - conclude Romano - e anche l'umiltà nel riconoscere i propri limiti e nel chiedere aiuto. Un commissario serve in direzione regionale e serve subito".