Mercoledì, 02 Aprile 2014 13:20

Elezioni regionali, Gianni Anastasio: "Mi candido con o senza il permesso del partito"

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Rischia di essere già finito, per il Pd aquilano, l'effetto primarie.

Dopo il voto che, domenica scorsa, grazie anche a un'alta partecipazione, ha incoronato Pierpaolo Pietrucci candidato consigliere del comprensorio, il partito è in preda a fibrillazioni interne dovute ad alcuni esponenti che, rimasti fuori dalla partita delle candidature, vorrebbero tornare in gioco in qualche lista civica.

I nomi sono soprattutto quelli di Lorenzo Berardinetti, consigliere provinciale come Pietrucci e sindaco di Sante Marie, nella Marsica, e di Gianni Anastasio, ex sindaco di Pizzoli.

Ci sarebbe, per la verità, anche Emilio Nusca, ex sindaco di Rocca di Mezzo e attuale coordinatore dei sindaci delle aree omogonee, ma la sua sembra essere una posizione molto diversa da quella dei suoi compagni di partito. 

La scorsa settimana Berardinetti aveva contestato la decisione del Pd marsicano di non tenere le primarie per la scelta dei candidati consiglieri e aveva invocato addirittura l'intervento dei vertici nazionali.

Ieri invece a sparigliare le carte è stato Anastasio, già candidato alle regionali del 2008. Allora l'ex sindaco di Pizzoli, pur forte di una vittoria alle primarie, non riuscì a conquistare un posto in consiglio, per via del cattivo risultato elettorale riportato dal Pd ma anche e soprattutto di una fronda interna che lo stesso partito gli scatenò contro.

Dopo aver appoggiato Alfredo Moroni (Pizzoli, non a caso, è stato l'unico Comune del comprensorio in cui Pietrucci ha perso), Anastasio ha annunciato che intende candidarsi con una lista civica e che lo farà anche se il partito non dovesse concedergli la deroga già accordata, a quanto pare, a Berardinetti e Nusca.

"Come circolo Pd di Pizzoli abbiamo deciso di sostenere la candidatura di Moroni" ha spiegato a NewsTown Anastasio "perché secondo noi era il migliore rappresentante del partito e del territorio".

In realtà, Anastasio, era Pietrucci il candidato espressione dell'Alta Valle dell'Aterno.

"Il fatto che sia espressione di questo territorio lo dice lui. Essere espressione di un territorio significa vivere in quel territorio, conoscerne i problemi e adoperarsi per risolverli. Non basta essere originari di un posto per poter dire di appartenervi. Se nel tempo questo attaccamento si perde, l'appartenenza diventa solo un fatto propagandistico. Secondo me Pierpaolo Pietrucci, finora, non ha rappresentato nel migliore dei modi l'Alta Valle dell'Aterno. Non ha fatto nulla né come consigliere provinciale né come consigliere di minoranza nel Comune di Montereale".

Perché vuole candidarsi come "civico"?

"Perché c'è una larga fetta di elettorato che non considera rappresentative le candidature che si stanno delineando e che dunque rischia di non essere intercettata. Mi è stato chiesto di candidarmi e io ho dato la disponibilità. Ho chiesto al partito di darmi la deroga per poter correre in una lista civica, come è stato fatto per Emilio Nusca e Lorenzo Berardinetti".

Ma così non si rischia un'eccessiva frammentazione? Non rischiate di sottrarvi i voti gli uni con gli altri?

"Per quanto riguarda la frammentazione è né più né meno quella che c'era cinque anni fa, quando ero io il candidato del Pd. Se L'Aquila avesse voluto fare un discorso di unità, avrebbe dovuto farlo già da tempo. Adesso credo sia un po' tardi. Del resto, se saremo bravi, può darsi anche che verranno eletti due candidati aquilani, uno del Pd e uno di una lista civica. Se lo riescono a fare altri territori, non capisco perché non lo si possa fare anche all'Aquila".

Si candiderà anche se il Pd non le darà la deroga?

"Sì, anche se il partito non mi concederà la deroga mi candiderò lo stesso. Se è stata data ad altri non vedo perché non debba essere data anche a me. Quello che non riesco a capire è la ragione per cui qualcuno vuole osteggiare la mia candidatura".

Perché non si è candidato direttamente alle primarie del Pd?

"Perché si sarebbe ripetuto un film già visto. Nel 2008 mi candidai alle primarie libere e le vinsi ma, nonostante questo, mi ritrovai il partito contro. Ripetere un'esperienza come quella sarebbe stato dannoso e inutile sia a livello personale che politico. L'unica possibilità, per uno come me che è sempre stato un po' fuori dagli schemi, è quella di candidarsi in una lista civica, dove non si corre il rischio di essere osteggiati.

La nota del Partito democratico

"In merito alle dichiarazioni apparse sui mezzi d’informazione circa le dichiarazioni di Gianni Anastasio, al fine di evitare incomprensioni ed inutili polemiche, la direzione provinciale del nostro partito si è dichiarata disponibile a concedere l’autorizzazione a candidature di nostri iscritti nella lista civica di Luciano D’Alfonso a condizioni che la lista avesse un contenuto politico coerente e che fosse rispettato l’equilibrio territoriale".

"In particolare per il territorio dell’Aquila nella nostra direzione è stata avanzata la proposta di candidatura nella lista civica di Emilio Nusca , la stessa successivamente è stata condivisa con Luciano D’Alfonso unitamente a quella di Lorenzo Berardinetti per il territorio della Marsica".

"Il partito è impegnato a dare il massimo contributo in termini di consenso per costruire la vittoria del centro sinistra e di Luciano D’Alfonso".

 

Ranieri, Presidente assemblea provinciale L'Aquila

"Vorrei precisare, con grande rispetto e amicizia, a Gianni Anastasio che le candidature nelle liste civiche collegate al candidato alla Presidenza della Giunta regionale le decide Luciano D’Alfonso con il consenso del nostro partito così come stabilito dagli organismi regionali e provinciali. Nel caso della provincia dell’Aquila il consenso è andato a Emilio Nusca e a Lorenzo Berardinetti, uno a rappresentare il territorio dell’Aquila, un altro quello marsicano, per evitare assurdi squilibri. Quindi spazio per altre candidature nelle liste civiche del presidente non ce ne sono. Naturalmente ci auguriamo che Gianni Anastasio non decida di candidarsi con altri partiti, eventualità che noi considereremmo una perdita dolorosa".

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Aprile 2014 20:55

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