Domenica, 19 Aprile 2020 16:08

Coronavirus, Pd: "L'Aquila polo sanitario di eccellenza, basta protagonismi e chiacchiere. La politica faccia scatto in avanti"

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"Il destino della nostra città, la salute dei cittadini e delle cittadine, il sostegno agli operatori della sanità, medici e personale alle prese con una difficile emergenza sanitaria, sono le questioni che oggi ci premono. Cogliamo tutta la positività dell'appello fatto dal dottor Franco Marinangeli alla politica [qui]. E noi siamo pronti a rilanciare e sostenere trasversalmente progetti importanti per la sanità Aquilana e dell'intera regione: centrale unica 118, potenziamento terapia intensiva, delta medico e laboratorio subito. La Regione sia rapida come lo è stata per ospedale Covid a Pescara. Noi ovviamente sosteniamo questi progetti, perché siamo stati proprio noi a pensarli ed in gran parte a finanziarli".

A dirlo sono i rappresentanti del Pd dell'Aquila, la deputata Stefania Pezzopane, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, la segretaria cittadina Emanuela Di Giovambattista, il capogruppo Stefano Palumbo, l'ex presidente della Regione Giovanni Lolli, l'ex sindaco e medico Massimo Cialente, il presidente del Pd provinciale Piero Di Stefano.

"Il fatto che adesso finalmente tornino ad essere al centro dell'interesse della politica regionale e comunale e che quindi si vogliano realizzare, non può però diventare il contentino per L'Aquila rispetto agli 11 milioni spesi solo su Pescara. In particolare sul 118 vogliamo ricordare il lavoro della precedente giunta regionale con Lolli e Pietrucci in prima fila e la donazione del Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani concordato con Cialente e Pezzopane allora sindaco e presidente provincia. Fu proprio il direttore Asl Tordera, nel 2017, a rimettere in piedi un grande progetto posto in stand by dalla gestione Silveri che non aveva fatto niente per anni. Questi obiettivi erano da tempo delineati, sfiancante che siano stati ignorati, sottovalutati, accantonati".

Marinangeli giustamente dice che la fase che dovremo affrontare è quella più delicata ed ha ragione. "Noi siamo al lavoro con il governo perché tutti i nostri bisogni trovino una soluzione. All'Abruzzo sono destinati oltre 120 milioni in più rispetto ai bilanci consolidati. E noi giocheremo la nostra partita, perché amiamo la nostra città e la nostra gente e abbiamo una stima sconfinata per chi ogni giorno si prodiga per la salute dei cittadini. Ma non si può fare affidamento solo sul senso di responsabilità dei cittadini, che pure lo hanno dimostrato, va infatti potenziato il sistema di prevenzione e sorveglianza sanitaria e la medicina sul territorio (quindi DPI, tamponi, USCA, visite domiciliari, isolamenti in strutture ad hoc ecc ecc) su cui non c'è un piano operativo della Regione e della Asl".

Il motivo per cui Arcuri ha frenato sui finanziamenti, è dovuto proprio al fatto che la Regione non ha presentato il piano operativo al governo. "Al Pd dell'Aquila non sono mai piaciute le cattedrali nel deserto. Noi puntiamo ed abbiamo lavorato concretamente e non a chiacchiere perché L'Aquila abbia un grosso polo emergenza e 118. Il nostro ospedale ha dimostrato efficienza e competenza nella gestione dell'emergenza: ora pretendiamo la realizzazione di tutti quegli interventi appesi da anni e tutti gli altri necessari a potere rivendicare, anche per meriti dimostrati sul campo, il ruolo di DEA di secondo livello regionale. Vogliamo mettere in campo visioni e convinzioni in una sorta di crescita collettiva per il bene della popolazione a L'Aquila e nel resto della Provincia e dell'Abruzzo. Ed il fattore tempo non è mai una variabile secondaria. Il sindaco scenda dal piedistallo dell'autocompiacimento e si metta a disposizione di un lavoro collettivo e trasversale negli interessi della città e delle aquilane ed aquilani. Noi siamo pronti." 

Ultima modifica il Domenica, 19 Aprile 2020 16:16

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