"Ho ritenuto utile questo punto stampa per evitare che, nel silenzio operoso delle persone perbene, un coro di personaggi in cerca di gloria, capaci di strumentalizzare qualsiasi situazione, possano infangare l'attività che si sta svolgendo, spargendo dubbi velenosi sulla correttezza, la trasparenza, l'onestà con la quale stiamo affrontando l'emergenza. In particolare, nelle ultme ore si sta alimentando una polemica pretestuosa e insidiosa, con illazioni che sconfinano nella diffamazione rispetto alla procedura seguita, alla qualità dell'impresa cui è stata affidata la realizzazione del reparto Covid dell'Ospedale di Pescara. Il tutto condito da una serie di domande di personaggi che, non so in quale pianeta vivano, chiedono: ‘che bisogno c'è di questo ospedale?’ E' una domanda di una stupidità enorme, che qualifica innanzitutto chi la fa. Pur non dando credito agli strilloni o a qualche isterica che cerca scandali laddove non esistono, per darsi un tono o guadagnare un articolo sui giornali, penso sia opportuno fare chiarezza".
E' stata una conferenza stampa durissima, quella inscenata nel pomeriggio dal presidente della Regione Marco Marsilio; un punto stampa dai toni nervosi, sopra le righe, che conferma il nervosismo che serpeggia tra le forze politiche di centrodestra all'indomani dell'affidamento dei lavori per la realizzazione del covid hospital di Pescara all'impresa Omnia Servitia, un'opera da 11 milioni di euro finanziati, per 7 milioni, dal commissario straordinario all'emergenza Domenico Arcuri e per 3 milioni dalla Banca d'Italia. Una aggiudicazione avvenuta a valle di un bando lampo, istruito a cavallo di Pasqua, e avvelenato dalle polemiche, le ultime alimentate dalla impresa seconda classificata, l'aquilana Edilfrair, che ha chiesto chiarimenti all'Aric manifestando perplessità sulle procedure e scatenando, così, la reazione dell'impresa dell'imprenditore chietino Antonio Colasante che ha diffidato dal diffondere "dubbi inesistenti".
"Chi tenta di gettare fango sulla trasparenza delle procedure seguite si sciacqui la bocca, faccia attenzione a quello che dice perché ciò che leggiamo è già al vaglio degli uffici legali. Non tollereremo polemiche di basso livello", l'affondo di Marsilio. Che ha spiegato: "Le procedure d'urgenza volute dal Governo mi avrebbero consentito di procedere all'affidamento diretto; tuttavia, abbiamo deciso di affidarci all'Aric, ente strumentale della Regione che, ogni anno, effettua gare e affidamenti per centinaia di milioni, indicendo una procedura negoziata che si è svolta con la massima trasparenza, con l'invito a presentare l'offerta inoltrato ad 11 operatori, più del doppio del numero prescritto dalla legge. E prima di invitarli, è stata verificata la loro iscrizione alla white list, la banca dati antimafia che certifica la rispondenza a requisiti professionali ed etici".
L’appalto è stato gestito, ciascuno per le proprie competenze, dall’Aric, dalla Asl di Pescara e dalla Regione. La procedura negoziata ad inviti per il valore di 5 milioni di euro è stata istruita per l'intervento edile ed impiantistico sulla palazzina rossa (4 piani) di via Rigopiano, nel complesso dell’ospedale Stato Spirito; i restanti 6 milioni riguardano invece le apparecchiature, tra cui i ventilatori.
"Qualche fesso continua ad alimentare la polemica sulle spese: stiamo spendendo i soldi che servono per fare un ospedale con soldi che ci ha riconosciuto il commissario di governo", ha proseguito Marsilio ribadendo la volontà di "tutelarci per le vie legali: è ora di finirla. Nessuno può pensare che non sarà portato a termine il cantiere con una procedura trasparente. Abbiamo scelto il criterio del prezzo d'offerta più basso, senza margini di discrezionalità. Nonostante l'evidenza che l'assegnazione avvenisse su un principio matematico, i membri scelti per far parte della commissione sono stati informati soltanti pochi minuti prima l'apertura delle buste. Nessuno sapeva che avrebbe avuto accesso alle carte".
Per la scelta dei tecnici - ha aggiunto Marsilio - "abbiamo prima verificato se all'interno dell'Amministrazione vi fossero profili adeguati per assumere tali responsabilità in economia, direttamente con i dipendenti dell'Ente. Abbiamo istruito un avviso e, così, sono state coperte quasi tutte le posizioni, tranne due: il coordinatore della sicurezza e il direttore lavori. E anche per individuare queste figure professionali non ci siamo avvalsi di una procedura diretta ma abbiamo esteso un invito a partecipare alla selezione per il tramite degli ordini professionali. Sono arrivate oltre cento candidature: nel giro di poche ore sono state vagliate da un collegio costituto alla scopo. Stessa procedura di trasparenza è stata seguita per la selezione delle imprese – ha ribadito il governatore - La selezione degli operatori economici per legge si può fare con 5 soli operatori: Aric ne ha invitati più del doppio. Buona parte ha risposto. Per garantire il massimo dei profili professionali ed economici sono stati selezionati operatori a partire da requisiti minimi, dalla classe 4bis salendo fino alla settima, all'ottava e alla categoria illimitata. Di tutte queste società, la cui solidità è garantita dalle certificazioni, sono state verificate preventivamente le iscrizioni alle White List".
L'appalto è stato affidato alla impresa prima classificata che ha proposto un ribasso del 29.5%; l'impresa seconda classificata ha fatto un'offerta di ribasso pari al 28.7%. Si tratta di ribassi importanti, che possono configurare offerte anomale. In questi casi, il codice prevede la possibilità, non l'obbligo, di chiedere spiegazioni sul prezzo o sui costi prodotti che possono, non devono, essere relativi alle economie e alle tecniche scelte. Anche qui, la commissione avrebbe potuto affidare subito la gara: al contrario, il rup ha voluto chiedere spiegazioni. Questo ha comportato 36 ore di ulteriore lavoro. Per evitare di perdere tempo, nell'ipotesi che le spiegazioni non fossero state ritenute congrue, sono state chiesti approfondimenti anche all'impresa seconda classificata".
Marsilio ha quindi sottolineato come l'impresa che si è aggiudicata l'appalto "non ha intenzione di fare margini di guadagno. Il cantiere sta già lavorando con decine e decine di operai, h24. Nei prossimi giorni comunicheremo la data di consegna del primo lotto, che avverrà tra meno di venti giorni. Aggiungo che le offerte sono transitate su piattaforma informatica criptata, per garantire la massima segretezza. Per chi ha consegnato a mano, abbiamo messo a disposizione una cassetta di sicurezza con vigilanza armata".
Dunque, l'ennesimo affondo: "Dove vivono quelli che interrogano ministri, sottosegretari, capo del governo? Qui c'è qualcuno che si chiede dove sia l'emergenza: a questi soggetti, e alcuni siedono persino in Parlamento, c'è davvero bisogno di spiegarlo?".
L'ospedale Covid19 è utile e sarà utile in futuro, ha concluso il governatore specificando che si è rilevato necessario per svariati ed importanti motivi: "per un possibile aumento dei contagi con una nuova ondata di positivi, e in quel caso ci faremo trovare pronti ad intervenire senza caricare in modo gravoso l'ospedale civile ed i suoi reparti come accaduto dall'inizio di marzo fino a qualche settimana fa". L'ospedale Covid, poi, è importante anche per la prossima fase 2, considerando che il Governo e la task force valutano fra i principali requisiti per la ripartenza delle regioni la presenza di un ospedale dedicato. Inoltre, è fondamentale "scaricare" dai pazienti contagiati da coronavirsu il Santo Spirito per far riprendere a pieno regime l'attività sanitaria ordinaria, che si era fermata durante la fase più critica dell'emergenza".
Stop ai campanilismi, insomma, il "flagello" dell'Abruzzo: nel pescarese, dati alla mano, "ci sono quasi la metà dei contagi e dei pazienti di tutta la regione, in particolare nell'area metropolitana con maggiore traffico e popolazione. All'Aquila completeremo il Delta medico e la centrale del 118, e abbiamo già attivato la struttura del G8. A Pescara c'era un edificio di sette piani, abbandonato, collegato con un camminamento all'ospedale: prenderemo 4 piani su 7 e avremo un ospedale che potrà assorbire pazienti, magari anche di Atri. La logica da accattoni, prendere i soldi e dividere per quattro, ha prodotto in Abruzzo ospedali che non funzionano, reparti lasciati a metà, servizi che non si possono offrire. Dimostreremo che non esiste una sola provincia che non avrà investimenti che servono".