Martedì, 28 Aprile 2020 12:03

Fase 2, Giunta regionale attacca il Governo. Febbo: "Faremo ordinanze per riaperture, le impugnino". M5s: "Soffiano sul fuoco delle difficoltà". Si: "Irresponsabili"

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L'assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, contesta ancora la gradualità della Fase 2 del Governo e annuncia che l'Abruzzo "farà le ordinanze per concedere le aperture; nel rispetto dei protocolli e nel rispetto della massima sicurezza faremo ordinanze che sorvoleranno questo Dpcm. Se il Governo vorrà impugnarle, le impugnasse".

L'Assessore chiarisce alla redazione di "Sos Coronavirus" che l'Abruzzo è stata tra le regioni più virtuose e più ligie "nell'applicare le prescrizioni del Governo e, dunque, è altrettanto in grado di ripartire rispettando i protocolli di sicurezza, attrezzando i vari ambiti di attività".

Febbo cita la riapertura di Sevel e delle aziende dell'indotto: "Stiamo monitorando, mi pare che le cose stiano andando per il meglio. Ecco perché il Governo deve darci una mano in questo, capendo che chi riapre sa che guadagnerà lo stretto necessario ma almeno non perderà la clientela e potrà guardare al futuro con minor preoccupazione". 

Sulla stessa lunghezza d'onda il governatore Marco Marsilio e il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri che vorrebbero avviare la 'fase 2' con una maggiore apertura rispetto alle restrizioni ancora imposte dal Governo.

Una posizione nient'affatto condivisa dal Movimento 5 Stelle. "Non si arresta nemmeno davanti alle difficoltà degli abruzzesi la propaganda del centrodestra in Abruzzo. Lo dimostrano le dichiarazioni del Presidente di Regione Marsilio e del Presidente del Consiglio regionale Sospiri, che vaneggiano di 'Fase 2' anche se Regione Abruzzo non ha elaborato o non ha ancora reso pubblico - non so cosa sia più grave - l'indice di contagiosità R0, che rappresenta il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto dopo l’applicazione delle misure di contenimento dell’epidemia", l'affondo della capogruppo pentastellata Sara Marcozzi. "Quant’è l’indice R0 in Abruzzo? Come si ha il coraggio di parlare di ritardi del governo nazionale quando il tempo di attesa medio per l'esito di un tampone nella nostra regione è di 15 giorni? Marsilio non ha reso noto né un piano per affrontare la seconda fase della pandemia, né uno per effettuare i test sierologici, né uno per fare tamponi a tappeto".

Marsilio e Sospiri - aggiunge Marcozzi - "cavalcano, anche poco elegantemente, le difficoltà e le paure degli abruzzesi gettando benzina su un fuoco, quello del virus, ancora alto, e invocano, senza averne gli strumenti e avendo già dato prova di imperizia e inadeguatezza nella gestione dell’emergenza, misure diametralmente opposte rispetto alla prudenza giustamente invocata dalla relazione del Comitato Tecnico Scientifico alla base delle scelte dello Stato. Tutti auspichiamo di tornare al più presto ad una vita normale ma lo si potrà fare quando ci saranno le condizioni necessarie e sufficienti. Basti guardare cosa accade oggi in Germania: ad una settimana dalle riaperture l'indice di contagiosità è tornato pericolosamente ad alzarsi tanto da stimolare il dibattito su nuove chiusure. Con la differenza che in Germania il servizio sanitario nazionale è molto più efficiente del nostro perché non è stato depotenziato, fiaccato e svilito come accaduto in Italia dai precedenti governi di centrodestra e centrosinistra".

"Forse Marsilio ipotizza riaperture a pioggia per riempire il nuovo Covid Hospital di Pescara e dare un senso compiuto alla sua costruzione?", ironizza Marcozzi; "la propaganda di Lega e Fratelli d’Italia rischia di mettere ulteriormente in pericolo la salute dei cittadini. Infatti, mentre le decisioni prese dal Governo Conte si fondano su precise disposizioni scientifiche e mediche, non capiamo su quali basi si muovano le affermazioni degli esponenti di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia nella nostra regione. L’unica fonte possibile è l’Assessorato alla Propaganda. Al contrario, la sofferta decisione del Premer Conte che, in vista del 4 maggio, ha limitato la riapertura ai soli settori dell’edilizia, della manifattura e del commercio correlato alle precedenti attività, dipende dalle valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Il Comitato ha stilato un documento che indica come una riapertura più veloce porterebbe ad un nuovo aumento incontrollato dei contagi, con conseguente nuova saturazione delle terapie intensive e nuovi decessi nello spazio di poche settimane. Un rischio che il Governo nazionale non è disposto a far correre ai cittadini italiani, ed è impossibile capire perché, Marsilio vorrebbe farlo correre a noi abruzzesi. Oltretutto, all'interno Comitato è presente anche Alberto Zoli, un rappresentante scelto dal Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome. Significa che il Presidente Marsilio avrebbe dovuto conoscere, o quantomeno informarsi, sulle motivazioni che hanno portato il Governo alle scelte comunicate ma, alla luce delle dichiarazioni che stiamo leggendo, non sembra essere andata così".

Ma questo non è tutto: "se da un lato il centrodestra abruzzese mostra un atteggiamento muscolare nei confronti del governo nazionale, usando in modo irresponsabile l'arma della propaganda e andando in direzione opposta rispetto ai pareri dei sanitari, dall'altro scappa dalle opposizioni. Sono settimane che non vengono convocate riunioni in videoconferenza, commissioni, o, men che meno, Consigli regionali. Mi auguro che il Presidente Marsilio e tutta la maggioranza non vogliano veramente mettere a rischio la salute degli abruzzesi, e ascoltino alla lettera il parere del Comitato Tecnico Scientifico. Altrimenti assumano la responsabilità delle eventuali future vittime. Creare un nuovo aumento di contagi adesso manderebbe in frantumi la fatica che gli abruzzesi hanno fatto, ed è una cosa che non possiamo permettere".

Assai critico anche il segretario regionale di Sinistra Italiana, Daniele Licheri. "Se ciò che annunciano gli esponenti del governo regionale fosse vero, sarebbe la conferma della loro inettitudine e irresponsabilità. Questo potrebbe significare vanificare i sacrifici fatti dai cittadini abruzzesi che da quasi due mesi soffrono e combattono".

"Avete ritardato la consegna delle mascherine e dei dispositivi di sicurezza - la stoccata di Licheri - avete ritardato l'esecuzione dei tamponi sul personale sociosanitario, e così la consegna delle domande di CIG all'Inps. Quando finirà questa maledetta pandemia ci ricorderemo che nonostante la vostra totale inefficacia abbiamo affrontato l'emergenza e ne siamo usciti, sebbene questa Giunta regionale e questo Presidente abbiamo passato il loro tempo esclusivamente a fare la guerra al Governo nazionale senza occuparsi del benessere dei cittadini. Vi faccio una promessa: come opposizione lavoreremo alacramente per mandarvi a casa il prima possibile. Chiedo formalmente al Governo e al Ministro Speranza di intervenire per fermare questi scellerati". 

Ultima modifica il Martedì, 28 Aprile 2020 17:51

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