Ieri il Comune dell'Aquila ha finalmente ripreso la distribuzione dei buoni alimentari del Governo, destinati alle famiglie messe in difficoltà dall'emergenza economica derivante dal coronavirus.
"Siamo lieti di darne notizia, perché la sospensione avvenuta la scorsa settimana era del tutto pretestuosa e ingiustificata, come ha sottolineato anche il TAR in una risposta all'Ente", la stoccata della Coalizione sociale.
"Le famiglie che abitano a L'Aquila hanno bisogno dei buoni alimentari, ma ribadiamo ancora una volta che si tratta di pochi spicci, purtroppo, perché il sostegno del Governo alle fasce deboli della comunità è fortemente insoddisfacente. Ci stupisce, ma neanche troppo, che l'avvenuta ripresa della distribuzione dei buoni non sia stata resa nota dal Comune, dopo che il Sindaco si era affrettato a comunicare, attraverso il punto stampa su Facebook, che la distribuzione era stata sospesa a causa della decisione del TAR. Oggi tutti hanno capito che quella dichiarazione era un tentativo mal riuscito di buttare addosso alla famiglia richiedente e alle opposizioni un capolavoro di incapacità politica e amministrativa".
La Coalizione sociale lo ribadisce: "se l’Amministrazione ha interrotto l'erogazione è per nascondere la responsabilità di scelte sconsiderate alla base dell’avviso pubblicato! E soprattutto per fare becera propaganda politica sulla pelle dei più poveri. Abbiamo inoltrato richiesta di accesso agli atti su questa vicenda: se esiste un atto, ci piacerebbe leggere con quale motivazione l'amministrazione ha sospeso l'erogazione dei buoni a famiglie in difficoltà economiche. Ci piacerebbe leggere il famoso parere 'tecnico-legale' con cui viene sospesa l'erogazione, evidentemente smentito neanche 24 ore dopo dal Tribunale. Abbiamo chiesto che le responsabilità politiche e amministrative vengano approfondite quanto prima in una seduta di V Commissione. A oggi non abbiamo letto una parola di chiarimento sulla vicenda".
Esiste solo una grande confusione tra comunicazione politica e comunicazione istituzionale, ribadisce Coalizione sociale. "Esiste un punto stampa quotidiano dove il Sindaco attacca chiunque critica - chissà se lo ha guardato anche Giorgia Meloni, che ha gridato allo scandalo contro il premier Conte per lo stesso motivo. Esiste una newsletter 'a cura dell'unità di crisi' che il 23 aprile apriva così "Buoni spesa: ricorsi al TAR sospendono consegna dei tagliandi" cioè con una menzogna. C'è da chiedersi se si tratti di un canale di comunicazione istituzionale per dare notizie sull'emergenza come stabilito dall'ordinanza che istituiva l'unità di crisi, o di un organo di comunicazione politica personale del primo cittadino. La verità è che in assenza, per fortuna, di focolai di contagio da Covid, l'Amministrazione e il Sindaco approfittano della situazione per fare propaganda politica, oltre che per alimentare la guerra tra poveri, così come si è tentato, senza successo, con la vicenda dei buoni spesa. Siamo felici che la distribuzione dei buoni sia ripresa, perché le famiglie bisognose non devono essere ostaggio dei ricatti di Pierluigi Biondi".
De Santis: "Sindaco e assessore si rifiutano di rispondere"
"Sul tema della decisione del sindaco di bloccare l’erogazione dei buoni spesa per un mese alle 1800 famiglie inserite in graduatoria, a seguito del ricorso di una famiglia pugliese domiciliata in città, il sindaco e la giunta hanno ritenuto di non rispondere alle richieste di chiarimenti del sottoscritto e di altri consiglieri".
Ad affermarlo, in una nota, è il consiglere comunale di Cambiare insieme/Italia dei Valori Lelio De Santis.
"La vicenda, com’è noto, è stata risolta da un doppio intervento del tribunale amministrativo che ha consentito alla famiglia esclusa di fare domanda e, nello stesso tempo, di erogare i buoni spesa agli aventi diritto. È evidente che si sia trattato di un arbitrio amministrativo e di una decisione molto grave sul piano sociale ed economico, che ha lasciato a digiuno senza ragionevoli motivi tante famiglie bisognose. Ora, c’è da augurarsi che si acceleri la consegna dei Buoni spesa e che si consenta, con un nuovo avviso pubblico, la presentazione delle domande a chi non ha potuto farlo finora. Rimane la figuraccia del Comune ed il danno subito dalle famiglie interessate. Rimane, e il consiglio comunale odierno lo conferma, un comportamento del Sindaco discutibile e, a mio avviso, irrispettoso del ruolo dei consiglieri comunali".
La nota dei Cinque Stelle
“Non contento di aver visto sonoramente bocciato un provvedimento che, sin da subito, era apparso ai più come iniquo, illegittimo ed inappropriato, il sindaco Biondi è riuscito anche a far scomodare il Tar Abruzzo, che si è visto costretto a fornire un chiarimento al proprio decreto d’urgenza, già di per sé chiarissimo, spiegando al sindaco quello che da più parti avevano cercato, invano, di fargli capire: non vi erano e non vi sono ragioni per sospendere la misura assistenziale. A questo punto auspichiamo che il Comune proceda spedito nell’erogazione dei bonus spesa per le famiglie in difficoltà; il momento è già abbastanza difficile così, misure discriminatore non servono assolutamente a nulla”.
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giorgio Fedele.
“Il Comune dell’Aquila ha sbagliato È stato sancito in maniera netta ed inequivocabile dal Tar dell’Aquila. Adesso però basta polemiche e per il futuro auspico che ognuno faccia la sua parte affinché le misure stanziate dal Governo Nazionale arrivino in fretta a spiegare i propri effetti su i più bisognosi”.