Si spacca la maggioranza di centrodestra al Comune dell’Aquila sulle proposte deliberative, arrivate stamane in Consiglio, di variazione di destinazione d’uso - da zone per attrezzature direzionali a commerciali - di due aree, la prima sita in località Centi Colella e l’altra nel quartiere di Pettino. Fuori, intanto, andava in scena la protesta di associazioni e movimenti, dal comitato 3e32 al Movimento Giovanile della Sinistra passando per Potere al Popolo e Coalizione sociale, con alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione seduti ai propri banchi, in aula, per manifestare la loro contrarietà all'ennesima riunione dell'assise convocata in via telematica, e le porte di Villa Gioia sbarrate a tutti gli altri, persino ai giornalisti.
Del progetto di Centi Colella, in questi giorni, si è parlato diffusamente. Si tratta della richiesta della ditta 'Ventuno srl' di Francesca Specchio che intende realizzare un parco commerciale di media distribuzione da 3.300 mq (2.500 destinati a negozi, 600 a servizi di vicinato e 200 mq a bar); parliamo di un manufatto a sviluppo quadrangolare, su un unico livello, distinto in due settori, in maniera da configurare spazi di differenti superfici. In cambio, la società proprietaria dei terreni s'impegnerebbe a realizzare parcheggi pubblici sul lato sud-est, su una superficie di 4.348,00 mq, a confine con l'area di sedime del centro di smistamento postale, e verde pubblico attrezzato con giochi ed elementi di arredo sul lato nord, su una superficie di 3.680 mq a confine con il pst di Collle Macchione, oltre a parcheggi pertinenzialiper 1.400 mq sui lati nord ed ovest, e ulteriori stalli a sud, nella zona già destinata a viabilità e parcheggi.
Ebbene, il voto sulla delibera è stata rinviata al prossimo Consiglio comunale. In sostanza, il capogruppo dell'Udc Luciano Bontempo, sostenuto dal consigliere d'opposizione Angelo Mancini, ha posto una pregiudiziale a seguito della presentazione di un emendamento, messo sul tavolo dal capogruppo della Lega Francesco De Santis e che, in realtà, era stato già discusso in Commissione, modificativo del provvedimento nella forma – l’oggetto della delibera, indicando una media struttura di vendita piuttosto che un parco commerciale – e nella sostanza, soprattutto, con la riduzione dei metri quadrati destinati alle attività commerciali di vicinato.
Una richiesta, quella del rinvio della discussione "per valutare l'impatto delle modifiche sulla delibera", che ha trovato il voto favorevole – oltre che di alcune forze di opposizione, altre si sono astenute – dei gruppi consiliari di Forza Italia e Udc, con Fratelli d’Italia e L’Aquila futura che hanno deciso di astenersi e la Lega che si è espressa, evidentemente, in modo contrario.
La seconda delibera discussa dal Consiglio comunale, invece, prevedeva la rotazione da "attrezzature generali direzionali" ad "attrezzature generali commerciali" di 18.690 metri quadrati di un lotto sito in località Pettino, tra la strada statale 80, via Solaria e via Caduti sul lavoro. Il soggetto proponente, l’impresa 'Saeco', autorizzata dalla banca Bper proprietaria dei terreni, avrebbe voluto realizzare un insediamento commerciale su due distinti immobili, destinati ad ospitare tre attività di media distribuzione di differenti dimensioni, fisicamente e strutturalmente indipendenti, per una superficie coperta di 6.534 mq. Il planivolumetrico prevedeva, altresì, opere di urbanizzazione primaria e secondaria, "necessarie a rendere completamente autonomo e fruibile l'insediamento commerciale". In particolare, 2.595 mq del lotto di cui si chiedeva la rotazione sarebbero stati destinati a verde pubblico, a monte, su via Solaria; 7.512 mq, invece, a viabilità e parcheggi.
Il provvedimento è stato bocciato col voto contrario - oltre che delle forze di opposizione presenti - del gruppo di Fratelli d'Italia e del capogruppo del Misto Roberto Jr Silveri; Forza Italia ha abbandonato l'aula, eccezion fatta - ovviamente - per il presidente del Consiglio Roberto Tinari che ha votato in modo contrario. I consiglieri di L'Aquila futura, invece, si sono astenuti con i soli esponenti della Lega che hanno votato in modo favorevole alla delibera. E' finita con 19 voti contrari (Albano, Bontempo, Cimoroni, Colantoni, Colonna, De Santis Lelio, Del Beato, Della Pelle, Lancia, Mancini, Masciocco, Nardantonio, Palumbo, Romano, Scimia, Serpetti, Silveri, Tinari e Vicini), 4 favorevoli (Cucchiarella, De Blasis, De Santis Francesco e Di Luzio) e 3 di astensione (Santangelo, Rocci e D'Angelo).
Un voto che ha mostrato, di nuovo, le spaccature di una maggioranza che – in assenza del sindaco Pierluigi Biondi, che non ha partecipato ai lavori - su questi provvedimenti non ha evidentemente trovato una quadra.
Si è provato a far passare il messaggio che, in realtà, il voto sulle delibere richiamasse presunte "inclinazioni morali, personali" piuttosto che questioni politiche: sia detto chiaramente, non è affatto così. Anzi, il voto su provvedimenti così importanti dovrebbe indicare una visione chiara di città, un progetto di sviluppo territoriale - che passa anche dalla definizione delle reti di mobilità e da un orientamento definito sul commercio - che il centrodestra ha dimostrato di non avere, esprimendo le forze di maggioranza posizioni profondamenti diversi. E questo è preoccupante.
Così come è preoccupante la mancata volontà di alcuni consiglieri, e qui parliamo di maggioranza e opposizione, di prendere una posizione chiara: delle delibere giunte oggi in Consiglio si parlava da almeno due anni, sono entrate e uscite dalle commissioni, sono state modificate e riviste. I consiglieri comunali sono chiamati ad esprimersi, col loro voto, sui provvedimenti, e dovrebbero farlo in modo netto, senza infingimenti: non è andata così. E non è un buon segnale, considerato che, comunque, gli imprenditori avevano, e hanno, pieno diritto ad avanzare le loro richieste e ad avere una risposta dall'amministrazione, in un senso o nell'altro, in tempi brevi; anche perché c'è il rischio concreto che - come accaduto nel caso del parco commerciale a San Sisto, in corso di costruzione - possano rivolgersi al Tar e ottenere la nomina di un commissario ad acta per farsi autorizzare gli interventi, considerata l'inerzia delle amministrazioni che si sono succedute in questi anni.
Per dirla chiaramente: ci si aspetta che la delibera su Centi Colella venga portata al prossimo Consiglio comunale e bocciata, stante le posizioni assunte sul provvedimento che riguardava Pettino, e non sarebbe in alcun modo giustificabile un voto in altro senso; anzi, se ci fosse stata la volontà di votare avverso il progetto di parco commerciale (o di media distribuzione di vendita), come si è lasciato intendere, bisognava bocciare la pregiudiziale e andare subito al voto.
D'altra parte, e lo ribadiamo, ad undici anni dal terremoto è inaccettabile continuare a discutere di variazioni di destinazioni d'uso a commerciali, e non per ostilità preconcetta verso l'intrapresa privata, anzi, bensì per l'inopportunità di lasciare l'urbanistica alle iniziative - in alcuni casi anti-storiche e anti-cicliche - di singoli imprenditori fuori da qualsiasi programmazione, in una città che ha un piano regolatore vecchio di quarant'anni, che non ha ancora approvato un piano del commercio - "il lavoro è alle battute finali", ha assicurato stamane il vicesindaco Raffaele Daniele - e tantomeno ha definito un piano organico dei trasporti, con il centro storico che fatica a ripartire pur avendo investito, le diverse amministrazioni, milioni di euro di fondi pubblici destinati allo sviluppo economico per rivitalizzarlo.
E qui torniamo all'idea di città, al modo in cui si intende il suo sviluppo in una ottica, più che mai necessaria, di ricucitura. Un'idea che manca, evidentemente.
Sinistra Italiana: "Amministrazione inadeguata"
"Quanto è accaduto oggi in Consiglio Comunale conferma la totale inadeguatezza di questa amministrazione. Manca una qualsivoglia visione di pianificazione urbanistica e commerciale, bensì vengono portati in Consiglio interventi spot, solo per non dire di no ai proponenti, bocciando invece quelli conformi al PRG, circostanza questa che esporrà sicuramente l’Ente a contenziosi".
Così, in una nota, Pierluigi Iannarelli e Enrico Perilli del Circolo Sinistra Italiana L’Aquila.
"Ci auguriamo che a questo punto sarà impossibile l’approvazione dell’altro progetto in zona Centi Colella, avendo bocciato quello conforme, quindi figuriamoci quello in variante. L’assenza del sindaco al momento della votazione e la maggioranza che va a ranghi sciolti dimostra come la città non è amministrata".
De Santis (IdV): "Maggioranza allo sbando"
"Il Consiglio comunale, pur dando uno spettacolo indecente nell’affrontare il problema, ha dato uno stop chiaro al proliferare di centri commerciali ed al contempo una speranza di vita e di futuro al centro storico della città. Il voto contrario è stato schiacciante e netto, così come è stata netta e rumorosa la crisi della maggioranza di centrodestra, con la fuga di Forza Italia., il no di Fratelli d'Italia ed il sì convinto della Lega, che si è spaccata su un argomento molto importante per uno sviluppo razionale e governato dall’amministrazione comunale con gli indispensabili strumenti di pianificazione".
Così in una nota il capogruppo di Cambiare Insieme - Italia dei Valori in Consiglio comunale Lelio De Santis.
"Prima - prosegue - il Piano regolatore ed Piano del commercio e solo dopo le decisioni per eventuali centri commerciali. Mi auguro che gli imprenditori proponenti le richieste si rivolgano per le giuste rimostranze a chi non ha redatto ancora gli strumenti di pianificazione propedeutici agli interventi e non ai consiglieri comunali che hanno votato no, non perché contrari all’iniziativa privata, ma per dire basta ad un modo di amministrare improvvisato e dannoso".