Lunedì, 20 Luglio 2020 13:58

Un anno di PD Abruzzo, Zingaretti: “In campo con umiltà e spirito unitario”

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A un anno esatto dall’Assemblea regionale nel corso della quale Michele Fina è stato proclamato segretario del Partito Democratico abruzzese si è svolto un incontro in diretta Facebook al quale ha partecipato il segretario nazionale Nicola Zingaretti, assieme ad alcuni dei dirigenti e degli amministratori, in rappresentanza di tutti, che sono stati protagonisti dell’ultimo anno di impegno politico nel Pd in Abruzzo.

Il titolo dell’incontro, 'Giorno dopo giorno, costruire', è stato richiamato nel suo intervento dallo stesso Zingaretti: “E’ il cuore e la sintesi di quello che dobbiamo essere e fare nei territori”.

Il segretario nazionale del Pd ha ricapitolato i capisaldi dell’impegno del Pd, rafforzati dall’emergenza che si è abbattuta sul Paese: “Vogliamo un partito pluralista unito su una missione, quella di essere interprete dell’articolo 3 della Costituzione: occorre rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla libertà dell’individuo”.

Riferendosi all’azione condotta nel corso dell’emergenza, Zingaretti ha rivendicato: “Le nostre ragioni ne escono rafforzate, il Covid ha dimostrato che le vere paure delle persone derivano dai tagli alla spesa sociale, alla sanità. Alla prima domanda di sicurezza delle persone nella fase dell’emergenza siamo riusciti a dare una risposta, siamo stati i primi a fare scelte draconiane e chi non ci ha seguito sta pagando costi immani. Ora dobbiamo dare risposte agli effetti dell’epidemia, e torna ancora più forte il tema della paura”.

Il segretario nazionale ha tracciato il profilo del Pd in questa fase: “Dobbiamo essere la forza politica che stacca la spina dal chiacchiericcio delle polemiche e che è in campo con nettezza”, con concretezza sui temi. Tra questi Zingaretti ha citato la rivoluzione digitale intesa come l’accesso alla rete per tutta la popolazione, definendola un “modello discriminante”, l’operatività della scuola, la transizione ecologica.

Riguardo alle prossime elezioni regionali, è tornato a richiamare la necessità di rinnovare sui territori le alleanze di chi è alleato al governo nazionale. Fina ha sottolineato i caratteri di questo primo anno di lavoro, che è stato ripensato con l'emergenza pandemica, aumentando l’intensità del dibattito e del confronto avvalendosi delle piattaforme web e dei social network e continuando a coinvolgere sulle esigenze regionali gli esponenti del governo, della maggioranza e del partito nazionale. Si è trattato di un grande lavoro di squadra: “Senza sapere scovare in ognuno di noi stessi la disponibilità a mettersi a disposizione non sarebbe stato possibile quello che abbiamo fatto. Chiudiamo il primo anno non con una festa ma con un rendiconto, a disposizione di tutti, che deve aiutarci a migliorare. Abbiamo fatto battaglia ma anche ridefinizione di un'identità e di un programma. Abbiamo interloquito costantemente con forze sociali e amministratori ma abbiamo anche tenuto un filo diretto con i cittadini. Abbiamo riorganizzato la nostra presenza nel territorio, ricostituito i dipartimenti tematici, rimesso al centro le regole. Abbiamo fatto tutto questo insieme, mentre i nostri avversari litigano e si dividono. E’ l’accostamento di ingredienti come l’esperienza, la competenza e l’entusiasmo giovanile che fa il cambiamento. Per costruire un lavoro politico che gli altri vedano come utile occorre collaborare, non essere sempre in competizione interna”.

La presidente Manola Di Pasquale ha sottolineato: “Siamo stati comunità, nei momenti più complessi tutti hanno dato il loro contribuito”.

Ultima modifica il Lunedì, 20 Luglio 2020 14:10

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