Rischia di non essere solo una crisi balneare di mezza estate quella in cui è precipitato il centrodestra aquilano.
Mentre il coordinatore regionale della Lega, il deputato Luigi D’Eramo, lancia messaggi dai toni ultimativi a Forza Italia, il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, fa capire, senza mezzi termini, che al Carroccio non basteranno generici annunci su incontri con cittadini e associazioni di categoria per ricucire lo strappo aperto una settimana fa in consiglio comunale dal capogruppo Francesco De Santis con la giunta e con gli altri partiti della coalizione.
Sigismondi - che in questi giorni è in vacanza ma che, anche a distanza, sta seguendo da vicino l’evolversi degli eventi - afferma che i segnali attesi sono altri: “Annunciare campagne di ascolto non è una risposta. Peraltro, quando si amministra, non si può governare se non si è costantemente in contatto con il territorio e se non si instaura un dialogo quotidiano con i cittadini, tutte cose che l’amministrazione Biondi sta facendo dal primo giorno di insediamento. Bisogna parlare in maniera chiara, non a mezza bocca. Ci aspettiamo segnali chiari e non panegirici. Condivido pienamente la posizione già espressa dal sindaco Biondi: quelle del capogruppo della Lega sono affermazioni personali o sono considerazioni condivise da tutto il suo partito?”.
“Faccio fatica a comprendere le ragioni della mossa della Lega” continua il coordinatore regionale di FdI “Quando si parla di crisi dell’amministrazione, si lascia intendere che la stessa è ferma mentre all’Aquila tutto dimostra il contrario. Il dinamismo e i risultati ottenuti dalla giunta di Pierluigi Biondi e della coalizione di governo sono stati certificati anche dalla classifica del Sole 24 Ore sul gradimento dei sindaci. Spiace che all’interno del centrodestra ci sia qualcuno che non si accorga di tutto questo. L’attacco della Lega è stato un fulmine a ciel sereno anche perché è arrivato in un momento in cui i rapporti, anche a livello regionale, erano ottimi e non c’era nulla che lasciasse presagire una presa di posizione così dura”.
Sigismondi lascia ancora spazio per una riconciliazione ma avverte gli alleati che la pazienza di Fratelli d’Italia sta per finire: “Finora abbiamo dimostrato in tutti i modi di essere un partito che continua a credere e a tenere all’unità del centrodestra. Vogliamo capire se siamo rimasti gli unici perché se è così ne trarremo le conseguenze”.
Quanto agli appoggi e ai possibili sostegni che potrebbero arrivare da altre forze politiche, Sigismondi taglia corto: “Fratelli d’Italia non ha fatto mai inciuci. Per noi la maggioranza è quella uscita tre anni fa dalle urne”.