Giovedì, 13 Agosto 2020 14:38

Centri diurni, il Pd aquilano: "Questione non può più aspettare"

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Dopo il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, anche il Pd aquilano - attraverso i consiglieri comunali Stefano Palumbo (capogruppo) e Stefano Albano e il segretario Emanuela Di Giovambattista - interviene sui centri diurni per disabili non accreditati ancora chiusi.

"La questione non può più aspettare" affermano Di Giovamabattista, Albano e Palumbo "Va risolta nel più breve tempo possibile. Nel territorio comunale sono presenti diverse associazioni che si occupano su base volontaristica di disabili e delle loro famiglie, impegnate da anni sia in attività di accoglienza sia per il tempo libero; iniziative che, rivolte a persone con disabilità gravi, contribuiscono all'erogazione di servizi gratuiti ed integrativi rispetto a quelli gestiti dal Comune".

"Sono realtà fondamentali che rispondono alle necessità di oltre cento persone con disabilità, le quali attendono con urgenza una ripresa delle attività dopo il periodo di lockdown. Una ripresa che richiede tuttavia un investimento economico necessario a garantire le complesse misure anti Covid, che le associazioni, da sole, non sono in condizioni di poter sostenere. È urgente e necessario, quindi, un intervento da parte delle istituzioni pubbliche".

"Innanzitutto da parte della Regione attraverso uno stanziamento di risorse adeguate come previsto nell'emendamento approvato al "Cura Abruzzo 2", ma soprattutto dal Comune dell'Aquila che, con l'approvazione del regolamento per la stipula di apposita convenzione con i centri diurni, consentirebbe loro di avere un finanziamento pluriennale stabile e di poter, in questo modo, programmare per tempo e con una maggiore tranquillità, anche economica, le proprie attività. Un'azione prevista tra l'altro dal Piano Sociale d'Ambito ma che, a distanza di tre anni dalla sua approvazione in consiglio comunale, non trova vergognosamente ancora attuazione. Cosa si sta aspettando per attuare questa ed altre azioni previste dal piano, rimaste tutte o quasi completamente disattese? La città attende risposte, stanca di assistere solo agli annunci vuoti dell'amministrazione e alle beghe politiche interne alla sua maggioranza".

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