"Arriva dalla maggioranza di centrodestra, questa volta, la proposta di legge che vuole aprire alla realizzazione di nuovi centri commerciali; un’azione legislativa che abbiamo contrastato quando ci fu propinata dal centrosinistra del governo D’Alfonso e che continueremo a contrastare adesso che a proporla è il centrodestra guidato da Marsilio".
L'affondo è del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi che sottolinea come non ci sia colore politico che tenga "quando si parla dei profitti di lobby che vogliono accrescere il loro potere economico, anche se questo significherebbe sacrificare il commercio e l’occupazione di un intero territorio".
La proposta di legge porta la firma dei consiglieri regionali Bocchino, Quaresimale, Sospiri, Santangelo, Testa, Quaglieri e Campitelli; prevede la realizzazione di attività commerciali anche dove oggi non è consentito. "Si utilizza ogni appiglio possibile", spiega Smargiassi; "nella scorsa legislatura si parlava di riutilizzo di edifici dismessi, oggi di rilancio dell’economia messa in crisi dall’emergenza covid, ma al di là della 'motivazione di turno' i fatti sono sempre gli stessi: migliaia di piccoli commercianti, con l'apertura di nuovi centri commerciali, rischiano di chiudere i battenti e con loro migliaia di nostri concittadini rischiano di perdere il lavoro. In cambio? Qualche decina di posti con contratti spesso discutibili e milioni di tasse perse perché spesso queste multinazionali hanno i loro paradisi fiscali fuori dai nostri confini".
E d'altra parte, sono proprio i piccoli commercianti quelli più colpiti dall’emergenza coronavirus; "questa legge rappresenta un duro colpo proprio per loro. Non possiamo permetterlo", incalza Smargiassi. Che aggiunge: "Nella mia città, per esempio, il tessuto economico è rappresentato solo da piccoli commercianti, una peculiarità che a Vasto intendiamo preservare per tutelare il commercio di prossimità. Ci sono territori, invece, in cui i centri commerciali hanno fagocitato l’intero commercio locale, è inaccettabile agevolare queste logiche. Per ben 4 volte nella scorsa legislatura abbiamo scongiurato l'approvazione di una sciagura simile. Una volta la norma del centrosinistra fu anche approvata in Consiglio Regionale ma l’ex governatore D’Alfonso fu costretto a non promulgarla mai. Oggi il centrodestra al Governo, ovviamente, ci riprova. Mi chiedo se ci sia una miopia generale per non capire quale sventura una legge simile possa rappresentare per il piccolo commercio, per le migliaia di piccole e medie attività, per quella trama di negozi e negozietti che nei paesi e nelle piccole cittadine sono ancora oggi il tessuto economico su cui si fonda la nostra economia, o se c’è un disegno più ampio che però non mette al centro gli interessi dei commercianti. Una cosa è certa – conclude Smargiassi – faremo un’opposizione durissima per fermare questo scempio. Abbiamo già salvato una volta i piccoli esercenti da questa mannaia e metteremo tutto l’impegno per farlo ancora".