Venerdì, 11 Settembre 2020 13:16

L'Aquila, l'opposizione batte un colpo: pronta mozione di sfiducia a Biondi

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L'opposizione batte un colpo e sta valutando di presentare una mozione di sfiducia al sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi. 

Lo ha svelato, stamane, il presidente della V Commissione 'Garanzia e controllo' Giustino Masciocco (Art. 1), a margine della conferenza stampa convocata dalle forze di centrosinistra - eccezion fatta per il gruppo del Passo Possibile - a conclusione dei lavori dell'assise. 

L'obiettivo, evidentemente, è 'stanare' i partiti di maggioranza, ed in particolare la Lega, mettendo a nudo le contraddizioni di una coalizione, quella di centrodestra, che fa da maggioranza e da opposizione al sindaco Pierluigi Biondi. "Se si ricompatteranno - la stoccata di Masciocco - dovranno spiegarne i motivi alla città, chiarendo anche le ragioni della crisi". Ma l'intenzione, non dichiarata, è anche quella di mettere in chiaro le posizioni dei partiti della fu coalizione di centrosinistra.

Una crisi - ha rintuzzato Stefano Palumbo (Pd) - di fatto permanente, che tra alti e bassi si trascina da inizio legislatura. L'elezione di ieri dei due rappresentanti nell’assemblea dei soggetti portatori d'interesse dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona (Asp) della provincia dell’Aquila non ha fatto altro che rendere evidenti le spaccature in seno alla maggioranza. Già ci siamo meravigliati della scelta di eleggere il sindaco Biondi, ancor più del fatto che abbia ottenuto soltanto 13 preferenze, con due consiglieri che hanno votato per un altro candidato della maggioranza e altri due che, addirittura, hanno espresso la loro preferenza per il profilo indicato dall'opposizione. Di fatto, Biondi non ha più una maggioranza". Per questo, Palumbo - provocatoriamente - ha invitato a non parlare più di amministrazione: "è evidente che in questi tre anni le forze di governo hanno dimostrato di preoccuparsi di tutto eccetto che di ammininistrare". 

"Aspettiamo che il sindaco riferisca, finalmente, in Consiglio" ha aggiunto Carla Cimoroni (L'Aquila chiama) parlando di silenzio "imbarazzante e vigliacco. Da mesi, Biondi resta in silenzio sulla crisi lanciando, tra l'altro, messaggi contraddittori: per la gestione dell'emergenza incendi ha ringraziato l'assessore Fabrizio Taranta, cui ha tolto le deleghe. Vale lo stesso per Fabrizia Aquilio, rispetto alla gestione del comparto turistico: c'è o non c'è? Con chi deve interfacciarsi un operatore, con lei o con il sindaco che, formalmente, detiene le deleghe? Non si può andare avanti così, non ci si può nascondere dietro tecnicismi. La città è ferma: chiediamo al sindaco di riferire in Consiglio".

Dello stesso tenore l'intervento di Paolo Romano (Italia Viva): "Questa è la Giunta delle contraddizioni: si erano presentati col linguaggio della rivoluzione, avevano promesso che avrebbero rotto i meccanismi, ed invece le criticità sono peggiorate e i nodi stanno arrivando al pettine. Sul bilancio, sul pagamento ai fornitori, sulla sede unica, sul recupero dei crediti: nei giorni scorsi dalla Corte dei Conti è arrivata una sonora bocciatura. Si stanno incensando per aver demolito due scuole, dopo tre anni di amministrazione: ma stiamo scherzando? Si è parlato di procedure speditive, ed invece hanno proceduto con i procedimenti ordinari. Non ci si può nascondere dietro la crisi: prima finisce la consiliatura, meglio è per tutti".

E la relazione della Corte dei Conti è stata al centro della riunione della V Commissione 'Garanzia e controllo', con l'audizione del vice sindaco Raffaele Daniele che detiene la delega al bilancio. D'altra parte, con delibera 154 del 27 luglio scorso, sono state contestate all’amministrazione comunale una serie di criticità e di inadempienze, riferite al Bilancio preventivo 2019/2021 ed al Consuntivo 2018.

Il consigliere Lelio De Santis (Cambiare insieme) ha tenuto a sottolinare alcuni dei rilievi avanzati dalla Corte: "innanzitutto, il fondo previsto dall’Avvocatura per i rischi derivanti da contenziosi è un’inerzia rispetto ai debiti fuori bilancio da riconoscere; è stata poi ribadita la scarsa capacità di riscossione rispetto alle somme accertate e di cui alle previsioni di competenza, nella misura del solo 30%. E' stata evidenziata, altresì, la responsabilità dei Dirigenti sulla mancata motivazione dell’eliminazione dei residui con la conseguente prescrizione di importanti crediti. I servizi a domanda individuale (mense, trasporto scolastico, asili nido) sono stati coperti con i proventi delle famiglie solo al 26% rispetto alla spesa totale di sette milioni. E ancora: il pagamento delle fatture alle ditte avviene con grave ritardo: dagli 80 giorni del 2018 ai 107 giorni del primo trimestre del 2020; c'è un forte decremento della cassa, a seguito di pignoramenti e prelievi, che mette a rischio anche le spese obbligatorie come gli stipendi del personale. Per non parlare delle aziende municipalizzate e della ricostruzione pubblica, altri due macigni con notevoli problematicità note e sottovalutate".

A parte, c'è la questione relativa all'indebitamento legato al progetto Case, "rispetto al quale finora non esiste alcun rimedio". Di fatto, la Corte ha intimato all’amministrazione attiva di ripristinare i parametri di sana e corretta gestione finanziaria entro 6 mesi ed ai Revisori dei Conti di riporre maggiore attenzione nella redazione dei pareri. 

"La triste fragilità del sindaco - ha concluso Stefano Albano (Pd) - si evince anche dalle risposte sguaiate e rabbiose alle critiche, che fanno il palio con le aggressioni fisiche ancor più gravi. Ma è la coalizione a mostrare grande debolezza: persino il partito del sindaco, Fratelli d'Italia, si è ritrovato ad assistere alla manfrina sul capogruppo, con l'annuncio del gruppo consiliare di aver affidato l'incarico a Leonardo Scimia sconfessato dalla segreteria regionale. Per non parlare della Lega, di fatto inutile e insignificante che, sebbene siano state tolte da due mesi le deleghe ai suoi assessori, si sta occupando di pubblicare sui social le fotografie di alcune donne in difficoltà che hanno dormito alla Fontana Luminosa, scatenando la pancia del proprio elettorato, e dei migranti ospitati in città, col triste blitz a Sant'Elia. Piuttosto, la Lega pare più interessata alle elezioni di Poggio Picenze, col coordinatore D'Eramo e i principali esponenti locali del partito che, evidentemente, sono impegnati a difendere il feudarello del deputato. Col massimo rispetto per quel comune, ci sarebbe da amministrare il capoluogo di Regione". 

Ultima modifica il Sabato, 12 Settembre 2020 13:22

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