Venerdì, 02 Maggio 2014 00:58

Regionali, Anastasio: "Rispetto il Pd, non chi lo rappresenta localmente"

di 

Aveva detto che si sarebbe candidato con o senza il benestare del suo partito e così ha fatto. Gianni Anastasio, ex sindaco di Pizzoli tesserato con il Pd, correrà alle elezioni regionali del 25 maggio per Luciano D'Alfonso ma non nelle fila dei democratici bensì in quelle di Abruzzo Civico; insieme, dunque, a Daniela Stati (ex assessore regionale pidiellina) e Andrea Gerosolimo (ex Udc confluito in Scelta civica), due dei cosiddetti "transfughi" di centrodestra voluti dall'ex sindaco di Pescara nella sua coalizione.

"La presenza della Stati nella mia stessa lista non è un problema" ha detto Anastasio, la cui candidatura è stata presentata ufficialmente mercoledì sera a Pizzoli alla presenza del sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti e del deputato abruzzese Giulio Sottanelli, entrambi di Scelta civica. "Sapevo che tra D'Alfonso e alcuni ex esponenti del centrodestra c'era un accordo perché a D'Alfonso interessa vincere e, d'altro canto, molti hanno visto in lui un'opportunità per rimanere nella coalizione vincente. Due di loro sono capitati nella lista dove sono anch'io ma questo per me non è un problema. Non ho nulla di cui vergognarmi, questo non incrina il mio credo politico".

La scelta di candidarsi per un'altra lista potrebbe però costare a Anastasio la fuoriuscita dal partito. Questo, almeno, è ciò che gli ha detto il segretario provinciale Mario Mazzetti: "Esigiamo rispetto per il Pd - partito che Gianni Anastasio ha consapevolmente abbandonato - evitando richiami a un'appartenenza che di fatto da egli stesso è stata disconosciuta" aveva scritto Mazzetti in una nota molto dura.

L'ex sindaco di Pizzoli, che alle primarie si era schierato con Alfredo Moroni, aveva deciso di sparigliare le carte e di lanciare la propria candidatura dopo la vittoria di Pierpaolo Pietrucci. Decisione non condivisa, anzi apertamente osteggiata, dal partito, che, oltre a giudicarla fuori tempo massimo, aveva già deciso che ad avere la deroga a correre con altre liste sarebbero stati Emilio Nusca, Lorenzo Berardinetti e Leonardo Lippa (tutti e tre candidati nella lista Regione Facile).

Quello tra Anastasio e il Pd, del resto, è sempre stato un rapporto tormentato. Nel 2008, forte di una vittoria alle primarie, Anastasio si candidò a consiglirere regionale ma non riuscì a essere eletto (ottenne meno di quattromila preferenze) perché il partito preferì far convergere i voti sui candidati della Marsica, Di Pangrazio e D'Amico.

Un dispetto che l'ex sindaco di Pizzoli non ha mai dimenticato: "Mazzetti mi ha detto di rispettare il partito e io lo rispetterò. Rispetterò meno, invece, per come si sono comportati con me, alcuni personaggi che lo rappresentano a livello locale. Credo di aver fatto un percorso politico e amministrativo molto lineare, facendo la mia gavetta, imparando tante cose, cose che ora voglio mettere a frutto. Se il partito non ha creduto in me quando era ora di farlo è un problema di quelle stesse persone che ora si lamentano del fatto che io mi sia candidato".

Nonostante tutto Anastasio continuerà a stare, almeno per il momento, nel Pd: "Sì, continuerò ad avere la tessera del partito: ho contribuito a fondarlo, portando anche un grande consenso, e molti di quelli che oggi mi vogliono cacciare all'epoca non c'erano o addirittura contestavano l'idea della nascita del Partito democratico. Facciamo passare serenamente questo 25 maggio, poi cercheremo di capire quello che ci sarà da fare e quale sarà il mio futuro politico".


Sottanelli, Scelta civica: "Arrabbiati per candidatura D'Ambrosio"

Alla presentazione di mercoledì sera era presente, come detto, anche il deputato abruzzese di Scelta civica Giulio Sottanelli. Il parlamentare ha detto di essere pronto a votare una legge delega in favore della ricostruzione, qualora il parlamento dovesse arrivare ad adottare un simile provvedimento, ha criticato il modo in cui Chiodi ha gestito, prima da commissario delegato e poi da presidente di Regione, la ricostruzione ("E' mancato il coraggio, si poteva fare di più") e ha risposto così alle polemiche degli ultimi giorni sulla candidatura di D'Ambrosio per Centro Democratico e sulla presenza di Daniela Stati e Andrea Gerosolimo nella lista di Abruzzo Civico: "Siamo fortemente arrabbiati per il modo in cui è stata gestita la vicenda D'Ambrosio, che non era candidabile per il Pd e quidi non doveva esserlo per nessun'altra lista della coalizione. E'stato messo all'ultimo secondo, in maniera non elegante e non corretta verso gli altri partiti, e dunque stigmatizziamo la posizione del Centro Democratico e di Tabacci. Per quanto riguarda Abruzzo Civico, non possiamo considerare "tranfsuga" una persona, come Daniela Stati, che già da tre anni era confluita nel gruppo misto, da dove ha fatto opposizione a Chiodi, o un candidato come Andrea Gerosolimo, segretario provinciale di Scelta civica da quasi un anno".

Ultima modifica il Venerdì, 02 Maggio 2014 10:11

Articoli correlati (da tag)

Chiudi