"Non è più rinviabile una convocazione della commissione provinciale per la società Euroservizi: la cessione del ramo d’azienda avrebbe dovuto già essere realtà. La mia preoccupazione è quella dei nove dipendenti Euroservizi che, ricordo, non percepiscono retribuzione da 30 mesi, in uno scenario reso ancora più apocalittico dal CoVid con il suo portato di nuove indigenze".
A dirlo è il consigliere provinciale Paolo Romano (Provincia Unita) che ricorda come siano passati due mesi dall’ultima deliberazione provinciale riguardante Euroservizi e quattro mesi dalla mozione che con il collega Fabio Camilli aveva presentato d’urgenza "per chiedere la convocazione di una commissione specifica che trattasse sia le strategie di liquidazione del pregresso spettante ai lavoratori che il monitoraggio della cessione del ramo d’azienda ad Abruzzo Engineering. Ad oggi però nessuna risposta è ancora pervenuta se non un ricorrersi di voci che non possono più tranquillizzare gli animi dei lavoratori".
L’iter è iniziato nel dicembre scorso con l'approvazione del bilancio della Regione Abruzzo, fino ad arrivare alla Legge Regionale n° 14 del 16.06.2020 nella quale si provvede, in sede di assemblea della società Euroservizi.Prov.Aq s.p.a., a deliberare la cessione alla Società in house della Regione Abruzzo Abruzzo Engineering s.p.a., con il passaggio dei novi dipendenti presenti. "Da allora nessuno può dire di avere contezza della situazione che pare cristallizzata. Entrambe le assisi, regionale e provinciale, andrebbero rese edotte dello stato dell’arte del processo intrapreso così da poter contribuire alla necessaria accelerazione delle soluzioni concordate".