“Nonostante il momento di crisi che stanno vivendo il Paese e l'Abruzzo a seguito del Coronavirus e della conseguente negativa congiuntura economica, il pensiero fisso di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia è sempre rivolto all’aumento del numero delle poltrone. È stata infatti depositata in Consiglio regionale la proposta di legge di modifica dello Statuto di Regione Abruzzo per l'istituzione della figura di un secondo Sottosegretario”.
La denuncia è di Sara Marcozzi, capogruppo M5S in Regione Abruzzo.
“Si punta così a inserire una poltrona in più all'interno della maggioranza, come se quelle già esistenti non fossero più che sufficienti. È veramente difficile capire quale sia la reale necessità operativa e l'urgenza di creare l’ennesimo ruolo quando ci sono diversi Consiglieri regionali di centrodestra dai quali, dal giorno dell'insediamento, non abbiamo mai sentito un intervento in Consiglio, né visto un Progetto di Legge o qualsiasi altro atto ufficiale. Di alcuni non abbiamo mai neanche sentito la voce. Eppure Regione Abruzzo paga migliaia di euro al mese per i loro stipendi (che si tengono per intero, contrariamente a quanto fanno i Consiglieri del MoVimento 5 Stelle che ne restituiscono parte ai cittadini) e ciò dovrebbe essere uno stimolo più che sufficiente affinché si adoperassero per fare qualcosa di più che i semplici 'alzatori di mano' in Consiglio".
Marcozzi non manca una stoccata al governatore Marco Marsilio: “E' evidente che Marsilio, invece di pensare alla distribuzione di poltrone, dovrebbe ripensare la distribuzione delle responsabilità. Anche alla luce delle dimensioni della nostra regione, che è tra le più piccole d'Italia, risulta difficile giustificare di per sé la necessità di avere una poltrona extra, curiosamente distribuita dopo la tornata delle elezioni amministrative, tanto che viene da pensare che le due cose possano essere collegate. Su questo punto, e su tutto il provvedimento depositato, spetterà al centrodestra fare chiarezza, avendo il coraggio di spiegare agli abruzzesi perché le poltrone da noi aumentano, in totale controtendenza con quanto accade nel resto del Paese”.
A stretto giro la replica del coordinatore regionale della Lega, Luigi D'Eramo. "Il progetto di legge presentato dalla Lega per la modifica dello Statuto volto ad istituire un secondo Sottosegretario non comporta l'aumento di un solo centesimo a carico dei cittadini ma ha il fine di migliorare i rapporti con i territori e con gli Amministratori. Fa sorridere la reazione da finti scandalizzati dei 5S alla luce del servizio andato in onda su Quarta Repubblica, reportage in cui si illustrano i conti lievitati da quando il loro ex capo politico, Luigi Di Maio, si è insediato al Ministero degli Interni: sono arrivati a superare complessivamente i 686.000 euro, tre volte quelli della precedente gestione di Moavero Milanesi (circa 200mila euro in 8 mesi), per non parlare del criterio meritocratico basato sul principio 'compagni di liceo al Ministero' e sparsi nei vari CDA", le parole del deputato del Carroccio.
"Sono riusciti,in poco meno di un anno ad emulare la prima Repubblica, rinnovando la ben nota linea dei due forni per evidenti ragioni legate al mantenimento delle loro poltrone ma, a livello amministrativo, sono riusciti a concludere ben poco sia nei due rami del Parlamento che nelle poche città che sono riusciti a conquistare. Le azioni della governance dei 5S si compone di due elementi incontestabili: gli infimi risultati della loro politica di governo e l’assenza di un progetto strategico per il Paese degno di questo nome".