E' stato approvato stamane, nella seduta congiunta della Quarta, Terza e Quinta Commissione regionale, la “Relazione sullo stato di conformità dell’ordinamento regionale all’ordinamento europeo - anno 2019” e l'“Art.115 del regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale (partecipazione alla formazione e all’attuazione del diritto europeo – verifica del rispetto di principio di sussidiarietà) – Predisposizione dell’atto di indirizzo per la partecipazione della Regione all’attuazione dell’ordinamento europeo, annualità 2020”.
Un risultato ottenuto con il voto di tutti i commissari della maggioranza, sottolinea il Presidente della Commissione Politiche Europee Simone Angelosante (Lega).
"Al di là delle polemiche, va registrato che il provvedimento è stato approvato dalla maggioranza in maniera compatta. Abbiamo avuto dei disguidi per l'inizio dei lavori ma stiamo parlando di un'ora di ritardo rispetto al previsto. Non mi sembra un grande problema".
Il riferimento è alle prese di posizione delle opposizioni che avevano messo in evidenza come il coordinatore regionale della Lega, Luigi D'Eramo, avesse fissato un vertice di partito per stamane, alla stessa ora della Commissione. Una decisione che, di fatto, ha significato far slittare i lavori di un'ora e c'è chi si dice convinto che non sia stato affatto un caso: così, la Lega avrebbe inteso ribadire il suo 'peso' dentro il Consiglio regionale. D'altra parte, il Carroccio può contare su 10 consiglieri regionali, oltre che su 4 assessori: una rottura con le forze di maggioranza significherebbe scrivere la parola fine sulla legislatura.
Una sorta di ultimatum a Marsilio, insomma: la Lega ha chiesto la 'testa' dell'assessore regionale Mauro Febbo (Forza Italia), colpevole di aver sostenuto Bruno Di Iorio alle elezioni amministrative di Chieti e non il candidato leghista di coalizione, Fabrizio Di Stefano, e a quanto pare sarebbe pronta ad andare fino in fondo. Staremo a vedere.
Prima del ritorno in aula dei consiglieri del Carroccio, la capogruppo del Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi aveva stigmatizzato l'atteggiamento del partito con parole durissime. "È un comportamento vergognoso e irresponsabile quello tenuto dagli esponenti regionali della Lega in Abruzzo, che hanno scelto di anteporre gli interessi di partito al lavoro urgente, da portare a conclusione in Consiglio regionale, per dare sostegno ai cittadini. La decisione di disertare le sedute delle Commissioni di questa mattina, impedendone il regolare svolgimento, per prendere parte a una non meglio precisata riunione interna, più che un attacco agli alleati (o forse è meglio dire ormai ex alleati) di centrodestra, è uno sgarbo ai cittadini. In questo momento di grave crisi economica e sanitaria a seguito della pandemia da Covid-19, gli abruzzesi finiscono per essere vittime incolpevoli di un illogico gioco di potere, venendo lasciati sempre in secondo piano davanti ai litigi continui di questo centrodestra ormai allo sbaraglio".
Come detto, dopo circa un'ora, comunque, i consiglieri della Lega si sono presentati e hanno votato in modo compatto i provvedimento.