In queste settimane di campagna elettorale sono decine e decine i comunicati stampa che candidati, liste e partiti diffondono, nella speranza di legittima visibilità e nella volontà di affermare idee e proposte. In questi mesi, poi, diverse polemiche sono state scatenate intorno al piano industriale del Gran Sasso, che prevede l'installazione della nuova seggiovia Le Fontari. Una infrastruttura per molti necessaria, ma che diventa oggetto di critiche da parte di altri.
A margine della presentazione del progetto di sviluppo dell'area della Fontana Luminosa, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente aveva ribadito la sua fermezza di fronte a qualsiasi eventuale tentativo di fermare la costruzione dei nuovi impianti. Il riferimento del primo cittadino era a un incontro, organizzato da diverse organizzazioni ambientaliste abruzzesi, previsto per sabato scorso a Fonte Cerreto, alla base della Funivia del Gran Sasso. Un incontro basato su una piattaforma programmatica notevolmente critica nei confronti dell'amministrazione Cialente, che - secondo le suddette organizzazioni - sarebbe il responsabile dello "scempio" che si andrebbe a manifestare sul Gran Sasso.
Oggi, a distanza di 45 minuti l'uno dall'altro, due esponenti di due partiti della maggioranza in comune si sono scontrati sui nuovi impianti del Gran Sasso. Si tratta di Pierpaolo Pietrucci, candidato alle prossime elezioni regionali nelle fila del Partito Democratico, ed Enrico Perilli, consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista.
"Va reso noto che la nuova seggiovia delle fontari prevista dall'atto deliberativo per il rilancio dello sviluppo turistico del Gran Sasso non andrà a sostituire la precedente - ha attaccato Enrico Perilli - ma occuperà una nuova posizione, sorvolando orto botanico e strada di accesso all'abergo, con vari ordini di problemi: di sicurezza per utenti e operatori della motagna, come il crollo di valanghe ecc; paesaggistici e ambientali per l'impatto sulla vegetazione. Infine urbanistici: ancora nessuno ha chiarito se quell'area ricada o meno all'interno del piano d'area. In caso negativo sarebbe necessaria una variante al piano paesistico regionale i cui tempi sono lunghissimi".
Gli ha risposto poco dopo Pierpaolo Pietrucci: "Il piano industriale del Gran Sasso deve andare avanti. Dobbiamo avere il coraggio di assumerci delle responsabilità e fare delle scelte, specialmente se queste sono così importanti per la vita dei cittadini e per il rilancio di un territorio così centrale come quello a cui fa riferimento il piano. Detto questo, considero l’ambiente e il territorio abruzzesi componenti essenziali per il rilancio, non vincoli e freni per lo sviluppo. Chi mette l’economia e lo sviluppo sul fronte opposto rispetto alla tutela ambientale sono i gattopardi interessati al mantenimento dello status quo".
La nota integrale firmata da Enrico Perilli e Giovanni Cialone
In merito alle polemiche di questi giorni sul convegno svolto a Campo Imperatore promosso dal cartello "Emergenza ambiente Abruzzo 2014", occorre innanzitutto smentire alcune voci veicolate da recenti interventi sulla stampa di alcune organizzazioni sindacali secondo cui quest'iniziativa sarebbe stata animata da ambientalisti non aquilani, affermazione che denota la doppiezza culturale e la mancanza di informazioni di chi le sostiene.
Va reso noto che la nuova seggiovia delle fontari prevista dall'atto deliberativo per il rilancio dello sviluppo tuirstico del Gran Sasso non andrà a sotstituire la precendete, ma occuperà una nuova posizione, sorvolando orto botanico e strada di accesso all'abergo, con vari ordini di problemi: di sicurezza per utenti e operatori della motagna, come il crollo di valanghe ecc; paesaggistici e ambientali per l'impatto sulla vegetazione. Infine urbanistici: ancora nessuno ha chiarito se quell'area ricada o meno all'interno del piano d'area. In caso negativo sarebbe necessaria una variante al piano paesistico regionale i cui tempi sono lunghissimi.
Non ci si rende conto che, al di là del numero delle piste e degli impianti che si andranno a creare, i giorni di apertura ed utilizzo sono molto limitati, non superando di norma i 40. E' invece necessario pensare un modello turistico sull'arco dei 365 giorni. Numerose proposte potrebbero essere avanzate, ad esempio, per quanto riguarda il turismo legato all'escursionismo, si potrebbero recuperare tutti i rifugi esistenti sul massiccio e collegarli con una rete di sentieri, si potrebbero riforestare ampie zone del parco prevedendo l'utilizzo di fondi per le varie cooperative che svolgono questo lavoro. La verità è che il PD e il centrodestra da anni si impiccano al pensiero unico dello sci senza avere una visione d'insieme che allo sci aggiunga anche altro.
Enrico Perilli - Capogruppo Prc Comune dell'Aquila
Giovanni Cialone - ambientalista, già vicepresidente Parco Gran Sasso - Monti della Laga
La risposta di Pierpaolo Pietrucci
Il piano industriale del Gran Sasso deve andare avanti. Dobbiamo avere il coraggio di assumerci delle responsabilità e fare delle scelte, specialmente se queste sono così importanti per la vita dei cittadini e per il rilancio di un territorio così centrale come quello a cui fa riferimento il piano.
Detto questo, considero l’ambiente e il territorio abruzzesi componenti essenziali per il rilancio, non vincoli e freni per lo sviluppo. Chi mette l’economia e lo sviluppo sul fronte opposto rispetto alla tutela ambientale sono i gattopardi interessati al mantenimento dello status quo. Al contrario il mio mandato da consigliere lo voglio spendere eleggendo a priorità la valorizzazione intelligente delle risorse paesaggistiche del nostro territorio. Le bellezze naturali ma anche la storia e la cultura dell’Aquila e del cratere devono essere una leva per la crescita. Mi farò promotore di bandi che intercettino i fondi europei per creare nuove forme di economia legate alla ricettività e al turismo ecosostenibile, considererò prioritaria la facilitazione alla fruizione delle nostre ricchezze storiche e culturali, perché di cultura si mangia, eccome.
In parallelo vanno rafforzate e realizzate misure contro il rischio idrogeologico e il consumo di suolo, da pianificare e indirizzare dal livello di governo regionale. La riqualificazione e la rigenerazione urbana e territoriale, oltre a essere una nuova opportunità di lavoro per le imprese e i lavoratori del settore edile da affiancare alla ricostruzione dell’Aquila e del cratere, possono diventare le nuove parole d’ordine per un territorio più bello e accogliente, aperto al mondo.
Pierpaolo Pietrucci - Candidato Partito Democratico al Consiglio regionale