Martedì, 03 Novembre 2020 10:20

Regione, Testa e l'offensivo invito a Marcozzi: "Pensi all'arrivo del bebè"

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“E’ fortemente raccomandato alla Marcozzi di godersi quanto di più bello e importante nella vita: l’arrivo del bebè che le consentirà di tornare più carica e con nuova linfa politica. Sarà la benvenuta”.

Stanno scatenando un putiferio le dichiarazioni del consigliere regionale Guerino Testa, capogruppo all'Emiciclo di Fratelli d'Italia, che ha risposto così alle critiche politiche espresse da Sara Marcozzi, non trovando di meglio da fare che provare a zittire la capogruppo pentastellata facendo riferimento alla sua gravidanza, con un atteggiamento volgare e maschilista che va assolutamente censurato. "Un'offesa a tutte le donne che ogni giorno lavorano a testa alta e mandano avanti questa Regione e questo Paese, anche in piena emergenza Covid", ha giustamente denunciato Sara Marcozzi; "mai nella vita mi era capitato di assistere a un livello tanto infimo, in cui si tira in ballo perfino il mio essere donna".

"In sette anni di attività politica non mi era mai capitato di assistere a un comportamento vergognoso come quello che sta tenendo il capogruppo di Fratelli d'Italia Guerino Testa", ha rincarato la dose la capogruppo M5S. "Anche nella passata legislatura eravamo abituati a leggere le dichiarazioni di risponditori automatici che facevano le veci di altri, ma almeno si limitavano a rispondere nel merito delle questioni senza scadere nel personale. Invece Testa è riuscito a portare il livello a una bassezza che io non avevo mai visto all'interno di Regione Abruzzo. Le uniche volte in cui sentiamo la sua voce sono quando deve attaccare la sottoscritta, arrivando persino a tirare in ballo la mia gravidanza".

Marcozzi ha tenuto a sottolineare come Testa non abbia mai utilizzato certe espressioni in aula, davanti ad un microfono o ad una telecamera, "ma ha preferito un più comodo comunicato stampa. Sarei anche curiosa di sapere se gli stessi inviti a rimanere a casa durante la gravidanza li abbia rivolti anche al suo capo politico Giorgia Meloni nel corso della sua gravidanza: forse no, perché in quei giorni Testa militava ancora in Forza Italia e il suo punto di riferimento sul modo in cui si trattano le donne era probabilmente Silvio Berlusconi. Dal canto mio, interesserò la Commissione Pari opportunità di Regione Abruzzo e denuncerò l'accaduto. Pensavo che nel 2020 questo modo di ragione fosse ormai superato. A quanto pare mi sbagliavo".

A Sara Marcozzi è arrivata la solidarietà del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. "Simili parole squalificano il valore del dibattito all'interno del consiglio regionale, che dovrebbe sempre attenersi alla dialettica politica senza scendere in affermazioni che giudicano la persona e men che meno una condizione così personale come la gravidanza", si legge in una nota. "Il nostro ruolo nelle istituzioni vede come faro ispiratore l'equità sociale e l'uguaglianza dei diritti di ogni cittadina e cittadino. Ci chiediamo come faccia il consigliere Testa a rappresentare simili valori quando dimostra di non saper tenere neanche un confronto politico senza ricorrere a giudizi così svilenti e profondamente anacronistici. Non possiamo accettare che nel 2020 ci siano ancora persone che tentano di mettere a tacere una donna con simili affermazioni, ci auguriamo che presto arrivino le dovute scuse alla capogruppo Marcozzi e all'intero Consiglio regionale".

Anche il gruppo regionale del Partito democratico ha voluto esprimere vicinananza a Sara Marcozzi. "Vogliamo esprimere solidarietà alla consigliera Sara Marcozzi per le prese di posizione pesanti nei suoi confronti da parte del consigliere Guerino Testa. L’ultima, in cui le consiglia di pensare alla sua imminente maternità, è fra le più inaccettabili rispetto a quelle lette finora", l'affondo. "Risulta particolarmente sgradevole perché offensiva verso le donne e lontana anni luce da una visione del lavoro e della vita in relazione alla maternità: parole semplicemente vergognose - le parole del capogruppo Silvio Paolucci e dei consiglieri Dino Pepe, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci - È sempre triste quando un uomo tenta di 'zittire' una donna dicendole cosa dovrebbe fare, o a cosa dovrebbe applicarsi, ogni volta che non ha argomenti o non riesce a motivare altrimenti la propria posizione politica. Supporteremo la richiesta di intervento della Commissione Pari opportunità sul caso, perché riteniamo tale accanimento immotivato e perché consideriamo la politica uno strumento a favore dei diritti di tutti, non una ribalta da cui lanciare insulti o inviti sessisti che non appartengono a questi tempi e che, speriamo, nemmeno alla visione politica di chi li ha lanciati. Chieda scusa Testa anche a nome del gruppo di cui fa parte e per il futuro tenga il confronto in ambito politico e su toni accettabili".

La replica di Guerino Testa

"La consigliera Marcozzi riesce a strumentalizzare anche un semplice augurio, spacciandolo per attacco sessista, cavalcando l’onda del femminismo di facciata. La mossa più sbagliata che potesse compiere, da donna, da madre e da rappresentante delle Istituzioni, ruolo carico di grande responsabilità in merito a ciò che si comunica e all’esempio che si dimostra. Questo sì che è molto grave".

E' la replica del capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa.

"Si tratta dell’ennesimo attacco propagandistico la cui riprova è già nel fatto che l'augurio ‘incriminato’ è contenuto in un comunicato stampa datato 27 ottobre, cioè una settimana fa, quando nessuno, a partire dalla Marcozzi, passando per il Pd e per gli altri consiglieri di centrosinistra, ha rilevato, in quelle parole, offese nei confronti delle donne. Perché non c’è nulla di irrispettoso, nessuna provocazione sessista, né tanto meno un invito ad allontanarsi dal ruolo istituzionale, ma esattamente il contrario. Accade, invece, che a seguito di un’altra mia nota stampa, diramata nella giornata di ieri, in cui parlavo del conclamato astensionismo del M5s in Consiglio regionale, la Marcozzi ha pensato bene di non rispondermi nel merito ma di spostare l'attenzione sul vecchio comunicato, per trovare evidentemente un appiglio politico. Peccato che non ce ne sia neanche l’ombra. Ciò detto, resto convinto di non aver speso nessuna parola disonorante nei confronti della collega".

Aggiunge Testa: "Non è nella mia indole, non mi è mai accaduto, neanche per sbaglio, in tutta la mia carriera politica – posso affermarlo senza timore di smentita - e ne stia certa Marcozzi, non mi accadrà mai. Sfido chiunque, leoni da tastiera a parte, a ravvisare in una sola virgola un tratto offensivo nei confronti delle donne. Sfido soprattutto Pd e compagnia che forse il 27 ottobre scorso e per una intera settimana sono stati in ferie tanto da non accorgersi di una così oltraggiosa frase. Eppure, sono così attenti e solerti da segnalare anche quando mi assento per andare in bagno durante le sedute del Consiglio regionale, come ha fatto di recente il consigliere Paolucci che per una manciata di secondi ha tentato di mettere in discussione una operazione di voto. Tutti così vigili ed intraprendenti ma quel comunicato è sfuggito ad ognuno di loro".

Non ci fa una gran bella figura neppure chi, oggi, ispirato dalla Capogruppo del M5S, si accoda passivamente a questa strumentale polemica. "Sembra quasi che Sara Marcozzi sia diventata la spin doctor dei gruppi di opposizione in Consiglio regionale. Lei, però, è legittimata ad offendere la mia persona affermando ripetutamente che io mi debba 'vergognare' e che sia 'privo di idee', espressioni obiettivamente lesive della mia immagine politico-istituzionale oltre che di uomo. Potrei anch’io appellarmi alla Commissione Pari opportunità, ma l’onestà intellettuale fa la differenza. Concludo ricordando a Marcozzi e a tutta la carovana dalla spiccata finta sensibilità, che siamo in piena emergenza ed evitino di perdere tempo dietro queste sciocchezze in quanto le violenze di genere di cui occuparsi sono purtroppo ben altre. Il Covid, tra i grandi danni che continua a procurare, mette sempre più in luce una recrudescenza degli episodi di maltrattamenti domestici ai danni delle donne e non solo. Torniamo agli argomenti seri ed evitiamo di alzare i toni su quello che, lo ripeterò all’infinito, era un sincero augurio di felicità".

Ultima modifica il Martedì, 03 Novembre 2020 17:47

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