Un giorno, durante il tanto atteso momento della ricreazione – e non so neanche per quale motivo se ne stesse parlando – una mia compagna di classe liquidò la conversazione con “nero e marrone sempre cafone”, con la becera prosopopea di chi pensa che golfino e camicia possano risolvere la questione “essere di classe in ogni circostanza”.
La vicenda la ricordo con vivida memoria dal momento che per me questo abbinamento di colori non è mai stato considerato abominio e poi, per questo motivo, quasi certamente lo stavo indossando in quell’occasione. Poco male. Da sempre fermamente convinta delle mie scelte – e nella vita sono passata da quasi tutti gli stili – non ho dato peso alla sua perla di saggezza. Sembra che gli stilisti del prestigioso marchio Bottega Veneta siano stati della mia stessa idea quando hanno proposto un abito per la collezione primavera/estate di due anni fa, accostando proprio questi due colori su chiffon e seta con accenni animalier. Sarà il portamento della modella, la solennità della sfilata, ma ad un primo sguardo non mi è sembrato così tanto cafone… Se quel giorno anch’io mi ero lanciata in cotanto azzardo senz’altro trasudavo meno charme, questo lo posso garantire.
Altro luogo comune in fatto di buon gusto nell’abbinamento di colore è il quanto mai superato blu e nero. E non parlo di un blu elettrico ma proprio del blu notte. Per quanto abbia sempre amato il risultato dell’accostamento di queste due nuances, ammetto che mi sono lanciata nello sfoggio solo recentemente. Da grande tabù ad orgoglio delle principali case di moda, insomma. Ma si sa, la moda è volubile come il tempo in primavera e se un bel giorno – primavera 2014 – arriva Chanel ad inglobare un calzettone in una decolleté classica bicolore – marchio di fabbrica – chi siamo noi per impedire tanto ardimento? Il gioco è fatto ed è subito must, anche se il calzettone sotto, le decolleté, in realtà, è cosa già vista sulle passerelle, almeno un paio di inverni fa. Sullo sfoggio di quest’ultimo, ci stiamo lavorando…
Troppo spesso buon gusto, stile e decenza tendono ad essere confusi, alterati e modificati tra di loro con risultati al limite del rovinoso. Se nei primi anni del ‘900 Coco Chanel liberò le donne da corsetti e abiti assolutamente scomodi per la vita di tutti i giorni – a suo dire – tanto da rivoluzionare per sempre lo stile femminile, restituendo dinamicità e modernità al genere, Christian Dior appena dopo la guerra nel ’47, esordisce a Parigi restituendo femminilità – sempre a suo dire – agli abiti con gonne lunghe, quanto più ampie possibile, e punti vita strizzati. Indignazione di Mademoiselle Chanel ma ulteriore punto fermo nella storia della moda.
Prada, per quest’estate, ha messo in passerella un uomo in affari vestito di camicie sgargianti e colorate, eccentricamente stampate.
Questi esempi per sottolineare come ciascuno di noi ha un proprio stile rispettabilissimo (non proprio tutti come Chanel o Dior) fino al punto in cui buon gusto e decenza non vengano travalicati. Non sta a nessuno fare delle lezioni di buone maniere e sarebbe auspicabile fare appello al buon senso comune. Ahimé! Insomma, potete anche vantarvi di usare solo ed esclusivamente dei calzini bianchi in inverno (purché sempre pulitissimi!), e anche delle Birkenstock in estate, però sarebbe il caso di non perseverare indossandoli contemporaneamente!!!