La provincia dell’Aquila sarà sottoposta al test antigenico rapido massivo seguendo il modello in corso a Bolzano.
"Mi sono sentito in questi giorni con il mio collega Arno Kompatcher, e in parallelo le rispettive aziende sanitarie stanno già scambiandosi informazioni e modelli organizzativi - ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio - Ho chiesto al Ministro Roberto Speranza di accompagnare questo test su larga scala ottenendo il necessario sostegno istituzionale. Sono già in contatto con il Commissario Domenico Arcuri, che ha assicurato piena collaborazione, per i necessari approvvigionamenti e attendo nel giro di pochissimi giorni notizie positive in tal senso. Già da lunedì mattina la Asl – con il supporto dell’Agenzia Sanitaria Regionale – passerà alla fase organizzativa, con l’obiettivo di mettere in campo tutte le energie disponibili per completare il piano in pochi giorni".
Una buona notizia, evidentemente, il primo passo per recuperare il tracciamento saltato in un territorio che fa registrare un numero di contagi quotidiani più che preoccupante.
"E’ un piano, quello proposto dalla direzione aziendale, che io e l’assessore Nicoletta Verì abbiamo condiviso con grande convinzione", ha spiegato Marsilio. "Se avessimo potuto contare sulla disponibilità di maggiori quantitativi, lo avremmo fatto su tutto il territorio regionale. Cominceremo perciò dando la priorità alla provincia più colpita e che necessita di un’azione di maggiore impatto per uscire dalla criticità attuale. Ma siamo certi che il buon esito dell’esperimento ci darà la spinta e l’occasione per estenderlo sul resto del territorio, sempre contando sulla collaborazione istituzionale del ministero e del Commissario, che ringrazio entrambi".
L’obiettivo, chiaramente, è quello di individuare con questo ‘setaccio’ in maniera precoce il maggior numero possibile di positivi al Covid per procedere al loro isolamento, "mettendo in sicurezza il resto della popolazione riducendo drasticamente la circolazione dei soggetti contagiosi".
"Un’operazione di simile portata ha bisogno di una grande e capillare organizzazione, ma soprattutto di un’estesa e convinta collaborazione. A cominciare dai cittadini, chiamati a sottoporsi volontariamente al test, passando per i sindaci, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i farmacisti, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari, la Protezione civile e l’associazionismo, la Croce Rossa e il grande numero di organizzazioni del terzo settore e del volontariato. Mi rivolgo a tutti per chiedere di fare ognuno la propria parte, mettendo a disposizione spazi, tempo, competenze e professionalità, con spirito pragmatico per rimuovere ostacoli burocratici, amministrativi, logistici. Sono sicuro - ha concluso il presidente Marsilio - che sapremo farcela, come dimostra la massiccia e disciplinata adesione degli altoatesini all’esperimento in corso fino a domani nella loro provincia".
Biondi: "Risposta energica per fronteggiare emergenza"
"Accolgo con grande favore l'annuncio del presidente della Regione, Marco Marsilio, relativo alla previsione di sottoporre a test antigenico rapido tutta la popolazione della città e della provincia dell'Aquila. Finalmente giunge una risposta energica per fronteggiare l'emergenza come auspicavo da tempo".
Lo dichiara il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi.
"Trovano concretezza, in questo modo, le ripetute istanze che in tal senso ho formulato da tempo al presidente e ai vertici dell'Azienda sanitaria, raccogliendo i timori e le legittime preoccupazioni di un territorio che ha dovuto fronteggiare un importante aumento dei casi di positività al coronavirus, superiori a quelli registrati nella cosiddetta prima ondata. - sottolinea il primo cittadino - Il mio appello, adesso, è quello di concretizzare in tempi rapidi questo progetto: per questo chiedo un ulteriore sforzo a tutti gli operatori sanitari, compresi quelli in pensione, ai medici di famiglia e pediatri di libera scelta, ai farmacisti e a tutti coloro che possono rendersi utile per questo piano che non ha pari nel resto d’Italia, fatta eccezione per la provincia autonoma di Bolzano. Il Comune farà ampiamente la sua parte, mettendo a disposizione uomini mezzi e spazi. Il programma di test annunciato dalla Regione, infine, sarà implementato con il progetto di screening sulla popolazione studentesca già avviato dal Comune".
Liris: "Punto di svolta nella lotta al coronavirus"
"L'iniziativa assunta dalla Regione e annunciata dal presidente Marco Marsilio rappresenta un punto di svolta nella lotta al coronavirus".
Lo dice l'assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris. "Sottoporre tutta la popolazione della provincia dell'Aquila a test antigenico rapido per l'individuazione del Covid è un'operazione imponente che consentirà di mappare il territorio oggi più colpito, che coincide con le aree interne dell'Abruzzo, offrendo uno strumento decisivo per il contenimento del contagio. Plaudo all'iniziativa del presidente, annunciando fin d'ora la mia massima disponibilità per contribuire alla rapida riuscita".