Lunedì, 19 Maggio 2014 10:31

Gran Sasso, gli ambientalisti: "Ritirare il bando per le 'Fontari'"

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Atmosfera ancora tesa intorno al Piano di rilancio del Gran Sasso. Sul tavolo della discussione, il nodo delle Fontari. "La gara europea per le Fontari è già in corso", ha spiegato a NewsTown Giovanni Lolli. "La procedura per ottenere la Valutazione d'impatto ambientale (Via) è iniziata e se non ci saranno troppe osservazioni i lavori potranno cominciare già in luglio, in tempo per aprire la prossima stagione".

Il Coordinamento EmergenzAmbiente Abruzzo 2014 (che riunisce 29 associazioni e movimenti per la tutela dell’ambiente della nostra regione, tra le quali il Club Alpino Italiano, Italia Nostra, la LIPU, Pro Natura, il Touring Club Italiano e il WWF), però, che si batte contro l'idea di rilancio della giunta Cialente, ha inteso ribadire la richiesta all’Amministrazione Comunale "di ritirare subito il bando di gara d'appalto per la nuova seggiovia, per discutere pubblicamente questo e gli altri progetti connessi, da sottoporre preventivamente agli obbligatori Studi di Incidenza e di Impatto Ambientale".

Il Coordinamento - si legge in una nota - "concorda sulla necessità di sostituire la vecchia seggiovia 'Fontari-Campo Imperatore' con un nuovo impianto più moderno ed efficiente, smantellando però il vecchio impianto e sostituendolo con uno nuovo, utilizzando gli stessi siti già danneggiati e lo stesso tracciato". Come preannunciato, nei prossimi giorni sono previsti degli incontri con le parti interessate, "per confrontare le sue proposte di sviluppo durevole in chiave ecologica del Gran Sasso e delle altre montagne abruzzesi con quelle miopi, strumentali e maldestre di chi lavora per portare ricchezza a pochi derubando i molti dell'inestimabile valore del nostro ambiente naturale".

Non solo. Anche la Rete di Ricerca Ecologica a Lungo Termine – LTER Italia, riunita nella sua 8a Assemblea annuale a Torino lo scorso 15 maggio, ha lanciato un monito al Centro Turistico del Gran Sasso e all’Amministrazione Comunale dell’Aquila perché "prima di procedere agli atti relativi per la realizzazione del progetto di sostituzione della seggiovia 'Fontari-Campo Imperatore' con il nuovo impianto denominato 'Campo Imperatore-Osservatorio' siano acquisiti e valutati attentamente gli Studi di Incidenza e di Impatto Ambientale, nonché il parere dell’Ente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga".

La Rete LTER Italia comprende 20 siti di ricerca ecologica a lungo termine, operativi nell’ambito della Rete europea e mondiale LTER, tra i quali la stazione di ricerca del Gran Sasso, gestita dal Corpo Forestale dello Stato (Ufficio Territoriale per la Biodiversità dell’Aquila) e localizzata proprio nell’area interessata dalla realizzazione della nuova seggiovia. La Rete ha espresso "viva preoccupazione per l’inevitabile impatto di tale opera sulle attività di ricerca a lungo termine svolte", ricordando che "le preziose e lunghe serie di dati accumulati in tale sito LTER (trent’anni di dati sulla vegetazione e dieci sugli uccelli) sarebbero irrimediabilmente compromesse da un’alterazione dell’ambiente circostante".

Un bel guaio, insomma. Il timore è che il coordinamento decida di presentare un ricorso che finirebbe per allungare i tempi del bando e, così, metterebbe una pietra sopra l'apertura della prossima stagione sciistica. Antonio Perrotti di Italia Nostra (che fa parte di EmergenzAmbiente), in realtà, aveva parlato di bando "non impugnabile", precisando comunque di essere "contrario all'ampliamento della stazione nel secondo arroccamento di Monte Cristo". Ma un altro esponente del Coordinamento, la Guardia Forestale e menbro del Touring club italiano Bruno Petriccione, ha inteso precisare che (almeno per ora) "non c'è nessun dietrofront". Ed in effetti, è arrivato l'invito all'amministrazione a ritirare immediatamente il bando.

"ll Piano di sviluppo ecologico - presentato in alternativa da EmergenzAmbiente - è basato sulla conversione in chiave ecologica dei principali complessi turistico-sciistici, con smantellamento e rinaturalizzazione completa degli impianti obsoleti o inattivi, chiusura e rinaturalizzazione della viabilità minore, la realizzazione di una rete di percorsi per sci fondo-escursionismo, il potenziamento, la sistemazione e la valorizzazione della rete dei sentieri escursionistici, nonché dei Centri Visita e di quelli di ricerca ecologica a lungo termine", spiega il Coordinamento.

L'amministrazione dal canto suo, sta procedendo col progetto che prevede investimenti per ammodernare gli impianti e le strutture d'accoglienza, delineando allo stesso tempo una strategia per privatizzarne la gestione. Il Piano Industriale approvato dal Consiglio comunale, propone sostanzialmente di attuare il Piano d'area iniziato nel 1995, approvato dalla Regione nel 2004 e recepito dal Comune dell'Aquila nel maggio 2005, e che prevede la realizzazione di due nuovi accessi diretti al comprensorio da Monte Cristo e dalla Fossa di Paganica.

In quest'ottica, l'amministrazione sta dando la sua importanza anche al Progetto 'Gran Sasso anno zero', presentato da guide alpine, appassionati, imprenditori e operatori presenti sul territorio aquilano e che lavorano già sulla montagna più alta degli Appennini. Il progetto sta avendo il suo corso e ci sono stati alcuni incontri tra le parti definiti "proficui", volti a definire i progetti nel loro aspetto pratico.

Infrastrutture, snowpark, sci di fondo, parapendio, trekking, mountain bike, sicurezza e cultura della montagna, arrampicata, alpinismo e nuove tecnologie rappresentano solo alcuni aspetti del progetto di Gran Sasso Anno zero: "Il tutto rafforzato da una capillare calendarizzazione di eventi e promozione come la spring session dello scorso aprile".

Sui progetti di rilancio, però, e sulla prossima stagione sciistica, pende la spada di Damocle del possibile ricorso. Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime ore.

 

Ultima modifica il Lunedì, 19 Maggio 2014 12:57

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