Venerdì, 29 Gennaio 2021 17:46

Asl L'Aquila, D'Eramo mette Testa nel mirino: "Serve un'azione di chiarezza"

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"La situazione nella Asl provinciale aquilana è di caos totale: è conclamata l’inadeguatezza del direttore generale, Roberto Testa, a gestire una situazione simile".

A dirlo è il coordinatore regionale della Lega, il deputato aquilano Luigi D'Eramo, che rompe così il silenzio a seguito della decisione del manager della Asl 1 di non rinnovare l'incarico di direttrice sanitaria a Sabrina Cicogna, espressione del Carroccio, e di affiare l'interim, in attesa della nomina definitiva, a Franco Marinangeli.

D'Eramo parla di "ultime vicende sconcertanti".

Questa mattina, la Lega ha presentato la richiesta di un consiglio comunale straordinario aperto al direttore Testa, al Presidente della Regione, ai deputati eletti sul territorio, ai consiglieri e agli assessori regionali aquilani. "La governance attuale dell'Asl non è in grado di far fronte alle tante problematiche della sanità, ci sono gravi ritardi e inadempienze sull'edilizia sanitaria e sulla messa in funzione di macchinari importanti. Serve una urgente azione che faccia chiarezza e, allo stesso tempo, che dia una soluzione immediata a molteplici dossier su temi specifici. Bisogna far luce su una gestione che desta davvero enormi perplessità" l'affondo di D'Eramo che, in questo modo, riapre lo scontro con Fratelli d'Italia.

Uno scontro che, non a caso, il coordinatore regionale della Lega non ha voluto portare, per il momento, in Consiglio regionale ma 'dentro' il Consiglio comunale dell'Aquila, laddove era stata appena ricucita la pace armata tra il Carroccio e il sindaco Pierluigi Biondi col reintegro degli assessori leghisti.

La Lega aveva già fatto filtrare l'intenzione di non lasciar passare lo sgarbo istituzionale di Testa [ne avevamo scritto qui]; se ci fosse stata insoddisfazione per l'operato di Cicogna, incompatibilità di carattere o ambientale - il senso del ragionamento - se ne sarebbe potuto discutere. Ma il comportamento del manager, che si è dato malato lasciando correre il tempo fino al compimento dei 65 anni della direttrice sanitaria uscente che, così, è rimasta 'fuori dai giochi', non è piaciuto affatto al Carroccio.

In altre parole, non si tratta di una battaglia di retroguardia sul nome della professionista aquilana, bensì di una questione di metodo su cui la Lega non intende sorvolare.

D'altra parte, la vicenda ha contorni squisitamente politici. 

Testa avrebbe già individuato il successore di Cicogna: si tratterebbe di Carmine Viola, direttore del Presidio ospedaliero di Tagliacozzo, già indicato dal sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio come sub commissario per l'emergenza della Rsa Don Orione. La nomina di Viola servirebbe, da un lato, a pacificare il territorio marsicano che, in questi mesi di pandemia, ha espresso dubbi forti sulla gestione della Asl 1, fino ad arrivare alla lettera firmata da un gran numero di sindaci del territorio che, di fatto, chiedevano il commissariamento dell'azienda sanitaria locale; dall'altro lato, la scelta sarebbe da inquadrare nell'ottica del rafforzamento di Fratelli d'Italia sul territorio marsicano.

"E' difficile credere che il manager della Asl abbia deciso di non rinnovare l'incarico a Cicogna senza avere una copertura politica forte", se ne dicono convinti gli esponenti della Lega regionale; per questo, la vicenda rischia di trasformarsi in una 'grana', l'ennesima, per il centrodestra regionale, a partire dal Consiglio comunale dell'Aquila con ripercussioni che potrebbe arrivare fino all'Emiciclo, considerato che la Lega esprime 10 consiglieri e 4 assessori.

E non si possono sottacere le tensioni interne allo stesso partito di Fratelli d'Italia: tra i corridoi dell'Emciclo si vocifera che la nomina sarebbe da inquadrare in un più ampio accordo politico tra il sindaco di Avezzano Di Pangrazio, il consigliere regionale di Fd'I Mario Quaglieri e l'assessore regionale con delega alle aree interne Guido Liris che, così, starebbe consolidando la sua discesa in campo alle prossime elezioni politiche costruendo alleanze forti sulla Marsica.

Una mossa che non sarebbe piaciuta affatto al sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi che, come noto, nutre l'ambizione di diventare parlamentare; d'altra parte, i tempi sono tiranni con il primo cittadino del capoluogo considerato che, se dovesse trovare soluzione l'attuale crisi di Governo, si arriverebbe a fine legislatura nel 2023, mesi dopo le elezioni ammininistrative all'Aquila. Difficilmente Biondi potrebbe fare un passo indietro in attesa delle politiche, restando 'fermo' un anno. Intanto, il centrodestra ha forzato la mano, annunciando di fatto la sua ricandidatura.

E Liris potrebbe approfittarne; anche così possono leggersi le spaccature delle ultime ore sulla richiesta dei consiglieri comunali che fanno riferimento all'assessore regionale di un posto in Giunta, una mossa che è destinata a mettere in forte difficoltà il sindaco dell'Aquila. E chissà che non sia stato proprio Biondi lo 'sponsor' di Marinangeli, per stoppare, almeno per il momento, le scelte che starebbero maturando in seno alla Asl 1.

Ultima modifica il Venerdì, 29 Gennaio 2021 18:03

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