Martedì, 02 Marzo 2021 16:36

L'Aquila, maggioranza in crisi perenne: ora è Forza Italia a fare ostruzionismo. Manca il numero legale in Commissione sulla costituzione della fondazione 'Ferrante D'Aragona'

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Un infinito, sfiancante, gioco dell'oca, con la maggioranza che si ritrova sempre al punto di partenza: prima lo strappo della Lega, col bailamme intorno agli assessori del Carroccio tenuti fuori per 6 mesi; poi il fronte aperto da Fratelli d'Italia, o meglio dalla costola che fa riferimento all'assessore regionale Guido Liris, risolto con la nomina di Vito Colonna in Giunta; ora, la fronda di Forza Italia che non ha mandato giù le dimissioni imposte a Vittorio Fabrizi e, dunque, ha iniziato a fare ostruzionismo, come aveva fatto la Lega prima e come avevano fatto i Fratelli d'Italia poi. 

Uno scontro continuo che sta frenando da mesi l'azione amministrativa. E a farne la spesa è la città

L'occasione per l'ennesimo braccio di ferro tra i partiti del centrodestra l'ha fornita la delibera per la costituzione della fondazione "Ferrante D'Aragona", il nuovo soggetto giuridico - di cui faranno parte Comune dell'Aquila, Gssi e Univaq - che gestirà l'omonimo collegio di merito

Entro il 15 marzo bisogna sottoscrivere al notaio l'atto di nascita della fondazione, con il regolamento e lo statuto; è una scadenza tassativa: non rispettarla significherebbe perdere il finanziamento (4,3 milioni di euro) accordato dal Cipe a valere sui fondi Restart. Per questo, ieri erano state riunite in seduta congiunta le tre commissioni competenti in materia - Bilancio, Sociale e Statuto - ma l'assise si è conclusa con un nulla di fatto; alcuni consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, hanno eccepito che la formula della seduta comune di più commissioni non è prevista dal regolamento di consiglio, cosa effettivamente vera. Quindi, si è stabilito di convocare le tre commissioni singolarmente e, data la situazione, anche con una certa urgenza.

Stamane si è tenuta la seduta della Commissione Bilancio che, con 14 voti ponderati favorevoli e 11 astenuti, ha dato il via libera alla delibera; tuttavia, stante la decisione degli esponenti di Forza Italia di abbandonare i lavori e le astensioni di Luciano Bontempo (Lega) e Daniele D'Angelo (Cambiamo), se alcuni consiglieri di opposizione avessero deciso di non partecipare alle operazioni di voto la maggioranza non avrebbe avuto i numeri per approvare la delibera.

Soltanto un 'antipasto' di ciò che è accaduto nel pomeriggio, in sede di Commissione Politiche sociali: stavolta le opposizioni hanno deciso di abbandonare i lavori e, dunque, è venuto meno il numero legale; ora, bisognerà riunire di nuovo, in tempi brevissimi, la terza Commissione e, intanto, il provvedimento dovrà passare anche dalla quarta. 

Sia chiaro, è presumibile che il provvedimento verrà approvato, e nei tempi imposti: d'altra parte, non si è discusso di questioni di merito, che pure sono state sollevate sia dai banchi del centrodestra che delle minoranze e su cui si potrà trovare una sintesi in Consiglio, bensì di questioni squisitamente politiche.

Forza Italia è uscita ridimensionata dal lungo periodo di crisi, se è vero che la Lega, pur avendo aperto la crisi, ha visto riassegnare le deleghe ai suoi tre assessori e Fratelli d'Italia ha ottenuto persino un assessorato in più; gli azzurri si sono prima 'intestati' il vice sindaco Raffaele Daniele, per dare copertura politica al sindaco Pierluigi Biondi nel braccio di ferro col Carroccio, poi hanno posto il veto alla sostituzione di Vittorio Fabrizi con Vito Colonna, come chiedevano i meloniani, ma hanno dovuto assistere alle dimissioni 'pilotate' dell'ex dirigente comunale. "L’uscita dalla giunta di Fabrizi, la cui delega è la più importante e strategica all’interno dell’amministrazione, lascia interdetti", aveva tuonato ieri il capogruppo forzista Giorgio De Matteis; "le motivazioni addotte sul cambio di assessore risultano poco credibili e lasciano pensare al classico promoveatur ut amoveatur; tale decisione, che non è stata comunicata a nessun componente della coalizione di maggioranza, lascia molti dubbi ed impone, da parte nostra, una profonda riflessione in merito al governo del capoluogo sull’oggi ma soprattutto sul domani". 

Ebbene, la "riflessione" è iniziata ed ora Forza Italia intende 'misurare' il peso politico del suo gruppo consiliare, determinante per gli equilibri della maggioranza di centrodestra. Così vanno letti i messaggi inviati nel corso della giornata.

La sensazione è che, se non dovessero intervenire delle novità, gli azzurri manteranno una voce critica in questo ultimo scorcio di legislatura, mettendosi di traverso a provvedimenti non condivisi; stamane, De Matteis lo ha lasciato intendere abbastanza chiaramente.

Tornando alla delibera per la costituzione della fondazione "Ferrante D'Aragona", il punto di caduta è stato già individuato: Forza Italia, e così le forze di opposizione, non intendono accettare che ad indicare i componenti del Comune in seno all'Ente sia il sindaco Pierluigi Biondi, come prevede la delibera; chiedono che le nomine siano di competenza consiliare, essendo l'assise civica titolare dei diritti sul patrimonio. 

"Serve più rispetto per il Consiglio comunale", ha sottolineato stamane De Matteis; "trovate un modo per correggere il provvedimento - l'invito all'assessora Fausta Bergamotto - deve essere chiaro che non saranno accettate furbate". Più chiaro di così. Vedremo se si troverà un punto di sintesi.

C'è da scommetterci, però, che d'ora in avanti De Matteis renderà la vita difficile a Biondi. 

 

Ultima modifica il Mercoledì, 03 Marzo 2021 11:38

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