Lunedì, 26 Maggio 2014 21:01

Il successo di D'Alfonso: le prime parole da Presidente. Chiodi: "Sconfitta netta"

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"Lo stato di consistenza del deficit, del debito, per sapere qual è il 'dies a quo', una norma immediata che faccia più facile la vita delle imprese e un'accelerazione della risposta del sistema sanitario alla domanda di salute delle persone abruzzesi in maniera tale che nessuno conosca più la difficoltà della lentezza e della introvabilità dell'immediatezza della salute in Abruzzo".

Parole di Luciano D'Alfonso, oramai il nuovo presidente della Regione Abruzzo, che ha risposto così ai cronisti che gli hanno chiesto cosa farà nei primi cento giorni di governo. "Mi hanno chiamato in tanti oggi. Non ho risposto perché sono stato in un convento. Ho trovato tante telefonate del partito, dalla direzione nazionale. Ho fatto a tempo a prendere soltanto la telefonata di Andrea Orlando".

"Ho avuto tanto dolore alle mie spalle e anche qualche giorno fa ho rischiato di perdere un familiare caro", ha spiegato. "Per cui non mi meraviglia più nulla. Dico sempre che ciò costituisce per me motivo di paura è o il tumore o la frana". Poi, D'Alfonso ha confessato che si aspettava "di vincere con consistenza, perchè ho girato in lungo e in largo. Ho fatto 16mila chilometri di ascolto. Ho girato ogni piazza, ho incontrato tutti coloro i quali avevano o disagio, o speranza, o desideri o bisogni. Quindi ho incontrato l'Abruzzo. E l'Abruzzo che vale è quello delle persone, delle famiglie, dei giovani studenti, dei malati, dei volontari, delle imprese: si aspetta più valore da parte della pubblica amministrazione".

"Renderemo spedita la funzione di ausilio della Regione a favore dei Comuni e della ricostruzione", ha sottolineato accennando alla situazione dell'Aquila. "Quello che è certo è che oltre alle mura aiuteremo anche le imprese a ripartire. "Sottoporrò a Renzi l'emergenza dell'Aquila e quella del risanamento dell'inquinamento di Bussi".

Non mi preoccupano i processi ancora aperti, ha concluso, "perché ascolto quello che mi dice il mio avvocato e cioè che tutto quello che resta è svilito dalle sentenze assolutorie precedenti".

"Una sconfitta netta". Il presidente uscente della Regione Gianni Chiodi parla così del risultato elettorale che si è registrato in Abruzzo. Chiodi ha detto di aver chiamato D'Alfonso, di aver "scambiato dei messaggi" con lui e di avergli "fatto gli auguri".

"Lo invitero' - ha detto ancora Chiodi - a gestire in modo sobrio e sano le risorse, senza favorire i potentati". Parlando dell'operato della sua giunta, il presidente uscente ha fatto notare che "ha dovuto somministrare una medicina amara" per quanto riguarda il riequilibrio dei conti, e i portatori di interesse non hanno avuto "gli stessi spazi di prima". Ora però "questa Regione ha i conti in equilibrio e libererà risorse importanti". Agli abruzzesi Chiodi ha lanciato l'invito a "mantenere la speranza, perché l'Italia puo' avere una speranza dall'Abruzzo".

Guardando poi alla situazione del centrodestra il presidente uscente ha detto che "si dovrà fare una riflessione molto attenta, dal livello nazionale percheé quello che c'è stato è stato un chiaro segnale. Il centrodestra ha bisogno di novità, di una politica che abbracci le istanze dei liberali. Ci sono situazioni e valori - ha concluso - che dobbiamo tradurre in azione".

Ultima modifica il Lunedì, 26 Maggio 2014 21:20

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