Martedì, 27 Maggio 2014 18:56

D'Alfonso a L'Aquila da presidente. Con Cialente e Lolli, poi a palazzo Silone

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Prima visita all'Aquila di Luciano D'Alfonso nelle vesti di neoeletto presidente della Regione.

D'Alfonso è arrivato in città in tarda mattinata per incontrare il sindaco Massimo Cialente e l'ex parlamentare Pd Giovanni Lolli, con i quali aveva già festeggiato, ieri sera, la vittoria elettorale a Pescara, a piazza Salotto.

Dopo l'incontro con Lolli e Cialente a Villa Gioia, D'Alfonso si è recato a palazzo Silone, sede della giunta regionale, per una visita informale.

Accompagnato dal consigliere uscente Claudio Ruffini, l'ex sindaco di Pescara ha avuto uno scambio di saluti con Gianni Chiodi (che continuerà a esercitare le funzioni di presidente ancora per qualche giorno, fino alla cerimonia di proclamazione del nuovo eletto) dopo il quale ha voluto tenere una breve riunione con alcuni dirigenti (il direttore degli affari della Presidenza e il dirigente del servizio risorse umane) per una ricognizione sullo stato dell'arte dell'ente regionale.

Un incontro al quale hanno preso parte anche Alfredo Moroni (dirigente regionale e, probabilmente ancora per pochi giorni, assessore comunale alle opere pubbliche), il capo di Gabinetto di Cialente, Mauro Marchetti e il neo eletto consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci.

"I risultati elettorali" ha detto D'Alfonso ai giornalisti "non mi hanno particolarmente meravigliato perché conoscevo il lavoro fatto dai candidati, dai territori, dagli amministratori, e anche il lavoro fatto dal mio camion. Adesso c'è da fare un altro grande lavoro: governare la Regione. Al valore dell'economia, degli studenti, delle famiglie e delle imprese adesso va accompagnato anche il valore della decisione pubblica, dell'attività della pubblica amministrazione. Stamane, sono venuto con Giovanni Lolli e Claudio Ruffini per cercare di comprendere qual è lo stato dell'arte, rintracciare il bandolo della matassa e rilanciarlo per questi 1800 giorni di attività decisionale. Ho incontrato anche Pierpaolo Pietrucci, mi sono complimentato con lui, ho stretto - telefonicamente parlando - un grande sorriso con Peppe Di Pangrazio. Sto rintracciando le persone che hanno ottenuto un grande risultato e anche quelle che hanno concorso attraverso la loro generosa esperienza elettiva".

Per quanto riguarda la scelta dei futuri assessori D'Alfonso, ha affermato che i criteri di selezione saranno improntati "ai risultati elettorali, alla competenza personale, e alla capacità di ciascuno di produrre convergenza, spirito unitario, realizzattività e anche sintonia all'interno della comunità che dovrà governare".

Sempre in prosettiva della formazione della nuova giunta, nella quale dovrà esserci obbligoriamente una quota rosa, D'Alfonso ha precisato che la mancata elezione di una donna in consiglio regionale non rappresenterà un problema: "Credo che troveremo la quadratura. Intanto, per quanto riguarda il definitivo della squadra c'è da attendere perché c'è ancora qualche provincia che deve dire l'ultima parola. Non ci manca né l'esperienza né l'attitudine a trovare soluzioni anche quando la realtà presenta aspetti di tortuosità. Esiste una esperienza nell'amministrazione e in politica per fronteggiare quello che magari non era prevedibile. Non mi impensierisco".

Nel nuovo esecutivo potrebbe trovare posto, ha detto D'Alfonso, anche un assessorato alla ricostruzione: "Se potessi, parlerei di qualcosa in più di un assessorato. Lasciatemi usare una espressione a me cara: ci sarà molto potere dedicato alla ricostruzione. Potere, dedizione, risorse umane e finanziarie, protagonismo istituzionale, battagliamento politico per far in modo che tutto il tempo che può essere recuperato venga recuperato".

Smentite invece le voci, circolate oggi su alcuni giornali, di una possibile investitura di Donato Di Matteo come assessore alla sanità: "Sono anticipazioni che cercano il sensazionale della notizia. La squadra avrà una bella capacità di lavoro: verrà costruita sulla base dell'incrocio tra consenso, esperienza, professionalità e anche vocazione a fare lavoro unitario. Tutto l'Abruzzo dovrà riconoscersi in questa squadra di governo".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 28 Maggio 2014 18:57

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