Venerdì, 09 Aprile 2021 16:06

L'Aquila, Consiglio comunale approva il bilancio di previsione 2021-2023. Via libera a modifiche tariffe Tari ed Imu: ecco i dettagli

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In tarda serata, il Consiglio comunale dell'Aquila ha approvato a maggioranza il Dup, documento unico di programmazione, e il Bilancio di previsione 2021-2023.

Una lunga maratona che era iniziata, in mattinata, con il via libera alla verifica della qualità e della quantità delle aree e dei fabbricati che potranno essere ceduti in proprietà o in diritto di superficie. Di fatto, l’Aula ha deliberato di confermare le procedure già varate in precedenti provvedimenti quanto alla possibilità di cedere in proprietà le aree comunali già concesse in diritto di superficie e destinate dal Piano regolatore generale a edilizia economica e popolare, ribadendo anche gli importi, da aggiornare in base agli indici Istat: zona 1 (comprendente il quartiere di Santa Barbara) 70 euro al metro quadrato, zona 2 (comprendente il quartiere di Pettino) 65 euro al metro quadrato, zona 3 (comprendente i quartieri di Cansatessa e Coppito) 60 euro al metro quadrato.

L'assise ha dunque introdotto alcune modifiche al regolamento per la disciplina dell’Imu e della Tari, la tassa sui rifiuti, in ragione delle difficoltà che si sono venute a creare per via dell’emergenza sanitaria da coronavirus.

Ma andiamo con ordine.

Con 18 voti favorevoli, 9 contrari e 2 astenuti, il Consiglio comunale ha approvato il provvedimento che riduce la Tari del 70% per piscine, palestre e impianti sportivi, del 50% per ristoranti ed esercizi di ristorazione, birrerie, pizzerie, alberghi, teatri e cinema. Per tutte le altre attività, eccezion fatta per supermercati e farmacie (attività che hanno subìto meno l’incidenza del virus essendo rimaste aperte, alle quali comunque non è stato applicato nessun aumento), la detrazione Tari sarà del 25%. Per tutte le utenze domestiche, invece, sarà prevista una riduzione del 15% della Tari per le seconde case non abitate, per un minor introito di oltre 200mila euro per le casse comunali.

La Tari potrà essere pagata in tre rate, con scadenza a fine settembre, ottobre e novembre di quest’anno, ma, se l’importo sarà al di sopra dei 1.000 euro, sarà possibile il versamento in 6 rate.

Sul punto, c’è stato un dibattito vivace tra le forze di maggioranza e di opposizione.

In particolare, è stato bocciato l’emendamento presentato dal consigliere Americo Di Benedetto (ll Passo Possibile) che intendeva impegnare l’esecutivo, all’atto d’approvazione del bilancio consuntivo, ad utilizzare l’avanzo d’amministrazione per arrivare all’esenzione della Tari per alcune categorie, le più colpite dall’emergenza covid. La proposta di modifica del Passo Possibile è arrivata in Consiglio col parere contrario di regolarità tecnica e contabile; per questo, Di Benedetto ha chiamato in causa il Collegio dei revisori chiedendo un parere che, d’altra parte, sarebbe obbligatorio. Ebbene, anche il Collegio si è espresso in termini negativi in punta di tecnicismo.

Al di là degli aspetti formali, tuttavia, l’emendamento di Di Benedetto intendeva impegnare l’assise a stanziare 750 mila euro dell’avanzo d’amministrazione, che si presume possa essere all’incirca di 10 milioni di euro, per mettere in campo azioni ancor più incisive sul taglio dei tributi comunali. Tuttavia, la maggioranza ha inteso respingere la proposta. “La vostra è una scelta politica: evidentemente, intendete impegnare in modo diverso i 750 mila euro”, l’affondo del consigliere Giustino Masciocco (Articolo 1); “legittimo, per carità: non veniteci a raccontare, però, che soltanto voi pensate alle categorie più bisognose”. 

La maggioranza aveva di fatto già ‘respinto’, a mezzo stampa, la proposta del consigliere dem Stefano Albano che aveva chiesto di introdurre ulteriori tagli attingendo al contributo di 10 milioni di euro che lo Stato versa annualmente al Comune dell’Aquila da dopo il terremoto per compensare le maggiori spese e le minori entrate, considerato, d’altra parte, che nel frattempo l’Ente ha ‘recuperato’ circa un milione di euro di gettito con il progredire della ricostruzione. Per questo, pur riconoscendo lo sforzo del vice sindaco Raffaele Daniele – lo stesso Albano ha partecipato a diverse riunioni con le associazioni di categoria per addivenire ad alcune soluzioni che potessero quantomeno tamponare la crisi economica contingente – il Pd si è astenuto sul provvedimento giudicando le misure assunte “non sufficienti: si poteva fare di più”, ha voluto sottolineare Albano.

Per lo stesso motivo, le altre forze di opposizione hanno votato contro la proposta deliberativa.

Quanto all’Imu, l’amministrazione attiva ha previsto uno sconto della prima rata per alberghi e per immobili dove si svolgono attività turistiche e di spettacolo; la proposta è stata approvata con 18 voti favorevoli, 6 contrari e 3 astenuti. “Il raggiungimento di questi importantissimi risultati – ha sottolineato l’assessore al Bilancio, il vice sindaco Raffaele Daniele – è stato reso possibile grazie a un confronto generale sia con i rappresentanti delle categorie produttive sia con l’opposizione in Consiglio comunale. Difficile trovare altrove una manovra così complessa e ampia; è stato fatto il massimo possibile per venire incontro alle esigenze di famiglie e operatori economici che stanno subendo i maggiori problemi per via delle restrizioni legate alla diffusione del covid-19, dando seguito alle legittime esigenze di chi è particolarmente colpito dalla pandemia, senza creare problemi al bilancio comunale e questa era una condizione assolutamente imprescindibile”.

E’ arrivato, poi, con 18 voti favorevoli, 6 contrari e 3 astenuti, il via libera dell’assise al regolamento per la disciplina del nuovo canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone mercatale (che va a sostituire la Cosap) con approvazione delle relative tariffe. Che cosa prevede il provvedimento? L’esenzione per le attività commerciali, dal pagamento del canone di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e per quello di occupazione di suolo pubblico, oltre alla massima semplificazione relativamente alle richieste di ampliamento delle superfici occupate e per la realizzazione di dehors.

Approvato anche il piano economico e finanziario (Pef) per l’annualità 2021 per ciò che attiene il servizio di gestione dei rifiuti urbani, affidato alla partecipata Asm spa. Ebbene, sul punto è stato durissimo l’intervento del consigliere di opposizione Paolo Romano (Italia viva): “Ogni anno votiamo il Pef come fosse un provvedimento tecnico, è invece un importante strumento di pianificazione. Nel programma di mandato, vi eravate dati l’obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata; oggi, approviamo il solito Pef da 14.5 milioni di euro per il contratto di servizio: tuttavia, si è arrivati al 36.5% di differenziata, come da delibera di Giunta regionale che certifica lo stato della raccolta dei rifiuti. Tra l’altro, nel Pef 2019 è indicato il 37,01%: è un errore. Dunque, le ipotesi sono due: non siete in grado di programmare o la situazione vi è sfuggita di mano. Di certo, state fallendo su tutta la linea”. Ha aggiunto Romano: “Dove sono finiti i risparmi di 220 mila euro che doveva derivare dall’accordo con il Cogesa? Come li abbiamo spesi? Guarda caso, pare sia stato approvato un aumento delle tariffe che fa aumentare il costo del servizio di 220 mila euro, esattamente la stessa cifra che avevate promesso avremmo risparmiato”. E ancora: “Come mai la sbandierata joint venture con Segem, su cui si è richiesto un importante finanziamento al Ministero, non è entrato nel Pef? Manca completamente la strategia”.

Dunque, la stoccata al sindaco Biondi: “Lei è presidente dell’Agir, un ruolo importante per definire la strategia di raccolta dei rifiuti dell’intera provincia: che cosa ha ottenuto fino ad oggi? Ha portato un bilancio che è stato bocciato dai componenti del Consiglio. Un fallimento su tutta la linea”.

Approvato piano delle alienazioni, dup e bilancio istituzione Csa

Il consiglio ha approvato il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni degli immobili 2021-2023 di proprietà dell’Ente. Quelli previsti per la vendita, se saranno effettivamente venduti, dovrebbero portare nelle casse comunali circa 100 milioni di euro tra terreni e fabbricati. La delibera votata dall’assemblea è stata illustrata dall’assessore al Patrimonio, Fausta Bergamotto.

L’assise civica ha quindi approvato il Documento unico di programmazione (Dup) e il bilancio di previsione 2021-2023 del Centro servizi anziani (Csa), l’istituzione che gestisce la residenza dell’ex Onpi e che, in generale, si occupa dei servizi per la terza età.

Illustrando il provvedimento votato dal Consiglio, l’assessore alle Politiche sociali, Francesco Cristiano Bignotti, ha ricordato come la residenza per anziani ex Onpi sia accreditata per 40 posti letto per ultrasessantacinquenni non autosufficienti e 36 posti letto per autosufficienti (ridotti di 12 unità, concesse all’Asl per ospitare gli utenti della rsa di Montereale, inagibile in seguito al sisma dell’Italia centrale del 2017 e che dovrebbe riaprire i battenti il prossimo ottobre). “Non appena si potrà rientrare in possesso degli spazi attualmente affittati all’Asl per la rsa di Montereale – ha commentato Bignotti – sarà possibile ampliare la capacità di accogliere più ospiti e aumentare la qualità e quantità dei servizi resi”.

Approvato anche il bilancio di previsione 2021-2023 della stessa istituzione Csa, che ha un volume complessivo in entrata e in uscita di circa 11 milioni e 200mila euro nel triennio.

Ultima modifica il Sabato, 10 Aprile 2021 09:37

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