Sabato, 10 Aprile 2021 13:46

Bilancio, Biondi: "Taglio delle tasse". Opposizioni: "Fa campagna elettorale"

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Ammonta a circa 1 miliardo e 200 milioni di euro, in entrata e in uscita, il volume del bilancio di previsione 2021-2023 del Comune dell’Aquila, approvato nella tarda serata di ieri, a maggioranza, dal Consiglio comunale.

Si tratta di un provvedimento importante, l'ultimo che andrà a delineare le strategie di governo dell'attuale maggioranza per questa legislatura; il prossimo bilancio, infatti, arriverà a qualche mese dalle elezioni amministrative.

Tra gli stanziamenti previsti nella spesa, circa 8 milioni di euro sono destinati alla sicurezza, 13 milioni e 200mila euro all’istruzione e al diritto allo studio, 15 milioni e 200mila euro alla tutela e valorizzazione dei beni culturali e alle attività culturali, 11 milioni e mezzo di euro alle politiche giovanili e sportive, 14milioni e mezzo di euro allo sviluppo sostenibile e alla tutela del territorio e dell’ambiente, 43 milioni di euro ai trasporti e mobilità, 56 milioni di euro alle politiche sociali.

L'avanzo di amministrazione si attesta sui 15 milioni di euro, mentre il piano triennale delle Opere pubbliche contiene interventi per complessivi 46 milioni di euro.

“Un bilancio che tiene conto dei trasferimenti per la ricostruzione e per le attività post sisma ancora sostenute dallo Stato, nonché dei 10 milioni di euro che si saranno assegnati per le minori entrate – spiega l’assessore al Bilancio, il vice sindaco Raffaele Daniele – ma che comunque è stato allestito gestendo con la massima razionalità le risorse disponibili, puntando su interventi significativi per gli interesse della città: azioni a vantaggio delle categorie socialmente fragili, delle famiglie e imprese in difficoltà a causa dell’epidemia in corso, della mobilità sostenibile e tutela dell’ambiente, dei progetti che mirano a disegnare un quadro complessivo del capoluogo e del territorio. Il tutto, con la dovuta compatibilità quanto agli equilibri finanziari. Non un libro dei sogni, ma uno strumento fondato su ciò che è possibile fare, concretamente”.

Il Consiglio comunale ha anche approvato il Documento unico di programmazione per il triennio 2021-2023, contenente gli obiettivi dell’amministrazione.

L'assise ha dato il via libera, altresì. al taglio della Tari del 70% per piscine, palestre e impianti sportivi, del 50% per ristoranti ed esercizi di ristorazione, birrerie, pizzerie, alberghi, teatri e cinema; per tutte le altre attività, eccezion fatta per supermercati e farmacie (attività che hanno subìto meno l’incidenza del virus essendo rimaste aperte, alle quali comunque non è stato applicato nessun aumento), la detrazione Tari sarà del 25%. Per tutte le utenze domestiche, invece, sarà prevista una riduzione del 15% della Tari per le seconde case non abitate, per un minor introito di oltre 200mila euro per le casse comunali. La Tari potrà essere pagata in tre rate, con scadenza a fine settembre, ottobre e novembre di quest’anno, ma, se l’importo sarà al di sopra dei 1.000 euro, sarà possibile il versamento in 6 rate.

Quanto all’Imu, l’amministrazione attiva ha previsto uno sconto della prima rata per alberghi e per immobili dove si svolgono attività turistiche e di spettacolo. “Il raggiungimento di questi importantissimi risultati – aggiunge Daniele – è stato reso possibile grazie a un confronto generale sia con i rappresentanti delle categorie produttive sia con l’opposizione in Consiglio comunale. Difficile trovare altrove una manovra così complessa e ampia; è stato fatto il massimo possibile per venire incontro alle esigenze di famiglie e operatori economici che stanno subendo i maggiori problemi per via delle restrizioni legate alla diffusione del covid-19, dando seguito alle legittime esigenze di chi è particolarmente colpito dalla pandemia, senza creare problemi al bilancio comunale e questa era una condizione assolutamente imprescindibile".

Soddisfatto il sindaco Pierluigi Biondi: "E' un bilancio su cui abbiamo dovuto lavorare molto; ricordo che, all'atto dell'insediamento, avevamo trovato un disallineamento tra il conto del tesoriere e quello che era scritto in bilancio: non erano mai state regolarizzate le posizioni dei pignoramenti. In questi anni, abbiamo affrontato il tema dei contenziosi e quello delle migliaia di residui attivi e passivi che oramai non aveva più senso mantenere: abbiamo cancellato 22 milioni di passivi. C'erano avanzi di amministrazione mostruosi, tutti vincolati. Insomma, abbiamo fatto un lavoro di risanamento del bilancio". 

Il sindaco Biondi aggiunge che "il bilancio approvato ieri sancisce un principio importante: dopo anni di aumenti, finalmente si torna a parlare di taglio delle tasse locali. Ci sono sconti rilevanti sulla Tari, ma anche sulla occupazione del suolo pubblico. C'è una inversione di rotta rispetto ad una gestione economico e finanziaria dell'Ente che era decisamente deficitaria. Si sta lavorando, anche se a fatica, al recupero del grande buco che riguarda il progetto Case; finalmente, si parla di una idea concreta di valorizzazione del patrimonio post-sisma, attraverso le convenzioni messe in atto. Amministrare una città come L'Aquila non è semplice: abbiamo un bilancio equiparabile a quello del comune di Bologna, con un sesto dei dipendenti; inoltre, abbiamo dovuto far fronte ai deficit delle società partecipate. Insomma: abbiamo portato avanti un lungo lavoro riformatore i cui risultati si vedranno negli anni".

Le opposizioni: si poteva e doveva fare di più

Si poteva e doveva fare di più; così le forze di opposizione in Consiglio comunale che sottolineano come si potesse venire incontro alle esigenze delle categorie più colpite dall'emergenza covid con provvedimenti maggiormente incisivi e che denunciano la mancata visione di un bilancio che avrebbe dovuto segnare, di fatto, una sintesi delle politiche messe in campo in questi anni di governo.

Di "occasione persa" parlano i consiglieri comunali del Passo Possibile che avevano presentato alcuni emendamenti "per aiutare realmente le attività commerciali in difficoltà, come pure le realtà sportive locali".

In sostanza, il gruppo aveva proposto di "introdurre nel regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti una cosiddetta agevolazione 'atipica' ai cui oneri (nel caso specifico 750 mila euro circa) si sarebbe potuto far fronte non gravando sui contribuenti, bensì attingendo alle risorse del Bilancio quali l’avanzo di amministrazione derivante dal rendiconto 2020 (in approvazione entro il mese di aprile 2021) che per il Comune dell’Aquila è stato stimato in oltre 11 milioni di euro come parte disponibile". In questo modo, si sarebbe potuto arrivare all'esenzione totale del pagamento della Tari per le attività più colpite dall’emergenza epidemiologica e dai conseguenti provvedimenti restrittivi. Un’agevolazione - spiegano i consiglieri del Passo Possibile - che sarebbe stata rivolta soprattutto alle palestre, agli alberghi, a tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti, pizzerie, bar) nonché di divertimento (cinematografi e teatri) e possibile non solo in considerazione di quanto disposto dalla Legge, ma anche della situazione finanziaria del Comune".

Non solo. Il Passo Possibile aveva presentato un emendamento anche per andare incontro alle realtà sportive locali, chiedendo "di destinare tutto quanto inizialmente previsto come spesa per studi ed incarichi di consulenza all’istituzione di un fondo di sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) che operano nel territorio comunale e continuano a garantire la propria attività in favore delle famiglie in difficoltà economica a causa del COVID-19 senza chiedere alcuna contribuzione per il servizio sportivo prestato".

Entrambe le proposte sono state bocciate

Così come sono stati bocciati tutti gli emendamenti presentati dal capogruppo di Italia Viva, Paolo Romano. "Questa è una Giunta che vive alla giornata; anche oggi, con l'ultimo bilancio, ha dato dimostrazione di non avere capacità programmatoria ma opera a seconda delle criticità che si trova ad affrontare. E' chiaro che oggi, tra le criticità, c'è l'emergenza covid: ebbene, ci sono 10 milioni assicurati allo scopo dal governo centrale cui si aggiungono i 10 milioni per le mancate entrate e le maggiori spese dovute al post terremoto; sono risorse importanti, che si stanno utilizzando, ma senza una reale programmazione che avrebbe dovuto mostrare la 'rivoluzione' amministrativa e sociale che era stata promessa in campagna elettorale, nel 2017".

Aggiunge Romano: "Tutti gli atti amministrativi sono uguali; sono quattro anni che si approvano gli stessi identici atti amministrativi".

Che cosa avrebbe dovuto fare l'amministrazione attiva? "Avrebbe dovuto, innanzitutto, fare una analisi di contesto, rapportata anche alla situazione legata alla ricostruzione. E' chiaro che le risorse dal governo centrale non sono mancate: è mancata, invece, l'azione dell'Ente locale, e cioé della Giunta Biondi; aggiungo che è mancata anche la Giunta regionale: mi riferisco al programma Restart, ci sono 10 milioni in cassa che si stanno litigando l'assessore Guido Liris e Fira (la finanziaria regionale abruzzese, ndr) e che, per questo, non vengono spesi per le attività produttive; mi riferisco a 'Fare centro': abbiamo tanti beneficiari che ricevono quanto dovuto perché non si riescono a fare le rendicontazioni causa convenzione mancata con Abruzzo Engineering".

Sulla stessa lunghezza d'onda il capogruppo del Pd, Stefano Palumbo: "E' un bilancio che si limita ad affrontare l'ordinario, come se non ci fosse altro da aggiungere rispetto ad un necessario percorso di rilancio socio-economico che si affaccia alle porte per una emergenza che, da sanitaria, piano piano sta diventando economica e sociale. E' un bilancio che prepara la campagna elettorale: lo si fa, però, senza dire con quali strumenti; emerge in modo chiaro che la campagna elettorale, di fatto, verrà finanziata dal governo attraverso i trasferimenti straordinari: mi riferisco ai 10 milioni per le minori entrate e le maggiori spese dovute al sisma del 2009, gli stessi dell'anno passato sebbene quest'anno si preveda un maggior gettito fiscale per la Tari col risparmio di circa 1 milione di euro. Risorse che, dunque, non verranno utilizzate per coprire il contratto di servizio con Asm ma per altro. Ci sono 9 milioni di euro in entrata che sono stati trasferiti dal Governo legati al covid: di questi, 1 milione e mezzo di euro sono stati destinati al rifacimento del manto stradale; evidentemente, l'amministrazione ritiene di non destinare questi fondi alle attività produttive ma di dirottarli, in modo più proficuo per il  consenso elettorale, sul rifacimento delle strade. Non dico che non ce ne sia bisogno, sia chiaro: ma forse si potevano utilizzare altre risorse piuttosto che quelle per l'emergenza covid". 

Di fatto, "ogni giorno leggiamo comunicati stampa che annunciano la rateizzazione della Tari, l'esenzione della Cosap e così via: strumenti interamente finanziati dal Governo, ma l'amministrazione se ne guarda bene dal dirlo. Purtroppo, il ruolo dell'esecutivo comunale in questa difficile fase è pressoché nullo. Spiace rilevare come la giunta Biondi ingaggi battaglie politiche contro il governo, nascondendo gli introiti di cui si intesta i risultati, non chiamando in causa la Regione che potrebbe giocare un ruolo decisivo: penso ai 10 milioni per l'accesso al credito, i 5 milioni per 'Fare centro', misure che metterebbero in circolo risorse importanti per le attività commerciali e che invece vengono tenuti chiusi in un cassetto per inefficienze e superficialità. Questo è il quadro in cui si inserisce il bilancio".

 

Ultima modifica il Domenica, 11 Aprile 2021 16:29

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