Lo scempio è fatto.
"La maggioranza di destra alla Regione Abruzzo ha decapitato il Parco Regionale Sirente-Velino. Non sono bastati anni di battaglie, 130.000 firme, un appello di 50 tra i maggiori intellettuali del Paese, decine di incontri con le associazioni ambientaliste che, cartografie e relazioni scientifiche alla mano, hanno dimostrato l'irrazionalità di questo provvedimento. Niente: come accade nella piccola politica, ha prevalso il desiderio elettoralistico di accontentare cacciatori e arcaici personaggi che gestiscono un po' di voti e chiedono 'mano libera' sul territorio hanno avuto la meglio".
Il durissimo affondo è di Enrico Perilli, della Segreteria Regionale di Sinistra Italiana Abruzzo, Stefano Lucantonio, Coordinatore Provinciale Si e Pierluigi Iannarelli, Segretario Circolo L’Aquila
Vergogna nella vergogna, "il Comune di Ocre che aveva deliberato l'ingresso nel Parco è stato, all'ultimo minuto, escluso: un pugno di cacciatori ha interloquito con solerti consiglieri di maggioranza che hanno compiuto il blitz. La valorizzazione del territorio dunque passa per la deregulation, la mancanza di tutele e conservazione. Il paesaggio, l'ambiente, la ricchezza, unica, degli ecosistemi, non valgono nulla al cospetto delle esigenze elettorali di rumorose e pericolose minoranze".
Il messaggio che arriva dalla Regione a guida Marsilio è chiaro, attacca Sinistra Italiana: "la conservazione dell'ambiente, la scienza, la bellezza, il futuro, non valgono quanto un pugno di voti da incassare alle amministrative di settembre; invece di fare uno scatto in avanti la Regione ne fa uno indietro di decenni. Ora, finalmente, potranno eleggere il presidente, il cui nome è conosciuto da anni, da quando, questo ambizioso sindaco, si è scoperto leghista; il direttore è in pectore, rimasto silente di fronte allo scempio, nani e ballerine sono pronti a sbranare quel che resta del parco. Per favore da oggi non parlate più di transizione ecologica ma di finzione ecologica, a L’Aquila come a Roma".
In conclusione, un ringraziamento ai consiglieri Giorgio Fedele e Pierpaolo Pietrucci "che si sono battuti contro l'ignoranza e l'arroganza. Un ringraziamento alle associazioni ambientaliste che hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo e con le quali la battaglia comune continuerà nei tribunali amministrativi e a Bruxelles, dove chiederemo di aprire un procedimento di infrazione per i fondi elargiti e vanificati da questa indecente legge regionale".