"Nell’anno del Covid l’amministrazione non eroga le risorse a chi è in difficoltà".
Ad affermarlo, in una nota, sono il capogruppo di Italia Viva Paolo Romano e il capogruppo del Pd Stefano Palumbo.
"Per far fronte alle crescenti difficoltà economiche dei cittadini, Biondi aveva promesso a inizio pandemia una potenza di fuoco aumentando la velocità di erogazione delle risorse sul sociale che nel 2020, grazie anche agli ingenti trasferimenti del Governo, sono state di gran lunga superiori rispetto a quelle degli altri anni".
Non è un segreto che la pandemia abbia pesantemente colpito la parte di popolazione più deprivata e vulnerabile, "ma si sta delineando un quadro che descrive con precisione anche la creazione di 'nuovi poveri', quelle persone cioè che nel 2020 - all’inizio del Covid - si trovavano in una condizione di partenza migliore di quella dei poveri 'strutturali' a causa della perdita del lavoro".
Invece, non si sono ancora erogate le risorse del piano sociale d’ambito stanziate per l’annualità 2020: si tratta di 6,5 milioni di euro specificatamente rivolti al contrasto alla povertà e destinati ai disabili, alla non autosufficienza, agli anziani, alle politiche della famiglia. Ad oggi risultano impegnati solo 5 milioni sui 6,5 totali, mentre quelli liquidati sono ancora meno: circa 2 milioni. "Questa amministrazione sta impiegando solo un terzo delle risorse a sua disposizione per aiutare le famiglie aquilane in difficoltà: un fatto vergognoso", l'affondo di Palumbo e Romano.
"Se volessimo avere anche uno sguardo più approfondito sui residui degli anni precedenti possiamo vedere come la capacità di spesa di questa amministrazione sia sempre stata molto bassa. Ma mai come quest’anno si è rimasti indietro, mostrando la propria inadeguatezza: sono ancora in cassa e attendono il relativo avviso i 100 mila euro per buoni fornitura, buoni spesa alle famiglie e per un adeguato sostegno alla genitorialità. Non si conosce la graduatoria dei beneficiari, né tanto meno quando verranno erogati i contributi in merito ai bandi della morosità incolpevole, del sostegno ai canoni d’affitto e del supporto ai cittadini nel pagamento delle utenze che sono stati tanto pubblicizzati e poi subito dimenticati. Il welfare cittadino attende da aprile 2020 di poter discutere sulla rimodulazione dei servizi sociali a fronte delle sospensioni dovute dalla pandemia; parliamo di risorse che mirano a salvaguardare servizi sociali, socio assistenziali e il personale impiegato".
"Con questo scenario ci chiediamo con quale obiettivo si possa perseguire la chiusura della mensa di Celestino V, uno dei pochi luoghi di accoglienza per quei cittadini che hanno difficoltà a mettere insieme persino pranzo e cena".