Si è svolta questa mattina all’Aquila la seduta straordinaria del Consiglio regionale dell’Abruzzo con, all’ordine del giorno, un solo punto in discussione: la “Strategia della Regione Abruzzo sul Corridoio europeo trasversale Tirreno-Adriatico”.
La richiesta di riunire l’Assemblea legislativa è arrivata dai gruppi di centrosinistra e dal Movimento 5 stelle che, sul tema all’ordine del giorno, hanno presentato un documento sottoscritto dai consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci del Pd, Sandro Mariani (Abruzzo in Comune), Americo Di Benedetto (Legnini Presidente), Marianna Scoccia (Gruppo misto), Sara Marcozzi, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi, Francesco Taglieri, Giorgio Fedele e Marco Cipolletti del Movimento 5 stelle.
Il centrodestra ha presentato una risoluzione sottoscritta dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Umberto D’Annuntiis e dai consiglieri Mauro Febbo (Forza Italia), Guerino Testa (Fratelli d’Italia), Roberto Santangelo (Azione politica) e Manuela Marcovecchio (Lega).
E’ stato approvato con 16 voti a favore (9 contrari) il documento della maggioranza; respinto invece il documento di centrosinistra e M5s (con 16 voti contrari e 9 a favore).
Attraverso la risoluzione proposta da D’Annuntiis, Febbo e Testa, il Consiglio regionale esprime sostegno e condivisione all’azione del Presidente e della Giunta regionale tesa a ottenere l’inserimento della Regione nelle Reti dei corridoi europei della mobilità Ten-T, sia lungo l’asse adriatico nord-sud che lungo l’asse longitudinale est-ovest, recuperando in tal modo un drammatico divario infrastrutturale che ha penalizzato e frenato la crescita e lo sviluppo del territorio; impegna in tal senso il Presidente a rappresentare in tutte le sedi opportune l’urgenza e la necessità di tale obiettivo; condivide la strategia multilaterale di stretta collaborazione con le Regioni limitrofe per individuare soluzioni che superino la conflittualità e la competizione tra aree territoriali, valorizzando la coesione e il comune interesse strategico; auspica che il Governo nazionale sostenga con convinzione presso la Commissione Europea le richieste formulate dalla Regione Abruzzo, rendendo credibile l’azione diplomatica (nel negoziato in corso sulla revisione delle Reti Ten-T) mediante la concreta dimostrazione di interesse alla realizzazione delle infrastrutture richieste, che passa inevitabilmente per il finanziamento delle stesse.
A tal fine, nell’esprimere soddisfazione e gratitudine per i fondi previsti nel PNRR a favore delle autostrade A24 e A25 (1 miliardo nel fondo complementare) e della ferrovia Roma-Pescara (620 milioni), si chiede di prevedere – come da impegni assunti dal Ministro Paola De Micheli e ribaditi dal Ministro Enrico Giovannini – in particolare per quest’ultima opera, l’integrale finanziamento con fondi di Bilancio dell’intero progetto che assomma a circa 6,5 miliardi di euro; analogamente, per quanto riguarda la direttrice adriatica, impegna il Presidente della Regione Abruzzo a proseguire nell’azione già intrapresa per chiedere alla società concessionaria dell’autostrada A14 di produrre il progetto di fattibilità della terza corsia, già richiesto dal Mims (già MIT) all’atto dell’approvazione del Contratto di programma, e a Rfi di non limitarsi alla realizzazione del progetto di ‘velocizzazione’ della linea ferroviaria adriatica Bologna-Lecce, per la quale si reputa necessario progettare una linea di vera e propria Alta Velocità/Capacità, dello stesso livello tecnologico e prestazionale di quella tirrenica.
Paolucci (Pd): "Uno schiaffo alle forze sociali abruzzesi"
Marcozzi (M5s): "Inspiegabile come la Giunta Marsilio continui a tirarsi indietro su trasversalità"
"Anche quest'oggi, il Presidente dell'Abruzzo Marco Marsilio ha scelto di buttarla in caciara sul tema della trasversalità, dell'inserimento dell'Abruzzo nelle Reti TEN-T e, soprattutto, dello spostamento dell'Autorità di Sistema Portuale da Ancona a Civitavecchia, non presente nel documento presentato e votato dalla maggioranza. La scelta di rigettare la risoluzione dalle opposizioni del Consiglio regionale per approvarne una propria, rappresenta un maldestro tentativo di prendere un impegno con il tessuto economico dell'Abruzzo a cui, però, manca lo snodo strategico che renda realmente armonica la sfida per il futuro della nostra regione. Mai come adesso, con fondi europei e il PNRR, sarebbe fondamentale avere una visione chiara che, ancora una volta, alla Giunta regionale manca. Io non cambio idea e rimango convinta della necessità di concludere questo spostamento. Non per una convinzione granitica, ma perché i documenti parlano chiaro e la sola obiezione sollevata dal centrodestra, che sventola lo spauracchio del mancato riconoscimento della Zes in caso di cambio di Autorità di Sistema Portuale, è già stata ampiamente smentita in Parlamento da Giuseppe Provenzano quando era Ministro per il Sud".
Ad affermarlo è il Capogruppo M5S Sara Marcozzi a margine del Consiglio regionale straordinario, convocato dalle opposizioni sul tema della trasversalità e del Corridoio Europeo Intermodale Tirreno-Adriatico.
"Abbiamo ribadito – commenta Marcozzi – l'importanza di questo tema per il futuro dell'Abruzzo, e ricordato alla maggioranza gli impegni che avevano preso in campagna elettorale. Loro hanno promesso il passaggio dell'Autorità di Sistema Portuale a Civitavecchia, ma oggi, alla prova dei fatti, continuano a tirarsi indietro. Siamo in una fase di riorganizzazione a livello europeo delle Reti TEN-T, abbiamo la possibilità di mettere al centro della cartina geografica continentale la nostra regione, facendone uno snodo fondamentale per la tratta che parte da Barcellona e arriva a Ploce, passando per i porti di Civitavecchia e Ortona. È un'operazione che, concretamente, garantirebbe investimenti sulle nostre infrastrutture, soprattutto nelle aree interne che ne hanno urgente bisogno".
È evidente che per ottenere questo "è necessario rendere la richiesta armonica, e in questa direzione va la nostra richiesta di Spostamento di Autorità di Sistema Portuale da Ancona a Civitavecchia" ribadisce Marcozzi. "Significa affidare la programmazione degli investimenti sui porti a un ente che non sia un nostro competitor, come accade adesso con Ancona che di fatto fagocita tutti i fondi, e collegarsi in maniera diretta con il Lazio, diventando il porto di Roma sull'Adriatico. Si tratta di una richiesta che arriva non solo dal MoVimento 5 Stelle, ma da tutto il tessuto produttivo abruzzese, dalle associazioni datoriali ai sindacati".
È mancata inspiegabilmente, ancora una volta, la volontà politica della Giunta Marsilio. "Si conferma una visione, a mio avviso, miope e antistorica, che col tempo non avrà ricadute favorevoli per l'Abruzzo. Oggi è stata persa un'altra occasione per dare alla nostra regione la possibilità di avere un futuro da autentico protagonista".
Pietrucci (Pd): "In Consiglio regionale assenze, ipocrisie e gaffe. Così l’Abruzzo resta fuori dall’Europa"
"Tralasciamo l’aspetto comico (ma in realtà penoso) sull’Abruzzo dei 'tre mari' dell’ammiraglio Marsilio. Nel Consiglio regionale di oggi la destra invece di accelerare e investire sui collegamenti strategici delle infrastrutture di collegamento europee, rallenta la possibilità di inserire l’Abruzzo nelle Reti TEN-T".
L'affondo è del consigliere regionale Pd, Pierpaolo Pietrucci.
"Oggi è urgente e indispensabile inserirsi con autorevolezza nel confronto istituzionale, progettuale e politico sui due Corridoi Europei che interessano l’Abruzzo:
1. il Corridoio Baltico-Adriatico che collega il Nord Europa a Ravenna e all’area pugliese di Bari-Brindisi-Taranto;
2. il Corridoio Mediterraneo che unisce la penisola iberica da Barcellona a Ploce in Croazia, fino a collegarsi con il “Ramo C” del Corridoio 5 Budapest-Kiev e che - attraversando l’Italia - incontra il territorio ideale di transito nell’Abruzzo e nel Lazio collegando i Porti abruzzesi e il Porto di Civitavecchia, in una connessione est-ovest e verso il medio Oriente.
Invece, "il documento della maggioranza ignora l’orientamento di tutte le associazioni economiche e sociali che pensano all’Abruzzo come lo snodo su cui far viaggiare in futuro la mobilità di merci e passeggeri dell’intero continente per un rafforzamento generale dell’economia nazionale ed europea. Non si fa alcun cenno al trasferimento dei porti abruzzesi dal controllo dell’Autorità portuale di Ancona a quella di Civitavecchia, condizione fondamentale per costruire la trasversalità est-ovest. E sull’aspetto economico, le uniche risorse individuate e certe sono quelle (pochissime) derivanti dalla rimodulazione dell’FSC 2014/2020" aggiunge Pietrucci.
"Per i fondi restanti ci si affida alle richieste da inserire nel PNRR: si tratta solo di proposte, prive al momento di qualsiasi fondata disponibilità finanziaria. Per una infrastruttura ferroviaria di tale poderosa dimensione servono diversi miliardi di euro! E dunque un progetto credibile e condiviso. Se il Presidente vuole onorare l’impegno preso oggi in Consiglio, richieda la convocazione di un tavolo col Governo, RFI e Regione Lazio per studiare tutte le migliori soluzioni istituzionali, logistiche, tecniche, economiche e ambientali e che valuti anche tracciati alternativi – come prevede lo stesso Codice degli Appalti – affinché il collegamento Ortona-Civitavecchia divenga una proposta seria e competitiva da portare con successo in Europa".
Tra Ortona e Civitavecchia, sì: "è sul collegamento tra i Porti che si gioca il nostro destino, non sul risparmio di 30 minuti da Pescara a Roma con una nuova ferrovia che costerà 6.5 miliardi di euro. Queste scelte, inoltre, chiamano in causa il futuro dell’A24 e dell’A25 verso L’Aquila, Teramo e le Marche: cosa sarà di questa autostrada? Qualcuno se lo sta chiedendo? Ecco perché è vergognosa e meschina l’assenza – oggi, come pure in occasione del Consiglio comunale dell’Aquila sullo stesso tema – degli assessori di maggioranza aquilani. Pavidi, ipocriti e indifferenti di fronte al rischio di uno stravolgimento degli assetti e del futuro dell’Abruzzo".