Lunedì, 21 Giugno 2021 21:38

Asl 1, Giunta regionale revoca l'incarico al manager Roberto Testa

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Come ampiamente annunciato, in serata la Giunta regionale ha deciso di revocare il contratto del direttore generale della Asl provinciale dell’Aquila, Roberto Testa, a compimento di un lungo iter amministrativo di contestazione delle presunte mancanze della governance aziendale.

Il mandato di Testa, manager romano di 57 anni, indicato dal governatore Marco Marsilio in quota Fratelli d'Italia, sarebbe andato a scadenza naturale nel 2023, essendo stato nominato nel settembre 2019; la revoca, tra l'altro, arriva persino in anticipo rispetto alla verifica di metà mandato.

L’esecutivo regionale ha nominato come nuovo direttore generale l’ex docente all’università D’Annunzio Chieti-Pescara ed ex direttore dell’Agenzia sanitaria regionale Ferdinando Romano, tecnico di area Lega. 

Una decisione attesa, come detto, arrivata, però, con qualche giorno di ritardo rispetto alle previsioni: comprensibile, considerato che si tratta di un provvedimento delicatissimo; il contratto dei manager delle aziende sanitarie è blindato e le cause di risoluzione anticipata vanno, dunque, opportunamente motivate.

Altrimenti, il rischio è di soccombere in sede giudiziaria con esborso di ingenti risorse economiche a carico delle casse regionali. E' già accaduto, in questa legislatura: appena insediato, Marsilio ha deciso di far decadere il manager della Asl di Pescara Armando Mancini che, impugnando l'atto, ha visto le sue ragioni riconosciute in primo grado e in appello; un provvedimento "illegittimo", quello della giunta regionale, che ha determinato, dunque, un costo economico e sociale per la Regione e per la sanità territoriale pescarese.

Evidentemente, la Giunta regionale è convinta delle sue ragioni.

Come noto, il procedimento per la risoluzione del contratto di prestazione d'opera è stato avviato ad inizio maggio; all'oramai ex manager sono stati imputati "evidenti errori di programmazione nella campagna vaccinale" oltre ad una "insufficiente capacità organizzativa per i test molecolari per la rilevazione del covid", una "insufficiente capacità di contact tracing" dovuta, anche, al mancato "reclutamento delle risorse umane" che, d'altra parte, hanno reso impossibile attivare "posti letti programmati", e una "mancata vigilanza sul corretto monitoraggio della situazione epidemiologica".

Non solo.

La Regione ha contestato al manager romano un "atteggiamento ostruzionistico e pretestuoso" nell'applicazione degli adempimenti da rendersi "in attuazione dei provvedimenti programmatori regionali adottati"; in particolare, Marsilio e l'assessora regionale alla Salute Nicoletta Verì rimproverano a Testa "inerzia operativa nell’attuazione della Rete Covid".

Nei giorni scorsi, l’assessora aveva mosso ulteriori contestazioni sulla condotta della Asl dell’Aquila, che avrebbe sbagliato a comunicare, nel monitoraggio settimanale svolto dall’unità di crisi, il numero degli attualmente positivi al Covid, inserendo nel conteggio casi risalenti addirittura all’estate scorsa. 

Tuttavia, Testa è sempre apparso piuttosto tranquillo: "Il bilancio di questi due anni? Lo ritengo positivo", le sue parole a newstown. "Quando mi sono insediato era in corso un’attività di programmazione che abbiamo dovuto rivedere per via dell’ondata pandemica ma l’azienda ha risposto in maniera egregia, curando non solo i pazienti della provincia dell’Aquila ma anche quelli di altre province". 

Il manager ha risposto punto per punto alle contestazioni mosse dalla Regione e avrebbe già dato mandato ad un pool di legali di portare a giudizio la Regione.

D'altra parte il rapporto con il governatore Marco Marsilio, che l'aveva voluto all'Aquila su preciso mandato della segreteria nazionale del partito di Giorgia Meloni, era logoro da tempo: la rottura definitiva si è consumata con la nomina di Alfonso Mascitelli a direttore sanitario, con la mancata proroga dell'incarico a Sabrina Cicogna; una mossa che ha scatenato le ire della Lega, mettendo Marsilio in seria difficoltà.

Certo è che la revoca del manager della Asl 1 è un fallimento politico per la Giunta di centrodestra, e per Marsilio e Fratelli d'Italia in particolare, che avevano voluto la nomina di Testa; andrebbero dunque spiegati chiaramente i motivi che hanno portato alla scelta del manager romano e le ragioni che hanno poi determinato la sua decadenza.

In politica, ci si dovrebbe assumere la responsabilità delle nomine soprattutto se, come il centrodestra, ci si richiama al principio dello spoils system.

 

Ultima modifica il Martedì, 22 Giugno 2021 10:12

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