Si stringe il cerchio intorno all'Ufficio speciale della Ricostruzione guidato da Paolo Aielli. Come non bastassero le tensioni con l'amministrazione comunale dell'Aquila, stamane il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, ha inteso ritirare la firma dell'ente sull’Intesa che ha permesso la nascita dell’Ufficio.
La decisione è maturata nel corso di un incontro con il sottosegretario all'economia, Giovanni Legnini: "Una situazione arrivata allo stremo in termini di giustizia sociale – spiega Del Corvo – l’Ufficio Speciale dell’Aquila, istituito dall’ art. 67 ter del decreto legge n. 83/2012, convertito nella legge n. 134/2012 che tra i suoi compiti si propone di “fornire l’assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata e promuovere la qualità della ricostruzione” ritiene che il personale pagato con fondi CIPE ed impiegato presso il Genio Civile dell’Amministrazione provinciale dell’Aquila, debba trattare solo le pratiche di L’Aquila città. Sorge spontaneo domandare chi si occuperà di lavorare le pratiche dei cittadini di Barisciano o degli altri comuni del cratere o con nesso di casualità. Ricordiamo che il Genio Civile è una competenza regionale trasferita alle Province che opera su tutto il territorio delle stesse e non offre servizi esclusivi per alcun Comune in particolare. La scelta dell’Ufficio speciale dell’Aquila avrà come uniche vittime i cittadini degli altri Comuni e le loro pratiche che verranno esiliate in fondo all’ultima delle liste".
Un altro motivo per cui la firma della Provincia dell’Aquila non ha più ragione di esistere sull’Intesa per la costituzione dell’Ufficio Speciale? "La ricostruzione delle scuole e il destino dei loro studenti", spiega Del Corvo. "Altra situazione dai gravi risvolti se pensiamo, poi, che dopo 5 anni e con tutte le somme necessarie già in cassa, all’attivo c’è solo un progetto esecutivo e non esiste neanche una scala di interventi da seguire. Basta consultare la tabella pubblicata dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere nella quale emerge che a fronte di un piano articolato in tre programmi stralcio per una somma complessiva di euro 226.421.450,00, ne sono stati impegnati dai Comuni solo euro 1.832.763,16. La Provincia dell’Aquila, invece, con i due progetti dell’I.P.S.I.A.S.A.R. e dell’I.T.A.S. già pronti e definiti con delibera del 30/12/2011 è ancora in attesa del relativo finanziamento da oltre 2 anni; finanziamento pronto e bloccato negli uffici del Comune dell’Aquila… intanto gli studenti e le loro famiglie attendono dentro strutture scolastiche che minano la formazione degli stessi ragazzi… Visto il pessimo bilancio degli interventi non predisposti dai Comuni per la messa in sicurezza e ricostruzione degli edifici scolastici e visto che la Provincia dell’Aquila ha dimostrato che la progettazione non è un ostacolo ma un’opportunità per migliorare la qualità della vita dei cittadini, chiediamo che le risorse non spese dalle Amministrazioni comunali ci vengano assegnate per una pronta e concreta risposta al territorio e ai suoi studenti".