"Opportuna e dovuta l’attenzione sui possibili festeggiamenti per la finale dei campionati europei, ma è poco lineare che il Comune, intervenendo solo a meno di 24 ore dalla partita con una circolare improvvisa (e non condivisa) emanata dal Settore Ricostruzione Privata, disciplinasse sulla possibilità di trasmettere la finale degli Europei di calcio negli spazi pubblici e nel centro storico con maxi schermi e proiettori, al fine di scongiurare un assiepamento incontrollabile degli spettatori".
Lo dichiarano, in una nota, i consiglieri comunali del Passo Possibile Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Antonio Nardantonio e Americo Di Benedetto e il presidente dell’associazione civico-politica Fabrizio Ciccarelli, in merito al "provvedimento anti maxischermi" firmato dal dirigente comunale Roberto Evangelisti.
"E perché, poi, questa restrizione solo nel centro storico mentre nei quartieri e nel resto del territorio comunale nulla, quali lì i rischi minori di assembramento e, quindi, di contagio? Una decisione presa all’ultimo momento, con l’ormai consueto metodo che rende zoppe e non filtrate anche le norme di comportamento a tutela della salute".
"Tra l’altro, fatichiamo a capire come il virus possa “distinguere” tra un maxischermo in area pubblica o in un “plateatico”: incomprensibile è il doppio binario dell’Amministrazione che alla stessa ora di oggi concede lo svolgimento di un altro evento cittadino sulla scalinata di San Bernardino (!). La gestione degli eventi in città, programmati e non, meriterebbe riflessioni più accurate e profonde, senza voler dimostrare quella (finta) risolutezza che il più delle volte, in realtà, manifesta confusione e incertezza di intervento".
"Ma se così non fosse, a questo punto dobbiamo aspettarci, per coerenza verso il proprio operato amministrativo, che la gestione della sicurezza sanitaria cittadina imponga gli stessi accorgimenti anche per tutti i grandi eventi che compongono il calendario estivo cittadino e che comportano grande partecipazione di persone, anche da fuori città, a partire dalla rassegna già in corso de“ I Cantieri dell’Immaginario” per proseguire con i concerti di agosto e quelli del cartellone della Perdonanza Celestiniana a L’Aquila, e ciò anche in ottemperanza dei protocolli nazionali anti-covid imposti e, ancor più, alla luce della informativa di qualche ora fa della direzione generale del ministero della salute relativa all’allerta internazionale della variante Delta".
"Il Covid-19, nonostante il grande sforzo nella campagna vaccinale, esiste ancora e non è stato sconfitto ancora del tutto, motivo per cui, dinanzi ad un incremento quotidiano, seppur flebile, dei contagi su scala nazionale, il suo diffondersi va contenuto con costanza ma, al tempo stesso, con intelligenza e lungimiranza, in ugual misura e non determinando, solo a proprio piacimento e per convenienza, ciò a cui i cittadini possano rinunciare o meno".
"Insomma, una politica “cerchiobottista” che non serve a molto contro la diffusione del virus" concludono i consiglieri.