Doppia seduta del Consiglio comunale dell'Aquila, in giornata, entrambe in modalità mista: in presenza presso la sala Ipogea dell'Emiciclo e in videoconferenza per i consiglieri che volessero seguire i lavori a distanza.
In mattinata, l'assemblea si riunirà alle 9:30: all'ordine del giorno, la convalida della delibera relativa al protocollo d'intesa con l'Ater per la permuta del complesso residenziale di Porta Leoni e dell'edificio di via Verzieri a Preturo con immobili di proprietà comunale.
Come noto, il provvedimento era arrivato all'attenzione dell'assise nella seduta del 17 giugno scorso, giusto un mese fa. Al momento di discutere la delibera, però, risultavano presenti 16 consiglieri comunali vista l'assenza del gruppo consiliare di Forza Italia (Giorgio De Matteis, Berardino Morelli, Chiara Mancinelli e Marcello Dundee che poi sarebbe passato a Coraggio Italia) che aveva deciso di non votare il provvedimento, aprendo un altro squarcio, l'ennesimo, in seno alla maggioranza.
Ma questa è un'altra storia.
Sta di fatto che il presidente del Consiglio Roberto Tinari aveva comunicato al microfono che non c'era il numero legale; tuttavia, era stato prontamente corretto dal segretario generale Lucio Luzzetti che, su concitato impulso di alcuni membri dell'Ufficio del Consiglio comunale, aveva consultato il regolamento arrivando alla conclusione - non condivisa dai consiglieri di centrosinistra che, pur non avendo risposto all'appello, erano in aula - che si sarebbe potuto andare avanti sussistendo il numero legale, sebbene i voti non sarebbero stati sufficienti ad approvare la delibera.
I lavori erano, dunque, ripresi: in chat era riapparso il consigliere Leonardo Scimia e, così, si era arrivati alla sofferta approvazione del provvedimento con 17 voti favorevoli e 1 astenuto (Dundee che, nel frattempo, era rientrato in aula pur astenendosi, segnando così la rottura col gruppo azzurro).
Nel pomeriggio, la sorpresa: Tinari si convinse che, in realtà, il numero legale non c'era e, per questo, contattò i capigruppo di maggioranza e opposizione preannunciandogli la volontà di riportare il provvedimento in aula per una nuova votazione.
Una decisione che ha fatto infuriare il sindaco Pierluigi Biondi mettendo in subbuglio la maggioranza.
Tant'è vero che poco dopo la pubblicazione della notizia su newstown, Tinari si era affrettato a smentire "categoricamente" di aver annullato la votazione: "La volontà della massima Assemblea democratica cittadina è stata espressa pubblicamente e non è dato a nessuno – men che meno al suo presidente – di invalidarla. Nel dichiarare legittima la prosecuzione dei lavori consiliari dopo l’appello che ha fatto seguito a una pausa e prima del voto in questione, ci siamo attenuti a pronunciamenti di organismi istituzionali e a criteri ben specifici. Pertanto, tutto quanto è accaduto successivamente è, al momento, da ritenere perfettamente valido". Tuttavia, aggiunse Tinari, "in osservanza della massima correttezza e a tutela delle decisioni consiliari e dunque dell’interesse della cittadinanza, domattina riunirò il consiglio di presidenza per approfondire la questione, norme alla mano e soprattutto verificando con la registrazione della seduta chi ha effettivamente partecipato alla seduta in occasione dell’appello per la ripresa del Consiglio. Il fatto che l’Aula si riunisca parte in presenza e parte in videoconferenza potrebbe aver determinato qualche problema quanto all’effettiva partecipazione di consiglieri che, per difetto di connessione, non sono riusciti a far registrare la loro presenza".
Oltre le smentite di rito, insomma, il problema c'era. Eccome, se c'era. "Se, nel corso della riunione del consiglio di presidenza, dovessero emergere situazioni che metterebbero a repentaglio la regolarità del voto - assicurò Tinari - non avrò nessun problema a riconvocare la seduta. Ma può darsi anche che la disamina capillare che verrà svolta fornirà risposte positive sulla regolarità della seduta. In conclusione, soltanto seguendo questi percorsi, all’insegna della trasparenza e della correttezza, che si potranno prendere decisioni serene, oggettive ed efficaci, e non certo con impossibili e inesistenti azioni di imperio che, peraltro, non mi appartengono a nessun livello".
Ebbene, è passato un mese e la delibera tornerà stamane in Consiglio per il voto di convalida.
Subito dopo, verrà discusso un ordine del giorno del consigliere Daniele D'Angelo (Coraggio Italia) relativo alla dotazione di un apposito ufficio per la definizione delle pratiche pendenti di alienazione di immobili insistenti su terreni di uso civico e l'accesso al bonus del 110 per cento. Il Consiglio inoltre esaminerà la mozione del consigliere Lelio De Santis (Cambiare Insieme) sulla controversa giudiziaria tra il Comune e la cooperativa fraterna Tau, la ratifica della deliberazione della giunta comunale con cui è stata approvata la seconda variazione al bilancio di previsione 2021-2023, la dichiarazione di efficacia della deliberazione consiliare riguardante i lavori di realizzazione del nuovo campo di calcio di Paganica e l'istituzione della ludoteca comunale (progetto "Solo posti in piedi) con l'approvazione del connesso regolamento, predisposto a seguito di incontri partecipativi.
Nel pomeriggio, alle 15.30, il Consiglio comunale si riunirà poi in seconda convocazione per esaminare le proposte di delibere non discusse lo scorso 12 luglio allorquando era mancato il numero legale per le tensioni in maggioranza sulle politiche per il centro storico. In particolare, l’Aula sarà chiamata ad autorizzare il permesso a costruire per la demolizione e ricostruzione di un fabbricato a via Rocco di Corno, il cambio di destinazione d’uso di due locali da deposito a commerciale in via Sallustio e in via Rosso Guelfaglione, una variante per un programma costruttivo di realizzazione di edilizia convenzionata e la proposta di attivazione all’Aquila del progetto sperimentale Liceo motorio-sportivo.
Ma come mai una settimana fa era mancato il numero legale? A farla breve, in assise era atteso un ordine del giorno fuori sacco che, così si era lasciato intendere, era stato concertato tra Forza Italia e la Lega per modificare la delibera che ha istituito la pedonalizzazione. Se non fosse che la Lega, all'ultimo minuto, si era sfilata lasciando isolati gli azzurri. A quel punto, il capogruppo azzurro Giorgio De Matteis non ha potuto far altro che prenderne atto, sebbene fossero state fatte delle promesse ai commercianti contrari alla pedonalizzazione, facendo in modo che la maggioranza non avesse più i numeri per garantire il corretto proseguimento dei lavori consiliari.
In questi giorni, le forze di maggioranza avrebbero raggiunto un accordo per modificare la delibera se non fosse che l'assessore Carla Mannetti, ai microfoni di newstown, ha chiarito di aver appreso i termini della mediazione dai giornali e di non aver ricevuto, né lei né il sindaco Pierluigi Biondi, alcuna comunicazione ufficiale dall'assessore Daniele Ferella, che aveva assunto la responsabilità di convocare il tavolo e trovare un compromesso.
Staremo a vedere se in Consiglio verrà presentato un ordine del giorno che sostanzi l'accordo raggiunto o se la delibera verrà modificata dalla Giunta comunale.