Martedì, 20 Luglio 2021 11:51

Anac 'bacchetta' di nuovo il Comune dell'Aquila: inconferibili gli incarichi di dirigente di Settore e capo Dipartimento a Tiziano Amorosi

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"D'ordine del Presidente, si comunica che, da domani mattina [oggi, ndr], è possibile ritirare, in busta chiusa, copia della delibera del Consiglio dell'ANAC, riunitosi nell'adunanza del 7 luglio 2021, con la quale si esprime il parere definitivo, riguardante la segnalazione effettuata dalla Commissione su di una presunta inconferibilità a carico di un dirigente del Comune dell'Aquila".

Si legge in una mail che, in queste ore, è stata inviata ai consiglieri comunali che siedono in V Commissione 'Garanzia e controllo'.

Interpellato da newstown, il presidente dell'assise Giustino Masciocco (Articolo 1) ha preferito non rilasciare dichiarazioni, non chiarendo dunque i termini della comunicazione nell'attesa, possiamo presumere, che tutti i commissari prendano visione del parere dell'Anac. 

Tuttavia, abbiamo potuto visionare la nota dell'Autorità nazionale anticorruzione, fascicolo 4841/2020, che porta la data di ieri: il parere riguarda il dirigente comunale Tiziano Amorosi; di fatto, l'Anac informa la V Commissione di aver deliberato l'inconferibilità degli incarichi di dirigente del settore 'Studi e ricerche interdisciplinari - Coordinamento per l'attuazione del programma di governo' e di direttore del Dipartimento 'Servizi al cittadino' assegnati ad Amorosi a seguito della modifica della macrostruttura comunale, nel luglio 2020.

In altre parole, non avrebbe potuto rivestire le cariche che sono state conferite dall'amministrazione attiva. E non è la prima volta che accade: ricorderete che, a luglio 2019, l'Anac aveva già sancito l'inconferibilità dell'incarico di amministratore unico dell'Asm a Paolo Federico, facendolo decadere dall'incarico.

Ora tocca ad Amorosi che, negli ultimi dodici mesi, ha svolto un incarico che non poteva svolgere. 

Un passo indietro.

Alla fine di giugno del 2020, Amorosi è stato condannato in primo grado a dieci mesi per il reato di peculato, contestato in riferimento a fatti accaduti nel 2015 allorquando era dirigente della provincia dell'Aquila. In attesa del ricorso in appello, è intervenuta la legge Severino che, sebbene il tribunale in composizione collegiale abbia concesso i benefici di legge, e quindi non sia 'operativa' l'interdizione dai pubblici uffici, opera su un altro piano, quello amministrativo, del rapporto tra datore di lavoro e dipendente, indicando chiaramente che il dirigente condannato, pur in primo grado, vada sospeso da atti di amministrazione e gestione.

Di qui, l'indicazione del segretario comunale Lucio Luzzetti che l'8 luglio ha invitato Amorosi - fino al 30 dello stesso mese dirigente del Settore 'Bilancio e razionalizzazione' dell'ente, capo Dipartimento 'Servizi al Cittadino' e capo dei vigili urbani - a non firmare atti che potessero impegnare l'amministrazione verso l'esterno.

Un modo per cristallizzare l'evidenza che Amorosi non avrebbe potuto svolgere più il suo incarico di dirigente di Settore e, di conseguenza, di capo Dipartimento.

Tuttavia, la Giunta comunale ha approvato una delibera - la numero 379 del 30 luglio scorso - modificando la macrostruttura comunale ed istituendo un nuovo settore, quello 'Studi e ricerche interdisciplinari - Coordinamento per l'attuazione del programma di Governo', non a carattere gestionale, che non richiede, cioé, la firma di atti che impegnino l'amministrazione verso l'esterno, ma soltanto di coordinamento; il settore è stato posto sotto il Dipartimento 'Servizi al cittadino' e poi affidato a Tiziano Amorosi: in questo modo, il dirigente ha potuto mantenere l'incarico di capo del suddetto Dipartimento, considerato che anche quel ruolo non implica atti di gestione e amministrazione.

Contestualmente, sono stati accorpati i settori 'Bilancio e Razionalizzazione' ed 'Equità Tributaria' in un unico Settore denominato 'Bilancio - Razionalizzazione ed equità tributaria', "onde assicurare - è stato spiegato in delibera - la gestione unitaria delle politiche tributarie e di bilancio, garantendo maggiore organicità all’attività connessa alla programmazione e gestione delle risorse finanziarie". In realtà, in questo modo è stata garantita l’invarianza finanziaria della modifica alla macrostruttura comunale rispetto al precedente assetto organizzativo: di fatto restano due i dirigenti, uno al nuovo settore e l'altro a quello accorpato.

Dell'azione amministrativa si è lungamente dibattuto in Commissione 'Garanzia e controllo', fino alla decisione di inviare gli atti alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e, appunto, all'Anac, per avere un parere dall'autorità nazionale anti-corruzione sulla eventuale inconferibilità degli incarichi ad Amorosi così come decisi con la riorganizzazione della macrostruttura comunale.

E il parere è arrivato, sancendo che, in effetti, gli incarichi erano inconferibili.

Ora, che cosa accadrà? Di fatto, Amorosi ha guidato un Settore e un Dipartimento che non hanno implicato la firma di atti vincolanti verso l'esterno per l'amministrazione; dunque, non c'è il rischio che eventuali provvedimenti di questo tipo possano essere considerati nulli. Inoltre, i dieci mesi di sospensione sono trascorsi; in altre parole: già domani, il dirigente comunale potrebbe tornare alla guida di un Settore e di un Dipartimento avente competenze gestorie. Tra l'altro, l'Anac riconosce che si sia provveduto alla revoca delle funzioni programmatorie in capo ad Amorosi sottolineando, altresì, come la norma sia di difficile interpretazione. 

Resta il fatto, però, che ad Amorosi sono state conferite funzioni che non erano conferibili, quella di dirigente di Settore e di capo Dipartimento, con i relativi emolumenti economici; e su questo, potrebbero insorgere ulteriori problemi per l'amministrazione. 

 

Ultima modifica il Martedì, 20 Luglio 2021 17:35

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