A L'Aquila, per gli eventi del cartellone estivo 2021 sono stati spesi 2 milioni 171mila e 433 euro.
A fare di conto sono stati i consiglieri comunali di opposizione Giustino Masciocco, Anna Lucia Bonanni, Stefano Albano, Lelio De Santis, Angelo Mancini, Giustino Masciocco, Stefano Palumbo, Paolo Romano ed Elisabetta Vicini che, "ritenendo moralmente utile mettere a conoscenza i nostri concittadini dei costi sostenuti dal Comune per la realizzazione degli spettacoli" hanno comunicato stamane, in conferenza stampa, "i costi effettivamente sostenuti, a carico delle casse comunali, complessivi e divisi per iniziativa".
I Cantieri dell'Immaginario sono costati 280 mila euro; il Cinema sotto le stelle 50 mila e 919 euro; Aspettando la Perdonanza 86.850 euro; la Perdonanza, invece, è pesata sulle casse comunali per 1 milione e 753 mila e 633 euro, 964 mila e 343 euro a valere sul bilancio del Comune e 789 mila e 320 euro sul bilancio del Comitato Perdonanza.
Il totale supera abbondantamente i 2 milioni di euro.
Lasciamo ai cittadini aquilani valutare se sia una spesa congrua o meno, considerato, soprattutto, che in piena pandemia gli eventi sono stati riservati a pochi 'fortunati' spettatori che sono riusciti a prenotare o acquistare un biglietto, con le difficoltà che vi abbiamo raccontanto.
A mettere in ordine le determine dirigenziali, e c'è la sensazione che potrebbe emergere altro, è stato il presidente della Commissione Vigilanza Giustino Masciocco, che ha rinvenuto la documentazione, non senza difficoltà, sull'albo pretorio.
"Rispetto all'anno scorso, il budget è praticamente raddoppiato; quadruplicato se si guarda alle Perdonanze degli anni passati", le parole di Annalucia Bonanni di Coalizione sociale. "C'è da chiedersi se il Comune dell'Aquila non possa investire meglio questo fiume di denaro per creare ricadute economiche ed occupazionali, per quanto periodiche; c'è da chiedersi se valga la pena, nell'attuale situazione pandemica, con la fruizione degli spettacoli limitata, spendere cifre così importanti. E poi, pensando ai 650 mila euro impegnati per gli artisti - ma questa è una valutazione assolutamente personale - si potrebbero organizzare un paio di concerti di livello internazionale".
"Parliamo di 2 milioni e 200mila euro, 5 miliardi delle vecchie lire - ha aggiunto Lelio De Santis (Cambiare insieme) - il doppio di quanto annunciato e, a mio parere, ci sarà anche altro; si capisce dalla ricostruzione delle determine che c'è stato un modo sottile di nascondere le voci per non far apparire così esorbitante l'impegno finanziario, considerato pure che è stato detto che gli artisti venivano per amore della città. Chiediamo che si tenga subico un Consiglio comunale straordinario per analizzare il rendiconto economico, ma anche culturale e religioso della manifestazione, la più importante della città, che non può essere gestita dal sindaco con un gruppo di amici senza che il Consiglio comunale venga opportunamente informato".
Quella di oggi è una "importante operazione di trasparenza" ha proseguito Stefano Palumbo (Pd). In generale, "ci vorrebbe capacità di mettere in campo una strategia a 360 gradi per fare in modo che la Perdonanza diventi davvero un momento identitario per la città lungo tutto l'anno e non un cartellone di spettacoli serali".
"Si inizia a sviscerare cosa è stata la Perdonanza 2021; si parte dalle determine di liquidazione pubblicate sul sito ma si dovranno affrontare altre questioni, come la piattaforma utilizzata per la vendita dei biglietti, il numero di tagliati effettivamente venduti online e quelli messi a disposizione della politica, e tanti altri aspetti", conclude Paolo Romano (Italia viva). "Vorrei lasciarvi soltanto due riflessioni; la prima, la differenza tra la Perdonanza celestiniana e gli altri settori del Comune: guardate come si fa subito a liquidare le spese per la Perdonanza rispetto alle difficoltà degli altri uffici che arrancano e su alcuni capitoli sono indietro di anni. E ancora: nelle linee guida del Restart si fa riferimento alla sostenibilità futura degli eventi finanziati e alla possibilità di impiegare e assumere personale nel campo della cultura. Dato che si stanno utilizzando 800mila euro solo per la Perdonanza 2021, quante assunzioni si sono fatte in questi anni? E che sostenibilità futura hanno gli eventi finanziati?".
I COSTI DEI CANTIERI DELL'IMMAGINARIO
Come detto, l'edizione 2021 dei Cantieri dell'Immaginario è costata 280 mila euro, a valere sui fondi Restart.
In particolare:
- 65mila euro sono stati destinati al Teatro stabile d'Abruzzo;
- 30mila euro alla Società dei Concerti Barattelli;
- 8mila euro a InScena;
- 6mila euro a Teatro Zeta;
- 20mila euro ai Solisti Aquilani;
- 2mila euro al Gruppo Emotion;
- 12mila euro all'Istituzione Sinfonica Abruzzese;
- 35mila euro al direttore artistico Leonardo De Amicis;
- 40mila euro al Service Audio-Video (gestiti dal TSA come coordinatore);
- 33mila euro a Safety e Security (gestiti dal TSA come coordinatore);
- 17mila euro alla comunicazione (gestiti dal TSA come coordinatore);
- 2mila euro alle spese di biglietteria (gestiti dal TSA come coordinatore);
- 10mila euro al coordinamento progetto (TSA).
I COSTI DEL CINEMA SOTTO LE STELLE
La kermesse "Il Cinema sotto le stelle" è costata, invece, poco meno di 51 mila euro.
Nello specifico:
- 18.760 euro sono stati spesi per i servizi di vigilanza;
- 18mila euro per Safety e Security;
- 9.364 euro per il Service Audio-Video:
- 18mila euro per le sanificazioni;
- 1.667 euro per la gestione della biglietteria;
- 790 euro per il materiale promozionale;
- 507 euro per il piano di evacuazione.
I COSTI DI ASPETTANDO LA PERDONANZA
Sul programma Aspettando la Perdonanza sono stati investiti 86.850 euro.
Nel dettaglio:
- 37.966 euro sono stati spesi per il palco e il service di San Bernardino;
- 18.910 euro per il noleggio palco e attrezzature di Arischia;
- 15.860 euro per il noleggio palco e attrezzature di Paganica;
- 5.673 euro per Safety e security;
- 507 euro per la redazione del piano di sicurezza;
- 4.880 euro per il Service Audio-Video;
- 2.194 euro per l'evento "Passi e ripassi storici" al Castello;
- 858 euro per la verifica di alcuni alberi alla villa di Paganica.
I COSTI DELLA PERDONANZA CELESTIANA
Come anticipato, la Perdonanza Celestiniana è pesata sulle casse comunali per 1 milione e 753 mila e 633 euro: 964 mila e 343 euro a valere sul bilancio del Comune e 789 mila e 320 euro sul bilancio del Comitato Perdonanza.
Partiamo dalle risorse imputate sul bilancio del Comune: abbiamo già scritto, nei giorni scorsi, che per la comunicazione sono stati impegnati 109mila e 275 euro: per il dettaglio, vi rimandiamo al nostro approfondimento [qui]. Vanno aggiunti 865.517,77 euro così distribuiti:
- 235mila e 460 euro per il palco sulla scalinata di San Bernardino;
- 38mila euro di Service Audio a San Bernardino;
- 201mila e 300 euro per il palco a Collemaggio;
- 209mila e 418 euro di Service Audio a Collemaggio;
- 80mila euro per Safety e Security;
- 27.572 euro per il noleggio e montaggio dei bagni chimici Sebach;
- 12.184 euro per Safety e progettazione sicurezza;
- 15.372 euro per la direzione esecutiva cui vanno aggiunti 1.905 euro per i costi di sicurezza in fase di progettazione;
- 14mila euro di Siae;
- 10mila e 450 euro per la kermesse 'Sulle tracce del drago";
- 6mila 153 euro di sanificazioni;
- 2.745 euro per i gazebi;
- 2.196 euro per le guide rosse;
- 1.500 euro per la verifica di alcune alberature.
Sfogliando le risorse imputate al Comitato Perdonanza si evince che per gli artisti, il personale organizzativo, amministrativo e tecnico sono stati impegnati 582mila euro. Inoltre:
- 65mila euro sono andati a viaggi, alloggi e trasporti;
- 30mila e 500 euro per strutture espositive e strumentazione varia;
- 7.320 euro per la progettazione;
- 50.020 euro per montaggi, smontaggi e servizi di facchinaggio;
- 30mila euro per la Siae;
- 12.200 euro per la vigilanza;
- poco più di 13mila euro per le assicurazioni.
Va chiarito che il bilancio di previsione del Comitato prevede entrate per 782 mila euro - 160mila euro a valere sui fondi Restart, 42mila euro di contributi privati e il resto di contributi pubblici - e uscite, appunto, per poco meno di 790mila euro.