"Partecipiamo con convinzione al coro di indignazione per la sentenza di primo grado che condanna Mimmo Lucano a tredici anni e due mesi di reclusione. Al di là dell’assurdità della sentenza, riteniamo che il messaggio che da essa si possa trarre sia una gravità inaudita: la solidarietà, l’accoglienza e tutti i valori umani che Mimmo Lucano ed il suo modello di gestione dell’immigrazione esprimono sono condannabili".
Si legge in una nota della Cgil della provincia dell'Aquila.
"Quella di Riace, al contrario, rappresenta per tutti noi, un’esperienza esemplare che ha saputo fondere l’accoglienza e la solidarietà con la capacità di trarne occasione di sviluppo per tutto il territorio. Un’esperienza che arricchisce tutto il Paese e che indica la possibilità di rispondere con nuovi modelli economici e sociali a problemi comuni a tutti i territori che, proprio come il nostro, vivono un inesorabile spopolamento. La sentenza che condanna Mimmo Lucano, simbolo di una storia così straordinaria, di fatto interrompe l’unica dimostrazione del fatto che l’integrazione e l’accoglienza possano rappresentare la leva per sollevare le sorti del nostro Paese alla deriva. Stiamo con Mimmo Lucano e continueremo a starci".