Venerdì, 08 Ottobre 2021 13:24

Ballottaggi a Sulmona: centrodestra sbatte la porta in faccia a Gerosolimo

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Andrea Gerosolimo è rimasto politicamente isolato. 

Non fosse bastato il risultato del primo turno che, di fatto, ha 'punito' l'ex assessore regionale della giunta D'Alfonso che ha preso 865 voti di preferenza in meno rispetto alle liste civiche della sua coalizione, Gerosolimo si è visto sbattere la porta in faccia dal centrodestra che ha rispedito al mittente la disperata proposta di apparentamento.

"Ho fatto un appello al centrodestra per allargare la nostra già straordinaria coalizione. Adesso, dovranno decidere se costruire un progetto amministrativo comune o favorire, in maniera del tutto innaturale, la vittoria di un governo targato PD-5 Stelle", aveva detto ieri Gerosolimo; la risposta è arrivata poco fa, con un comunicato stampa durissimo della coalizione che, al primo turno, ha sostenuto Vittorio Masci.

"Quando nel mese di luglio si è formata la coalizione 'unaltrasulmonaèpossibile' intorno alla figura del candidato sindaco Masci, cui hanno convintamente aderito i partiti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega ed un movimento unito al nome del candidato, il fine era quello di restituire l’amministrazione della politica cittadina alle forze politiche, liberandola dal civismo che aveva creato gravi problemi alla città ed alla gestione degli enti sovracomunali. Il nostro voleva essere un modello politico-amministrativo e persino etico diverso e distante da quella politica, frutto anche di assoluta coerenza alla idee di appartenenza mai modificate nel tempo", si legge nella nota.

"L’iniziativa, certamente coraggiosa per i tempi e modi nei quali si è realizzata, è stata compresa dai cittadini, che hanno premiato con notevole consenso il candidato da noi proposto, risultato che è base solida per il rilancio del centrodestra cittadino. Iniziativa politica che ha indotto anche la coalizione di centrosinistra, inizialmente dubbiosa sul punto, a schierare un raggruppamento che ha fatto riferimento ai partiti, nel medesimo tentativo di ricondurre nell’alveo della politica non familiaristica la gestione della cosa pubblica. Al termine del primo turno i cittadini, attesa la nostra esclusione dal ballottaggio, si trovano oggi di fronte ad un’alternativa fra il civismo da noi avversato e la coalizione di centrosinistra che è invece avversario politico naturale".

Parole che suonano quasi come un endorsement al candidato di centrosinistra Gianfranco Di Piero.

"E’ del tutto errato porre l’accento sulla presenza nella coalizione di centrosinistra che sostiene il candidato Di Piero, uomo notoriamente moderato, di componenti quali il Partito Democratico o il Movimento 5 Stelle, quasi che l’elettorato di centrodestra che lo votasse finirebbe con il votare l’avversario politico tradizionale", aggiungono, d'altra parte, Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. "Non può essere trascurato, infatti, che nella coalizione che sostiene il candidato Gerosolimo vi è altrettanta presenza di componenti di sinistra, dal movimento I Democratici, legato all’ex sindaco Bruno Di Masci, che è parte dissidente del Partito Democratico, ad Avanti Sulmona legata al Partito Socialista, né si può sottacere che lo stesso Gerosolimo è stato ex assessore regionale della giunta di centrosinistra di Luciano D’Alfonso, al quale è ancora politicamente legato. Né può parlarsi di una presenza di forze di centrodestra all’interno di quello schieramento, perché chi si definisce tale avrebbe dovuto, per coerenza, affiancare il candidato sindaco Vittorio Masci e la coalizione ufficiale di centrodestra nella sua coraggiosa iniziativa".

Poiché "la linearità, la serietà e la coerenza hanno sempre distinto la iniziativa politica ed elettorale del candidato Vittorio Masci e della coalizione che lo ha sostenuto, ciò ci induce a rifiutare qualsiasi offerta di accordo o apparentamento al turno di ballottaggio con il candidato Gerosolimo, pur consapevoli che ciò equivale a perdere seggi o posti di potere all’interno della futura amministrazione. Non siamo scesi in campo per questo, ma per cambiare, ove possibile, la città ed i metodi di gestione della cosa pubblica. I nostri elettori, quando il 17 e 18 ottobre si recheranno, se vorranno, alle urne (ma il voto è sempre un’alta espressione di democrazia), sceglieranno certamente cosa è bene per la città".

Più chiaro di così.

Adesso per Gerosolimo la strada è davvero in salita. 

Ultima modifica il Venerdì, 08 Ottobre 2021 16:06

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