Sabato, 23 Ottobre 2021 00:26

Il ministro Orlando all'Aquila all'assemblea regionale del Pd

di 

“Il risultato elettorale ottenuto dal Pd e dal centrosinistra in Abruzzo dà un segnale molto chiaro al governo regionale ma non è un voto che ci deve far tirare i remi in barca, anzi deve spingerci a lavorare di più”.

A dirlo è stato il ministro del Lavoro Andrea Orlando, intervenuto ieri in coda all’assemblea regionale del Partito democratico, tenutasi all’Aquila nella sede della Cgil. Una riunione dove si è fatto il punto sull’esito della tornata elettorale del 4 e 17 ottobre che, come ha detto il segretario Michele Fina, “pur  avendo dato indicazioni che nascono da specificità territoriali, ha consegnato all’Abruzzo l’evidenza della presenza di una domanda di costruzione di una piattaforma di centrosinistra per il governo regionale”.

All’appuntamento di ieri, oltre a Fina e al ministro Orlando, hanno partecipato, tra gli altri, in presenza e da remoto, la presidente regionale del partito, Manola Di Pasquale, i parlamentari Stefania Pezzopane e Luciano D’Alfonso, l’ex assessore e presidente della Regione Giovanni Lolli, i consiglieri regionali Pierpaolo Pietrucci, Silvio Paolucci, Dino Pepe e Antonio Blasioli, nonché una nutrita pattuglia di amministratori locali, tra i quali i neo eletti sindaci di Francavilla e Vasto, Luisa Russo e Francesco Menna.

Commentando il risultato delle elezioni, Orlando ha osservato: “Ci sono molti elementi di soddisfazione, ma le luci non devono farci dimenticare le ombre, a iniziare dall’alto astensionismo. Non è detto che chi è rimasto a casa domenica scorsa la prossima volta venga a votare per noi. La nostra vittoria, inoltre, è anche il frutto di una battuta d’arresto del centrodestra, dovuto a fattori contingenti”. Sulle alleanze, il ministro del Lavoro ha sottolineato che la parola d’ordine del Pd deve essere quella dell’inclusione “purché vengano costruite al termine di un percorso politico basato sui contenuti, i programmi e le proposte”.  

Sul tema, è stato molto più esplicito Michele Fina, che ha ribadito come la costruzione di una coalizione ampia, aperta tanto a Italia Viva e Azione quanto alla sinistra e ai Cinque Stelle, sarà il solco nel quale il Pd regionale si muoverà anche in futuro. A tal proposito, il segretari regionale ha minimizzato quanto accaduto in settimana in consiglio regionale, ovvero l’attacco sferrato da Domenico Pettinari all’indirizzo di Silvio Paolucci e del Pd per la gestione della sanità dell’era D’Alfonso e la nomina di Fabio Stella nella giunta del Comune di Chieti: “Quel dibattito nato in consiglio regionale un po’ a freddo è un modo di guardare indietro, ma se guardiamo avanti abbiamo più motivi di unità che di divisione. Quasi ovunque in queste elezioni abbiamo unito da Articolo 1 a Italia Viva trovando con i Cinque Stelle accordi politici o apparentamenti dappertutto tranne che a Vasto e Roseto. Insisteremo su questa strada. Se siamo arrivati a delle alleanze è perché  in questi anni c’è stata una frequentazione, con i Cinque Stelle abbiamo lavorato bene superando le antiche diffidenze”.

Parlando di questioni nazionali, Orlando ha rimarcato la necessità di scongiurare il ritorno alla legge Fornero in materia pensionistica: " "Al di là delle quote c'è un principio che è stato affermato e che condivido: si deve attenuare l'impatto di quota 100 affinchè non si arrivi alla Fornero, è un tema su cui siamo tutti d'accordo" mentre sul reddito di cittadinanza ha detto: "Dobbiamo modificarlo ma partendo dal presupposto che durante la pandemia si è dimostrato uno strumento essenziale per evitare il collasso sociale e che non possiamo diminuire le risorse impegnate su quel fronte, perché credo che i prossimi saranno ancora mesi difficili. C’è anche un pregiudizio culturale da superare, quello secondo il quale la povertà è una colpa".

Articoli correlati (da tag)

Chiudi